mercoledì 12 maggio 2010

Consiglio comunale aperto: dalla parte dei cittadini. Le "non risposte" di Publiacqua.



QUARRATA_ Sono stati i cittadini, gli “utenti” di Publiacqua, i veri protagonisti del consiglio comunale aperto tenutosi lunedì scorso a Quarrata. Hanno formulato domande particolareggiate, espresso opinioni, manifestato la propria rabbia per tutti i disagi finora affrontati.
Dall’altra parte i massimi dirigenti di Publiacqua hanno ascoltato, preso appunti, cercato di dare risposte, quasi sempre evasive e non soddisfacenti.
La parte “da leone” l’hanno fatta in realtà i rappresentanti del comitato di Olmi e di Legambiente con in testa Daniele Manetti, artefice delle ben sei petizioni su acquedotti, qualità dell’acqua e depurazione firmate da centinaia di cittadini e promosse – con regolarità - in questi ultimi anni.
Ben dodici persone (Marta Pratesi, Daniele Manetti, Maurizio Giacomelli, Patrizia Gori, Massimo Niccolai, Giovanni Gradi, Carlo Amadori, Elena Drovandi, Rosanna Crocini, Sonia Ciraolo, Claudio Di Vincenzo e Grazia Campani) hanno preso la parola alternandosi agli interventi da parte dei rappresentanti dei gruppi consiliari che avevano chiesto ed ottenuto la convocazione di questo atteso confronto.
Nei loro interventi la denuncia di ritardi incomprensibili nelle richieste di assistenza tecnica (dovuta a perdite e rotture), chiarimenti sulle bollette, domande articolate sulla cattiva qualità dell’acqua, ma anche richieste sulla situazione della rete idrica dell’acquedotto, dei bacini esistenti.
In particolare Patrizia Gori (residente in via delle Lucciole) ha richiesto che venga quanto prima realizzato l’acquedotto chiamando in causa anche l’amministrazione comunale: “Nel caso Publiacqua non possa farlo per mancanza di risorse il Comune – ha detto la signora Gori – potrebbe anticipare le somme necessarie e cogliere al contempo l’occasione per fornire la zona anche della rete del metano e di un adeguato servizio di raccolta dei rifiuti”.
Massimo Niccolai (ex consigliere comunale a Quarrata) parlando del problema della mancanza del depuratore e della fognatura realizzata e mai entrata in funzione nelle zone tra Casini, Olmi, Vignole e Ferruccia ha chiesto chiarimenti anche sulle bollette. “Le situazioni – ha detto poi affrontando la questione dal punto di vista politico – si stanno un po’ sfilacciando. Come cittadini non abbiamo la benchè minima sicurezza di come e quando verranno fatte le opere necessarie. Uno sfilacciamento soprattutto istituzionale ancor più grave perché sembra di avvertire la mancanza di un modo sentire comune a partire dai Comuni fino all’Ato. In realtà siamo puri e semplici clienti senza possibilità di scelta. Il vero aspetto candente sta nella politica: per questo stasera chiedo onestà intellettuale, capacità di dialogo per arrivare ad una sintesi. Chiedo di più a coloro che sono autori concreti della gestione del servizio idrico”. Secondo Carlo Amadori “Publiacqua dovrebbe impegnarsi a collaborare con il Consorzio di Bonifica Ombrone-Bisenzio per prevedere a monte opere che trattengano l’acqua da poter utilizzare soprattutto nel periodo estivo”.
Elena Drovandi ha posto invece l’accento sulla “autosufficienza idrica del Comune di Quarrata” e sulla necessità di prevedere investimenti in innovazione e ricerca mentre Rosanna Crocini (portavoce pistoiese del Forum dell’acqua) ha invitato i presenti a firmare il referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua.
Sonia Ciraolo- sollecitata dall’intervento del consigliere Gabriele Pratesi (CittàPerTe) che aveva parlato anche della conformazione societaria di Pubbliacqua e del ruolo da parte dei soci privati, ha ribadito l’importanza “che prima di pensare alla distribuzione degli utili Pubbliacqua debba dare l’acqua a chi ne ha diritto”.
Sulla stessa linea Claudio Di Vincenzo: “Sull’acqua non ci si deve speculare”. Grazia Campani ha invece chiesto un monitoraggio per verificare la presenza o meno di diossina e di diserbanti nell’acquedotto”.
“Per quanto riguarda le perdite di acqua annuali dall’acquedotto – ha detto il presidente di Publiacqua Erasmo De Angelis – i dati si attestano attorno a circa il 30 per cento, comprensive dei volumi non fatturati per errata contabilizzazione dei contatori, prelievi abusivi, idranti, spurghi rete, ecc.. Abbiamo comunque delle perdite inferiori di 5 punti all’area dell’Ato e di 12 rispetto alla media nazionale. Ciò non toglie che si debba fare comunque un salto di qualità”.
Rispondendo in particolare a Daniele Manetti ha detto: “La dotazione idrica è di circa 160 litri per abitante giorno; i volumi idrici fatturati nel 2009 sono stati pari a 1.054.000 mc e i volumi immessi in rete sono stati di circa 1.500.000 mc. Gli abitanti approvvigionati dalla falda pratese ammontano a 8.500. Sul tetracloroetilene (sostanza di origine antropica) il valore limite previsto dalla legge nelle acque destinate al consumo umano si attesta a 10 microgrammi/litro. Tuttavia come Publiacqua non ci accontentiamo ed abbiamo lavorato (investendo risorse ingenti per i filtri a carbone attivo) sulla soglia dei 5 microgrammi/litro nelle zone integrate dall’acquedotto metropolitano (circa il 30 %). Il valore del tetracloroetilene è invece trascurabile o assente nelle restanti zone. Attesteremo il nostro impegno sulla soglia estrema dell’1,1 mc”.
Alcune risposte sono state date anche a proposito delle bollette: “Prendiamo le risorse per lavorare esclusivamente dalle bollette e questo sicuramente è il nostro dramma: il 70 per cento della bolletta viene utilizzato per costi fissi mentre il 30 per cento per i consumi. L’ammontare di una bolletta all’anno è in media di 217 euro (assai meno del costo dell’acqua minerale). La modulazione delle bollette dipende comunque dall’Ato. Grazie ad un fondo di 500.000 euro si va incontro alle fasce in difficoltà”. Rispondendo ad altre domande avanzate è stato detto che sul contatore vengono effettuate due letture effettive ogni sei mesi.
“Nella nuova bolletta in arrivo – ha spiegato De Angelis – saranno indicate anche le date delle letture”.
a.b.

1 commento:

Anonimo ha detto...

che c'era da aspettarsi da questi comunisti stronzi?