venerdì 19 novembre 2010

Democrazia Partecipativa a Quarrata. Siamo ad un passo dal suo fallimento?


QUARRATA_ Pdl, Futuro e Libertà, Lista CittàPerTe e Sel (Sinistra e libertà) hanno aderito favorevolmente alla proposta di apportare alcune variazioni all’articolo 4-comma 4 del Regolamento sulla partecipazione del Comune di Quarrata. Una adesione formale perché sia convocata al più presto prossibile la commissione istituzionale in modo da aprire un confronto sulle istanze presentate di recente da Daniele Manetti in qualità di membro della commissione sulla partecipazione riguardo al regolamento. Una richiesta al presidente della commissione Alessandra Migliori (Pd) è stata avanzata - dopo i solleciti dello stesso Daniele Manetti – anche dal consigliere comunale di Fli Massimo Bianchi. “Chi non vuole la democrazioa partecipata- chiarisce Manetti – deve dirlo chiaramente anche per rispetto dei componenti della commissione per la partecipazione nominati di recente dall’assemblea pubblica e che per questo si impegnano in modo attivo perché porti avanti il lavoro per cui sono stati scelti”.

Pubblichiamo di seguito il nuovo documento su “Democrazia Partecipata e richieste di collaborazione” redatto da Daniele Manetti il 18 novembre inviato al sindaco Sabrina Sergio Gori, ai componenti della giunta, ai consiglieri comunali e al presidente della Commissione Affari Costituzionali Alessandra Migliorini:

Chi sono. " Mi chiamo Manetti Daniele: fo parte del Comitato di Olmi-Vignole, sono iscritto a Legambiente e sono anche un componente della Commissione per la Partecipazione del Comune di Quarrata. Negli ultimi anni, prima dell’approvazione del Regolamento Comunale sulla partecipazione, sono state raccolte petizioni dal nostro Comitato e da altri cittadini residenti nel Comune di Quarrata, con centinaia di firme su varie problematiche ambientali (metanodotto, acquedotto, rischio idrogeologico, inquinamento atmosferico, inquinamento elettromagnetico, rifiuti e tariffa rifiuti, ecc…)poi protocollate e presentate all’amministrazione comunale.
Tutte le richieste sono state portate avanti con fatica,tenacia e dedizione grazie anche alla collaborazione di tutti i cittadini: alcune sono state risolte con la precedente amministrazione; altre con l’attuale amministrazione e molte, ad oggi, purtroppo non sono state ancora risolte".

Il concetto di "Democrazia Partecipata": "In base all’esperienza raccolta, seppur molto limitata, andando casa-casa a parlare con la gente sui problemi sopraesposti, vorrei esprimere la seguente opinione sul concetto di DEMOCRAZIA PARTECIPATA, derivata anche da informazioni su altri (purtroppo pochi!) Comuni,in cui certe cose si fanno realmente e da proposte di consiglieri ed assessori che tali Comuni li amministrano ( vedi: Comune di Grottammare nelle Marche, vedi il Municipio XI di Roma, ecc…). La sfida che ogni amministrazione deve saper affrontare consiste nella capacità di costruire un governo partecipativo che permetta ai cittadini di intervenire direttamente nella programmazione e pianificazione delle scelte amministrative senza che l’amministrazione abbia già preso preventivamente delle decisioni. Ovvero alla popolazione devono essere spiegati nei dettagli tramite opuscoli, internet, assemblee, lettere, giornali, ecc.. tutte le problematiche del nostro Comune riguardanti sociale, pubblici servizi ( acqua, metano, fognature,ecc) scelte urbanistiche, opere pubbliche, ecc…,ed a queste i cittadini aggiungeranno le loro richieste e/o proposte. Dopo le spiegazioni ed i chiarimenti i cittadini, consiglieri e Giunta decideranno insieme quali saranno le opere e le azioni prioritarie da portare avanti, utilizzando gli strumenti che la Democrazia Partecipativa mette a disposizione: assemblee, referendum, petizioni con raccolta di firme, consultazioni casa-casa, ecc…".

