sabato 6 febbraio 2010

Questione morale per gli incarichi affidati dall'Amministrazione Comunale. Fa discutere la mozione delle opposizioni. Due documenti a confronto.


QUARRATA_ Lunedì 8 febbraio con inizio alle ore 20,45 si terrà la seduta ordinaria del consiglio comunale. All’ordine del giorno ci saranno nove punti. Tra questi ci sarà anche la mozione presentata dai gruppi consiliari di opposizione sugli incarichi affidati dall’Amministrazione Comunale, argomento che tanto ha fatto parlare dopo le note vicende che ha visto coinvolto il consigliere Pd Nicola Magazzini. CittàPerTe, Udc-Fi-Pdl e An chiederanno in pratica l’impegno di giunta e consiglio comunale a deliberare di “non conferire affidamenti di incarichi retribuiti di qualsiasi tipo, salvo casi di emergenza, a imprese aziendali/cooperative di proprietà di soggetti che rivestono incarichi politici nel Comune (sindaco, assessori, consiglieri comunali..) o a imprese aziendali/cooperative in cui tali soggetti ricoprono qualsiasi carica anche a titolo gratuito o a imprese aziendali/cooperative in cui persone unite da un legame di parentela fino al primo grado con tali soggetti siano proprietari o ricoprono qualsiasi carica all’interno dell’impresa aziendale/cooperativa”.
A questo proposito si è registrata nei giorni scorsi sulla stampa locale una presa di posizione del Pd locale dove si rimanda alla “lettura della legge in cui non è prevista nessuna delle incompatibilità richieste dalle opposizioni e che distingue opportunamente tra incarichi affidati a imprese private e a cooperative” e si definisce “immorale” la mozione delle opposizioni in quanto getterebbe sulle cooperative “discredito per strumentalizzazione politica”. “Accogliere la mozione delle opposizioni -scrive il Pd quarratino - significherebbe effettuare un atto fuorilegge facilmente impugnabile da chiunque”. Entrando poi nel merito delle valutazioni di tipo politico e sull’immoralità ad assegnare incarichi in funzione della composizione del corpo sociale delle cooperative che lavorano sul territorio il Pd ritiene che “rispettare la legge senza chiedere ogni volta legge ad personam sia già di per sé un fatto di moralità” auspicando “in questo momento di crisi economica” azioni a favore del lavoro di enti e società direttamente collegate al territorio, “particolarmente nel campo dei servizi sociali”.
Nel documento si ribadisce anzi la necessità di “un maggiore rispetto per la dignità di questi lavoratori, che per questa mozione temono per la sicurezza economica loro e delle loro famiglie”.

Pronta la risposta dei consiglieri di opposizione (Udc-CittàPerTe-An-Fi/Pdl) come si può ben leggere sul blog di Mario Niccolai e che riportiamo integralmente di seguito:

