giovedì 20 maggio 2010

Alla scuola materna di Catena il premio "Aliment@zione". Ecco l'interessante percorso alla conoscenza delle esperienze e dei prodotti del territorio


QUARRATA_ Venerdì 28 maggio al teatro Saschall di Firenze tutta la scuola dell’infanzia di Catena insieme al dirigente scolastico del II circolo didattico di Quarrata Stella Niccolai (90 persone in tutto tra bambini, insegnanti, collaboratrici scolastiche) riceverà un primo premio - del valore di 1.000 euro -ottenuto al concorso “Aliment@zione” rivolto alle scuole statali dell’infanzia e primarie della Toscana indetto dalla Regione Toscana e dal Centro Tecnico per il consumo di Firenze (in collaborazione con l’ufficio regionale scolastico della Toscana ).
Il concorso inserito all’interno del progetto “Con la Scuola per la Prevenzione dei disturbi Alimentari- Bambini, Genitori, Educatori… Crescere insieme alimentando la salute” si inseriva nel percorso intrapreso dalla Regione in direzione della prevenzione e della promozione della salute dei giovani cittadini in continuità con l’intervento di educazione e sensibilizzazione realizzato bell’anno scolastico 2007-2008 e denominato “Educazione Alimentare-Giovani Consumatori”.
L’esperienza didattica – lunga e divertente – ha visto l’intero plesso scolastico impegnato dal settembre scorso in una serie di attività – inserite all’interno del Pof (documento programmatico dell’istituto scolastico quarratino) dell’anno 2009-2010 - improntate allo sviluppo del progetto Aliment@zione" , tematica tra l’altro indicata dai Ministeri della Salute e della Pubblica Istruzione tra le priorità “più idonee ai bisogni formativi emergenti della popolazione scolastica”.

“Riassumere il lavoro svolto – ha detto a nome dei docenti del plesso la referente del progetto Anna Ciervo – non è semplice. Basti pensare che nel corso dell’anno è stata prodotta dai bambini una ampia documentazione (tra foto, elaborati personali, video-riprese delle esperienze di manipolazione); sono state fatte visite guidate; lezioni pratiche di cucina, realizzate ricette) e tutto il materiale inserito in un Cd”.
Scopo primario dell’esperienza indirizzata a bambini tra 3 e 5 anni d’età ma che ha anche visto il diretto coinvolgimento delle famiglie e di alcuni esperti era quello di educare a corretti e salutari stili di vita alimentari, attivare comportamenti responsabili nella scelta della consumazione degli alimenti, essere consumatori consapevoli.
Attraverso pratiche ed esperienze sono stati esplorati i vari aspetti delle tematiche alimentari non solo sotto il profilo igienico e nutrizionale ma anche nei suoi aspetti culturali, psicologici, comunicativi e relazionali.

“Gli obiettivi – continua Ciervo – sono stati diversificati per fasce di età, per capacità personali e per le specifiche caratteristiche del gruppo di appartenenza”. I bambini di 3 anni hanno avuto modo di conoscere la “reale vita della fattoria” (occasione data da una famiglia residente a Paperino di Prato); ascoltare – aiutati dalla visione di foto - le testimonianze delle mamme sull’intensità dell’allattamento; ripercorrere la propria storia “alimentare”.
Per i bambini di 4 anni si è invece pensato ad attività ed esperienze dirette con la visita ad alcune aziende (come la pasticceria Signorini di Quarrata o il forno Cafissi di Seano) per conoscere da vicino e riproporli a scuola gli alimenti durante gustosi laboratori “sensoriali”.
I più grandi (quelli di 5 anni) hanno invece lavorato attorno alla conoscenza dei prodotti tipici locali (olio, vino, formaggio) con visite guidate sul territorio.
“E’ stata sicuramente una esperienza straordinaria che ci ha portato tra l’altro a conoscere meglio i prodotti e gli alimenti della filiera corta (i cosiddetti a Km 0) che consumiamo a colazione a scuola o che vengono privilegiati nel menù scolastico predisposto dalla mensa del Comune”.
Titolari del progetto svolto insieme a Anna Cervo sono stati: Barbara Breschi, Laura Bitossi, Teresa Amendola, Fabiana Bongi, Francesco Favaron coadiuvati da Mariella Lucarelli, Patrizia Melani, Adriana e Alessandra.
a.b.

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