Le contraddizioni: "Il confronto pubblico a cui siamo abituati con le attuali amministrazioni, quelle rare volte che lo concedono, non può essere chiamato con tale parola. Infatti non è un confronto pubblico, ma una relazione già decisa dalla giunta e quindi mi chiedo su cosa dobbiamo confrontarci, senza poter visionare prima la documentazione; sono quindi eventi per specialisti e non per i cittadini che supinamente devono solo recepire; non c’è niente da decidere tutto è già stato deciso. Una iniziativa di questo genere, che di solito si svolge nello squallore e nell’indifferenza generale, è da chiamarsi semmai < PRESENTAZIONE > e non confronto pubblico o assemblea pubblica".

La proposta: "La proposta rivolta alle forze politiche ed ai consiglieri comunali - spiega Daniele Manetti - è di redigere qualcosa di veramente concreto sulla Democrazia Partecipativa da realizzarsi nel più breve tempo possibile, iniziando da subito con la modifica dell’artico 4 Comma 4 del Regolamento sulla Partecipazione del comune di Quarrata. Secondo il regolamento comunale attuale per attivare un percorso partecipativo è necessario raccogliere le firme di 2150 cittadini che rappresentano il 10% del totale degli aventi diritto al voto ( Art 4 comma 4). Le firme di 2150 cittadini per chiedere dei piccoli interventi sul territorio sono un numero enorme, che va contro tutti i principi della Partecipazione: sarebbe come fare ogni volta delle elezioni amministrative".
I dubbi: "La partecipazione, anche se portata avanti da piccoli gruppi di persone, non crea la paralisi dell’attività amministrativa, ma tende a disintegrare tutti quei muri e tutti quegli ostacoli, di cui parlavo prima, che esistono tra cittadini e amministrazione e a far conoscere i veri problemi, indicando anche le priorità d’intervento alla Giunta e al Sindaco ed inoltre il Consiglio Comunale (organismo supremo e di garanzia) può bloccare in qualsiasi momento con il voto i percorsi partecipativi non istituzionalmente validi. E’ comunque doveroso precisare che al contrario di quanto affermato da alcuni politici, i consiglieri comunali di maggioranza hanno ancora oggi un enorme potere: infatti non possono essere destituiti dal Sindaco come gli assessori, in quanto anche loro sono eletti dal popolo e prima di alzare la mano in Consiglio Comunale per confermare le scelte della Giunta sarebbe loro dovere morale - cosa che attualmente non fanno- informare i cittadini che li hanno eletti, ascoltare i loro suggerimenti e votare, anche se di maggioranza, contro scelte impopolari e non prioritarie, se non modificate o annullate, su loro suggerimento, nei tempi opportuni dalla Giunta comunale".

Il silenzio dei consiglieri comunali di maggioranza: "In cinque anni di legislatura, un assiduo frequentatore dei consigli comunali non è in grado di distinguere il timbro della loro voce, perché molti di loro non hanno mai avuto l’accortezza d’intervenire e di controbattere una sola volta in Consiglio Comunale o di fare una interpellanza in favore di cittadini che avevano fatto loro una precisa richiesta. Tutto questo può essere realizzato solo con notevole sforzo fisico e mentale, sacrificio e apertura politica a queste nuove forme di Democrazia da parte di tutti gli amministratori; un processo partecipativo è infatti un modo completamente diverso di pensare, di fare e di relazionarsi con i cittadini rispetto a quanto fatto fino ad ora con la Democrazia Rappresentativa".

La giunta: "La nostra giunta - aggiunge Manetti - non doveva solo fare, fare e fare solo cose indesiderate ai cittadini ma in nome anche di un mandato che aveva avuto con una vittoria risicatissima alle elezioni amministrative, prima di prendere qualsiasi decisione , doveva confrontarsi, ascoltare, valutare, recepire e agire di conseguenza per portare avanti in modo imparziale con la “Democrazia Partecipata” tutte le problematiche del nostro Comune".

