mercoledì 28 ottobre 2009

Cassa d'espansione della Querciola: una interrogazione di Guglielmo Bonacchi (Pdl) al Consiglio Provinciale


QUARRATA_ “Sono trascorsi inutilmente già 9 anni e dopo le disastrose alluvioni del 1999 e 2000 il 6 gennaio 2009 è stato annunciato che la Regione Toscana ha stanziato 2 milioni e mezzo di euro per il primo stralcio del secondo lotto della cassa di espansione per acque basse della Querciola, soldi che andavano ad aggiungersi ai 3 milioni di euro già disponibili per il primo lotto”. Questa la premessa della nuova interrogazione che il consigliere provinciale del Pdl Guglielmo Bonacchi ha rivolto alla presidenza del Consiglio Provinciale di Pistoia e all’assessore Mauro Mari. Nell’interrogazione – datata 16 ottobre 2009 - l’esponente del Pdl nel rilevare i ritardi emersi chiede in particolare “quando la Provincia ed il Consorzio Ombrone – ente realizzatore – daranno il via ai lavori necessari per impedire che gli abitanti della piana quarratina finiscano per l’ennesima volta sott’acqua”. A questo proposito – in attesa delle opportune risposte in sede di consiglio provinciale - riportiamo un comunicato stampa emesso dalla Provincia di Pistoia il 18 giugno 2009 in risposta ad un intervento di Daniele Manetti (coordinatore del comitato della Piana e del Circolo di Legambiente):
“E’ vero che lo stanziamento per il lotto B1 della Querciola risale a diversi anni fa, ma si dimentica sempre che il Piano di Bacino del Fiume Arno Stralcio Rischio Idraulico prevedeva un’unica cassa per le acque alte in località Querciola, senza alcun riferimento o attenzione ai problemi locali, generati dal reticolo minore (acque basse)” . Trovare l’accordo sulla soluzione progettuale più soddisfacente per tutti, che tenesse conto delle esigenze di laminazione dell’Ombrone, ma anche dei disagi provocati dalle acque basse con frequenza quasi annuale a Quarrata, fu un lungo e faticoso lavoro di concertazione col Comune e con l’Autorità di Bacino, fortemente voluto e pazientemente portato avanti dall’Amministrazione Provinciale di Pistoia”. “ L’inserimento dell’intervento in due successivi accordi di programma, l’ultimo dei quali di predisposizione molto faticosa, ha ovviamente allungato i tempi. Lo stesso accordo inserisce la Querciola tra una serie di opere sul basso corso dell’Ombrone Pistoiese, in modo il più possibile organico e sinergico. Era forse possibile procedere in modo autonomo rispetto ai suddetti accordi, ma non è necessario essere dei tecnici in ingegneria idraulica per capire se sia economicamente conveniente ed efficace da un punto di vista tecnico realizzare un intervento di difesa ignorando quanto è in progetto a pochi chilometri di distanza, sullo stesso torrente (casse di Case Carlesi, Ponte alle Vanne, Ponte a Tigliano). Il progetto preliminare del lotto B1 ovviamente esiste già da tempo. La documentazione recentemente inoltrata in Regione Toscana per il finanziamento è esclusivamente funzionale ad una eventuale revisione e integrazione di quanto già predisposto (es. manca completamente la caratterizzazione geologica del sito), alla successiva redazione del progetto definitivo ed all’espletamento della necessaria procedura di Valutazione Impatto Ambientale. L’ente ricorda, peraltro, che le uniche risorse ad oggi effettivamente impiegate per la Querciola sono i costi dei rilievi topografici, commissionati e realizzati a cura della Provincia di Pistoia, su propri fondi di bilancio. Inoltre si ricordano i problemi generati dal finanziamento della Querciola sul bilancio provinciale (patto di stabilità) e la sensibile mole di nuove competenze passate dalla Regione alle province in materia di difesa del suolo, senza adeguato ridimensionamento del personale. Tutti aspetti, questi, che ben difficilmente potrebbero essere imputati a cattiva volontà o scarsa solerzia da parte degli uffici provinciali. Dunque la realtà è molto complessa. Senza negare i ritardi per le difficoltà sopra citate, il caso della Querciola si dovrebbe analizzare nel contesto più generale degli interventi già realizzati (es. Cassa degli Olmi) e di quelli vicini alla conclusione (Casse di Case Carlesi e Ponte alle Vanne): tutte iniziative per le quali è stato ed è fondamentale il contributo economico e tecnico dell’Amministrazione Provinciale di Pistoia. La presentazione del documento preliminare in Regione Toscana non vuol dire che siamo all’anno zero: il lavoro svolto finora, anche con importanti contributi provinciali, riparte coi tempi vincolati da una convenzione col Consorzio di Bonifica Ombrone - Bisenzio, nella comune volontà di una rapida conclusione.
a.b.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono gli effetti dell'effetto annuncio. Si parte si parte e invece siamo sempre lì. Comunque sono troppi anni, troppi..... per dire che c'è attenzione al territorio e alle preoccupazioni della gente.

Anonimo ha detto...

Ma gughi c'è mai stato alla Querciola.........?