martedì 10 febbraio 2009


Io e Vivaldo Matteoni.
Un riconoscente
ringraziamento.



QUARRATA_Mi preme ricordare ora che non c’è più per non disperderne la memoria la figura di Vivaldo Matteoni scomparso in questi giorni a 89 anni circondato dall’affetto dei suoi familiari. L’ultima volta che lo incontrai risale ad alcuni anni fa quando a causa della malattia si ritirò definitivamente a casa. Le mie visite a Quarrata si erano del resto diradate dopo il mio trasferimento a Prato.
Mi accolse nella sua camera-studio e nell’occasione passammo circa un’ora a parlare non solo del premio internazionale di poesia “Città di Quarrata” - che aveva fondato e appena lasciato alla nuova gestione - ma anche di come viveva i momenti della malattia, la sofferenza, la vita, la morte.
A lui devo molto.Tra gli anni ’70 e ’80, quando ero molto piccolo insieme al figlio del patron di “Tv Quarrata” facevo parte del pubblico scelto di una trasmissione che andava in onda di sera. Negli studi del “Maestrino” a Buriano Vivaldo Matteoni curava un proprio spazio dove ci leggeva alcune fiabe.
Ho iniziato poi a scrivere versi ad appena 10 anni. Attorno agli anni ’80 sempre Vivaldo Matteoni mi introdusse nella poesia. Mi mise in contatto con il critico-giornalista de La Nazione Salvatore Sorbello (allora presidente di giuria del premio nazionale “Città di Quarrata”) e partecipai all’ “Angolo della poesia”, il programma radiofonico che conduceva a Radio Rombo. Di questo momento conservo gelosamente il nastro. Nel 1988 – anno in cui ho pubblicato il libro di poesie “Semplici Ricordi” - partecipai al concorso da lui fondato (segnalato tra i poeti locali) e da lì, dopo una serata di poesia promossa nella ex biblioteca comunale di via Veneto entrai nel gruppo dei soci fondatori del gruppo culturale “Città di Quarrata” di cui Vivaldo è stato senza dubbio – insieme a Salvatore Sorbello – il promotore.
Una fucina di poeti, scrittori e pittori che pur nelle difficoltà logistiche è riuscita a promuovere tantissime iniziative non solo a Quarrata ma anche in provincia di Pistoia.
Vivaldo – nonostante i suoi molteplici impegni – è stato sempre presenza viva e preziosa dando “voce” alle nostre emozioni in versi. In più – attraverso i suoi molteplici canali – ha permesso non solo a me ma agli altri appassionati di poesia residenti a Quarrata (al gruppo che si era formato attorno a lui) - di entrare in contatto con il mondo variegato dei concorsi di poesia organizzati in tutta Italia.

A.B.

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