lunedì 19 aprile 2010

"Una consorteria di poteri e di interessi contro i "beni comuni"




PISTOIA_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo il comunicato stampa di Sinistra Ecologia e Libertà - Pistoia sull'esito del voto contro la ripubblicizzazione della gestione dei servizi idrici

Ecco di seguito il testo integrale:

"Il Consiglio Comunale di Pistoia, con i voti del Pd e della destra berlusconiana, ha respinto la mozione che proponeva di impegnarsi in un percorso (sia pure tramite un'inevitabile gradualità), in direzione della gestione pubblica dei servizi idrici: alcuni Consiglieri del Pd e del Pdl (Mazzieri e Bartolomei) hanno fatto a gara... ad esprimere le stesse opinioni in difesa delle Spa publi/private (quelle che, in Toscana, hanno aperto la strada alla privatizzazione della gestione dei servizi idrici... strada che ora, con la Legge Ronchi, la destra berlusconiana vuole completare).
Una vera e propria consorteria di poteri e di interessi... a Pistoia si è messa di traverso per ostacolare il movimento che (in tutta Italia) difende l'acqua bene comune e chiede la ripubblicizzazione della gestione dei servizi idrici; per difendere questa scelta sciagurata hanno utilizzato le stesse mistificazioni e le stesse falsità: inventandosi che l'acqua rimane pubblica anche se, nelle Spa a cui viene affidata la gestione degli acquedotti, c'è il capitale privato e inventandosi che il movimento per l'acqua pubblica chiede di tornare alle gestioni in economia o a livello comunale,(chiunque ha un minimo di onestà intellettuale... sa benissimo che viene chiesta una gestione tramite aziende consortili a livello di bacini idrici, totalmente pubbliche e controllate dai cittadini).
Il voto nel Consiglio Comunale di Pistoia ha dimostrato che, nel Pd pistoiese, ogni tentativo di rinnovamento e di cambiamento è stato sconfitto e bloccato e non è possibile contare su questo partito neanche in difesa dei "beni comuni" fondamentali".

Sinistra Ecologia e Libertà - Coordinamento di Pistoia

9 commenti:

Anonimo ha detto...

D'accordo, anche perché il "PD" di "P"artito non ha più neanche il ricordo e di "D"emocratico non ha proprio un bel niente!!

Anonimo ha detto...

E allora, se "non è possibile contare su questo partito neanche in difesa dei "beni comuni" fondamentali"" prendetene atto, uscite dalla maggioranza e fate sana opposizione....

Alessandro Cialdi

Anonimo ha detto...

La politica dicono è mediazione: si parte da due punti diversi per arrivare ad un punto comune (visto che si parla di beni comuni). Io credo che esistono dei limiti e quindi delle mediazioni sotto cui non si puo' scendere, quelli che chiamo livelli fondamentali. E se questi livelli, ma si potrebbero chiamare principi, ideali fate voi, non sono condivisi dalle stesse forze politiche che fanno parte di una mggioranza, credo che sia necessario che ciascuna forza (???) ne tragga le logiche conseguenze. Non si può rinunciare a quei principi in nome di chissà quale piccola concessione ci viene fatta. In questo si gioca la credibilità di un partito o forza politica e credibilità vuol dire chiarezza e linearità e rispetto dei cittadini.
Credo che dovreste trarre le giuste conseguenze...
La gente non capisce le forze politiche di lotta e di governo e se devo essere sincero nemmeno io.
saluti

Gabriele Pratesi

Anonimo ha detto...

A che titolo si sta nelle maggioranze? Solo x un posticino? All'opposizione e subito!!

Ivano Bechini

Anonimo ha detto...

Ma non sarà che si continua a parlare di destra e di sinistra e non ci arrendiamo all'evidenza che sono categorie ormai da tempo incapaci di interpretare la vicenda politica reale?

Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

vi stupite ancora di ciò? fuori subito dalla maggioranza, non rendetevi complici, non serve a niente ed è anche ipocrita "sbraitare" tanto, fare i "puristi" e poi dopo riallinearsi.

Paolo Baldassini

Anonimo ha detto...

In un "paese normale", queste "categorie" avrebbero ancora senso.
certo, non si tratta più del destra e sinistra "da guerra fredda".
in inghilterra, ad esempio, la crisi di credibilità del labour party permette ai liberaldemocratici di "mangiare" voti a membri di una classe politica "idealmente" molto simili ai conservatori.
ecco... Cara renata… forse oggi il problema è proprio l’opposto: questi concetti sono determinanti, ma in italia e nel mondo, chi determina le scelte che contano a livello nazionale è oramai "al di là" dei concetti di destra e sinistra; nel senso che i soggetti che decidono per noi (al riparo dalle scelte dei cittadini grazie a leggi elettorali ad hoc e alla potenza dei mezzi di comunicazione) hanno sistematicamente e deliberatamente “travolto” i concetti cui destra e sinistra facevano tradizionalmente riferimento.
la vicenda dell'acqua pubblica è chiara manifestazione di una crisi democratica (e forse anche di un problema di comunicazione): ad una maggioranza di cittadini che ritiene l'acqua un bene eminentemente "pubblico" corrisponde una legislazione, voluta indifferentemente da destra e sinistra, che di fatto privatizza questa risorsa. ...
e cosa dire delle privatizzazioni, volute soprattutto da sinistra, che hanno aumentato le tariffe negli ultimi 20 anni? http://www.corteconti.it/Cittadini-/Rassegna-S/marzo2010/01032010/2010022715075648.pdf
ma penso anche alle modifiche in senso non più restrittivo di leggi come la 185 del 1990, che limita il traffico di armi, modifiche volute indifferentemente da genti come Minniti e Previti. http://www.vita.it/news/view/9184
e penso anche ai teodem, buoni strumentalmente solo per una stagione e per un elettorato confuso ed ignorante come il nostro, ma capaci di rappresentare solo una minima parte di italiani, e portatori di idee vetuste e inconciliabili con il progresso culturale e sociale oramai raggiunto dal nostro paese.
vero è che in un paese allo sbando come il nostro, ci si potrebbe accontentare anche solo di un poco di decenza.
Ma senza chiarire a quali idee si vuol fare riferimento, la politica diviene solo estemporanea improvvisazione, buona a fare muro contro qualcuno, ma non adeguata a riempire il vuoto di molti, forse troppi cittadini.

Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

E ti par poco, Domenico!!!! il fatto è che siamo in una babele di linguaggi dove, spesso e volentieri, ognuno parla a sè.... Contenta se qualcuno comincia, finalmente, a declinare i termini delle questioni. Poi ci possiamo trovare concordi o meno, ma l'importante sarebbe fare uno sforzo, intanto, per intendersi.

Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

Cara Renata, credo ricorderai che era più facile trovarmi d'accordo con te che con alcuni ex ds. non credo sia difficile intendersi, tra donne e uomini di buona volontà.

Domenico Alferi