"In merito al comunicato a firma del PD apparso nei giorni scorsi sui quotidiani locali, ci sentiamo il dovere di fare chiarezza, in quanto molto probabilmente il PD quarratino non ha letto con attenzione la nostra mozione o forse ne ha letta un'altra visto le considerazioni che ha espresso. Nella nostra mozione non c'è nessun riferimento a incompatibilità di "tipo legale", infatti la legge permette sì che si possano affidare incarichi a cooperative in cui un socio sia consigliere comunale, però non obbliga a farlo.Chiariamo bene questo punto: l'Amministrazione Comunale, Sindaco e Giunta in primis, non è vincolata a scegliere per un determinato incarico, tra tutte le cooperative esistenti sul territorio, proprio la cooperativa di cui un consigliere comunale è socio.Può farlo, ma se lo fa, come lo ha fatto negli ultimi tempi, è perchè ha voluto farlo. Rispettando la legge certo, ma scegliendo la cooperativa di un consigliere e non un altra.Noi chiediamo invece di non affidare incarichi a cooperative, e parliamo di affidamenti diretti non bandi di gara, in cui consiglieri, assessori e sindaco o loro parenti di primo grado rivestano qualche carica, e questo è perfettamente legale; quindi nessun atto fuorilegge come scrive il Pd, ma un principio di morale politica. Ci viene obiettato che sono i funzionari a scegliere gli affidamenti e non il Sindaco o la Giunta: se ci diamo questa regola, semplicemente i funzionari si adegueranno.Noi, al contrario di quanto il Pd vuole farci dire, non sosteniamo che è immorale sostenere le cooperative che lavorano sul territorio, anzi crediamo che le cooperative siano una risorsa importante per Quarrata; affermiamo però che chi sta in Consiglio Comunale non può votare il bilancio in cui sono stanziati soldi che vanno alla sua cooperativa.E non stiamo parlando di cooperative ONLUS. Si deve scegliere: o incarico politico o possibilità di lavorare per l'amministrazione. Quando uno ricopre il ruolo di consigliere o di assessore dovrebbe credere nell'importanza di poter dare un contributo alla sua città (il bene di molti), e quindi accettare senza problemi il fatto che la sua cooperativa (il bene di pochi) non abbia incarichi retributi dall'amministrazione, oppure sceglie di non ricoprire incarichi politici. Infine ciò che afferma il PD che ci siano molte persone e famiglie che lavorano nelle cooperative, e che, per la nostra mozione, temono per la loro sicurezza economica, è veramente assurdo, e abbiamo usato un eufemismo.Non ci risulta infatti che la stragrande maggioranza, per non dire la quasi totalità delle cooperative, presenti sul nostro territorio abbiano soci che siedono nei banchi del Consiglio Comunale o nella Giunta. E queste ultime, se passa la nostra mozione, non hanno nulla da temere. Quindi caro PD smetti di arrampicarti sugli specchi perchè non vuoi affrontare la questione morale che sta dietro la nostra mozione. Lunedì' in Consiglio Comunale discuteremo per darci una regola etica sugli affidamenti di incarichi a cooperative in cui consiglieri, di maggioranza e di opposione, assessori, Sindaco o loro parenti di primo grado sono soci. Dovete rispondere su questo punto, perfettamente legale e profondamente morale."

Tra gli altri argomenti del consiglio comunale ricordiamo l’approvazione del regolamento dei passi carrabili, l’adozione della variante al piano di lottizzazione residenziale “Via Larga-via Bocca di Gora e Tinaia (via Giotto)”, l’approvazione della rettifica della convenzione urbanistica del piano di lottizzazione residenziale a Casini stipulata nel 2005, l’approvazione dei provvedimenti previsti dallo schema di protocollo di intesa relativo alla sperimentazione degli indirizzi operativi per l’attuazione dei piani per l’accessibilità.
a.b.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La vera immoralità è che il cittadino si deve preoccupare anche della trasparenza , imparzialità ed onestà di chi amministra la cosa pubblica ad ogni livello. Tali valori e principi non devono essere nemmeno messi in discussione , è un dovere di tutti ( maggioranze ed opposizioni ) " senza se e senza ma" !!!!!

Anonimo ha detto...

E' vero. in un mondo normale la nostra mozione non avrebbe motivo di essere.... ma purtroppo, non viviamo in un mondo normale, quindi è nostro dovere cercare di riportare un minimo di fiducia tra le persone e le istituzioni. Alessandro Cialdi

Anonimo ha detto...

Cialdi, hai perfettamente ragione.
Ma fallo capire a questi caproni che, partiti dalla questione morale, si sono trasformati in "presenza immorale" nelle nostre istituzioni. E parlano di governo e mafia? E loro - la Sabrina, il Gaggioli, il Bartoloni, i funzionari del comune che non fanno una minchia e impreversano - che altro sono?
Lo vedrete in consiglio stasera e lo vedrete in commissione mercoledì, se non sbaglio.
E questa magistratura che non indaga MAI sui politici? E' una magistratura di Berlusconi...?
Bella Italia sì quella della Sabrina, di Di Pietro, di Bersani e del Barbarani!
Studiate anche il rapporto Bartoloni-Bellomo-Quadra-UISP di Firenze, Cristo Santo!
E fatelo alla faccia della Sabrina che non ha faccia.

O.C.