giovedì 7 gennaio 2010

Barriere architettoniche in una sala del cinema Lux di Pistoia


QUARRATA_ Una delle sale della Multisala Lux (gruppo CineHall) di Pistoia, la sala destinata solitamente alle prime visioni, non è accessibile ai diversamente abili. Raccogliamo volentieri la protesta di una nostra lettrice M.B. di Santonuovo (Quarrata) che ci racconta la sua esperienza: “Il cinema è stato ristrutturato da poco e in barba alla legislazione vigente che prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche al momento della ristrutturazione di un edificio ciò non è avvenuto del tutto. Lì sono stati infatti eliminati i due scalini per accedere alle due sale al piano terra ma è stata aperta una terza sala con una rampa di scale lunga e stretta. Sia singolarmente che come associazione Centro studi e documentazione sull’handicap abbiamo più volte protestato, senza ottenere alcun risultato. Secondo i gestori della multisala il problema non esiste perché i films dopo un certo periodo vengono spostati nelle sale al piano terra: basta solo aspettare. Il che non è nemmeno sempre vero perché è capitato anche che dei films siano usciti dalla programmazione senza arrivare al piano terreno”. “Trovo profondamente ingiusto e discriminante – scrive - che una persona in carrozzina non possa decidere quando andare al cinema, fissando magari di andare con i propri amici. Ma debba invece attendere che il film arrivi nelle sale accessibili. Oggi pomeriggio ad esempio avrei voluto andare a vedere il film di Pieraccioni, che nei giorni addietro era nella sala 1 ed in una delle due a piano terra. Cosi' un paio di giorni fa ho chiamato per accertarmi che ci restasse anche oggi, ma mi e' stato risposto che oggi nella sala accessibile il film sarebbe stato proiettato solo la sera. Ho fatto presente che io potevo solo di pomeriggio. Chiedendo la cortesia di fare uno scambio di proiezioni, visto che per chi cammina credo risulti indifferente andare in una sala o in un'altra. La ragazza della biglietteria mi ha risposto che la programmazione era quella e non poteva essere cambiata. Ho provato a replicare, ma mi ha praticamente sbattuto il telefono in faccia, dicendo che aveva gente e non poteva continuare ad ascoltarmi. Ho chiesto se potevo richiamare piu' tardi ma e' stato inutile”. M.B. conclude con un appello: “Nella programmazione dei films sarebbe necessario mostrare almeno una maggiore disponibilità ed elasticità considerando le esigenze di persone come me alle quali non è possibile fruire dei servizi”.
A.B.

(Pubblicato su La Nazione-Cronaca di Pistoia)

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