Il mancato confronto: "Tutti i tentativi “istituzionali” ad oggi provati per aprire un dialogo ed un confronto diretto con i consiglieri comunali di maggioranza ed i presidenti di Commissione (vedi Commissione affari istituzionali con Presidente Alessandra Migliorini) non sono riusciti, mentre i consiglieri di minoranza hanno preso in considerazione diverse nostre proposte".

L'invito: "La partecipazione è anche collaborazione e confronto; non pretendo assolutamente che ciò che ho scritto sia verità incontestabile, quindi invito gli assessori comunali ed i consiglieri, nella loro piena autonomia e singolarmente (in Democrazia partecipata ognuno conta per uno e le somme e le conclusioni si tirano quando tutti si sono espressi), a spedirmi una mail per esprimere un loro “personale” giudizio politico e tecnico su quanto esposto sopra e a fare tutte le osservazioni e critiche possibili a questo documento per migliorare ed ottimizzare il processo di partecipazione del Comune di Quarrata. Alla luce di queste considerazioni - conclude - controlliamo tutti insieme ad oggi, quante opere pubbliche del Comune di Quarrata sono state realizzate con veri processi partecipativi".

La commissione istituzionale: "Un saluto ed un ringraziamento anticipato per tutte le vostre risposte a questo documento ed inoltre ripetiamo e formalizziamo la richiesta ad Alessandra Migliorini (presidente della commissione affari istituzionali) per una riunione con la Commissione Affari Istituzionali del Consiglio Comunale e la convocazione urgente della Commissione per la Partecipazione con il Sindaco e l’assessore o gli assessori competenti, come richiesto e scritto da tutti i componenti della Commissione per la Partecipazione".

Domanda finale: La Commissione per la partecipazione a chi deve rendere conto, dato che è stata eletta dal Consiglio Comunale e da un membro di ogni associazione iscritta all’albo del Comune di Quarrata ?

Daniele Manetti
(Componente della Commissione per la partecipazione del Comune di Quarrata)
Email : danititta@aliceposta.it

Lo spazio dei commenti può essere utilizzato da tutti per proposte, suggerimenti, critiche, prese di posizioni "ufficiali" su quanto sollevato dal documento.

a.b.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sindaco e la Giunta di Quarrata si dovrebbero dimettere subito, ci sono zone del comune di Quarrata dove mancano cose essenziali, illuminazione pubblica, marciapiedi, fognature e il traffico dei mezzi assume aspetti talvolta pericolosi, dove l'acquedotto rilascia dai rubinetti una cosa biancastra e puzzolente. La democrazia partecipata è importante, ma queste cose sono basilari ed essenziali. Quindi, o risoluzione dei problemi concreti o dimissioni.

Massimiliano Rossi

Anonimo ha detto...

Il problema è che una volta seduti sul seggiolone, non bastano nemmeno le cannonate a mandarli via.
Io stimo Daniele Manetti, perché so che è una brava persona.
Però è ingenuo se crede che il sindaco sia quel democratico che dice di essere.
Lei pensa solo a se stessa.

O.C.

Anonimo ha detto...

il bel documento publicato da daniele manetti merita molto rispetto..vedi massimiliano è appunto attraverso la democrazia partecipativa che i problemi basilari che tu poni possono davvero emergere e inchiodare chi a il dovere di risolvere alle proprie responsabilita' ..con questo documento si puo' davvero vedere il livello civile di chi amministra quarrata...gli eletti(maggioranza) si ricordino sempre di esser li' per risolvere problemi dei cittadini e l'opposizione non si scordi mai di far si che questo avvenga..so' di dire banalita'...ma da come si legge nel documento dell'ottimo manetti..questo non è scontato. guazzini roberto