sabato 28 febbraio 2009

Il Comune vende i propri immobili. Tizzana e Montemagno perdono un punto di aggregazione.

QUARRATA_ Durante il 2009 il Comune di Quarrata venderà tre immobili di sua proprietà (le ex scuole elementari di Tizzana e Montemagno) nonché il terreno e gli annessi presenti in via del Pollaiolo (che ospitano ancora lo “scheletro” di quella che doveva diventare la piscina comunale). E’ quanto prevede il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari previsto dall’ultima legge Finanziaria per razionalizzare e contenere le spese di funzionamento delle pubbliche amministrazioni. Il punto, illustrato nell’ultimo consiglio comunale dall’assessore Franco Burchietti, è stato approvato dalla maggioranza e da CittàPerTe con i voti contrari di Udc, An e Forza Italia verso il Pdl. “Con la dismissione di tale patrimonio immobiliare – ha spiegato Burchietti – andremo a rimpiegare le risorse (circa un milione 320 mila euro) in investimenti a favore della comunità locale”. Con la delibera i terreni alienati sono stati classificati come “patrimonio disponibile” e quindi ne è stata disposta, espressamente, la destinazione urbanistica”. In base alle stime tecniche al posto della ex piscina potranno essere edificati fino ad una quindicina di appartamenti di 100 metri quadri. Duro il giudizio del capogruppo di An Maurizio Ciottoli. “Dovete spiegare ai cittadini dove è la vostra coerenza. Per 10 anni (il piano strutturale fu adottato nel dicembre 1998) avete imposto un criterio puerile e privo di senso nel preservare le nostre colline da cementificatori cattivi e speculatori. Ora andate a vendere con cambio di destinazione a due edifici proprio su quelle colline alle quali avete impedito con una sciagurata decisione di sopravvivere attraverso una urbanistica misurata, attenta e sociale”. An nell’annunciare l’opportunità di valutare l’operazione sotto il profilo della legittimità, ha accusato la maggioranza di essere “contraddittoria ” anche per quanto riguarda l’immobile dell’ex piscina. “E’ un pasticcio assoluto che offre il fianco a dubbi gravi di speculazione urbanistica”. Su questo aspetto Alessandro Cialdi (Udc) nell’evidenziare alcuni errori di valutazione e di calcolo nella stima degli immobili è stato ancora più chiaro. “E’ assurdo andare a realizzare 15 appartamenti in via Pollaiolo in una zona che non può sopportare un carico urbanistico di tale portata. Vendendo le ex scuole si tolgono possibilità di crescita per la collina facendo speculazione come gli altri. Se tale proposta fosse stata fatta da un privato sarebbe stato linciato sulla pubblica piazza”. “In collina – ha dichiarato Gabriele Romiti (Pd) - si andrà comunque a recuperare edifici esistenti che davano una brutta visione del territorio e da tempo non erano più utilizzati per servizi pubblici”. “E’ vero che servono tanti soldi – ha detto Mario Niccolai (Fi-Pdl) - ma è anche una questione di scelte da fare. Così facendo le frazioni perdono un loro punto di riferimento già utilizzato come punto di aggregazione e sede di associazioni. E’ dimostrazione che volete fare cassa e rovinare quanto fatto in passato dagli amministratori che vi hanno preceduto”.
A.B.
(pubblicato su "La Nazione" sabato 28 febbraio 2009)

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