sabato 6 novembre 2010

Deposito cauzionale nella bottetta dell'acqua: sale la protesta contro le nuove imposizioni di Publiacqua. Lettera di Ciampolini.


QUARRATA-PISTOIA_ Nelle bollette che stanno arrivando in questi giorni anche ai cittadini di Quarrata viene adeguato il deposito cauzionale, (la somma cioè che l’azienda che gestisce il ciclo idrico applica ad ogni utente quando stipula il primo contratto per cautelarsi contro eventuali morosità) secondo le modifiche al Regolamento del Servizio Idrico Integrato, approvato dall’Autorità di Ambito Territoriale n. 3 Medio Valdarno, con delibera n°1 del 22 aprile 2010.
Una imposizione che riguarda 200.000 utenze su 370.000 su tutto il territorio toscano e che era stata stigmatizzata dalla stessa Autorità d’Ambito (Ato 3) composta – lo ricordiamo – dai Comuni che chiedeva a Publiacqua delle “misure di mitigazione” e un “congruo periodo di rodaggio” utile a restituire agli utenti l’intera cifra depositata al momento del contratto.
In base alla modifica del regolamento è stato infatti definito un nuovo criterio di calcolo del “Deposito cauzionale”. Prima era in cifra fissa, circa € 25, ora sarà in base ad un consumo medio di 100 metri cubi al semestre – con un aumento medio di € 88. Le variazioni non riguardano solo coloro che stipulano oggi un nuovo contratto di fornitura ma anche i vecchi utenti chiamati a pagare la differenza fra la cauzione a suo tempo versata e quella calcolata in base al nuovo regolamento.
Per non pagare il deposito cauzionale – fa sapere Publiacqua -basterà “domiciliare” la bolletta sul conto corrente bancario o postale. L’invito di Publiacqua – per vedersi restituiti i soldi, maggiorati degli interessi –è quello di domiciliare le proprie bollette. Decisione che va nella direzione di evitare in futuro la morosità “per dimenticanza".
L’aumento della caparra richiesta dall’Ato e dalla Publiacqua, ha fatto arrabbiare molti degli utenti visto che l’aumento subito è stato effettuato senza nemmeno offrire in cambio un miglioramento del servizio.
Proteste e lamentele si registrano anche a Pistoia dove sono centinaia i consumatori che si sono rivolti agli uffici di Publiacqua in cerca di spiegazioni.
Sempre sul fronte della protesta – riguardo alle modalità con cui è stato imposto l’aumento - si registrano diverse “lettere pubbliche” inviate all’Ato da parte dei Comitati Referendari sull’Acqua Pubblica dove si evidenzia il fatto che “logiche privatistiche volte al profitto ad esclusivo beneficio dei soci privati” sono state anteposte al parere di cittadini e Comuni.
Tra queste registriamo l’intervento di Giuliano Ciampolini, militante del Forum per la ripubblicizzazione della gestione dei servizi idrici, che ben volentieri pubblichiamo:

"L'acqua è fondamentale per la vita e tutti gli esseri viventi non marini sopravvivono con lo 0,75% dell'acqua presente sulla terra (il resto è salata o inutilizzabile): è giusto penalizzare ogni spreco (a partire dai comportamenti non virtuosi nelle attività produttive industriali e agricole che sono i maggiori utilizzatori di acqua dolce) anche tramite tariffe che crescono in rapporto alla quantità crescente dello spreco.
Ogni persona ha bisogno di circa 120 litri il giorno e chi consuma di più è giusto che paghi di più e anche moltissimo se spreca moltissimo.
Questo deve valere anche nelle attività produttive che prelevano l'acqua dalle falde tramite pozzi privati (come, per esempio, nel vivaismo: oggi lo fanno gratuitamente e invece sarebbe necessario che Regione e Province stabiliscano canoni annuali molto diversi tra chi preleva 100 metri cubi l'anno e chi preleva 10.000 metri cubi l'anno).
Publiacqua Spa (in realtà dovrebbe chiamarsi "Publi/privi acqua Spa" perchè per il 40% è di proprietà del capitale privato e non dei Comuni dell'area metropolitana da Firenze a Pistoia) non applica le tariffe in modo differenziato tra consumi di necessità e consumi classificabili come spreco, perchè la tariffa viene calcolata in base al consumo di ogni singola utenza a prescindere dalla composizione del nucleo familiare (ovviamente 3 o 4 o 5 persone consumano più di una persona).
Ora Publiacqua Spa ha applicato lo stesso sistema profondamente ingiusto anche al deposito cauzionale: saranno prevalentemente le utenza con una persona a pagare la cauzione più bassa e le utenze con più persone (a partire dalle famiglie numerose) saranno penalizzate, perchè ovviamente molte persone (di regola, a parte le eccezioni) consumano più di una o due persone.
Le tariffe di Publiacqua Spa (e ora anche il deposito cauzionale) sono "strutturalmente ingiuste" e l'Ato (cioè l'Assemblea dei Sindaci che dirigono l'Ato) dovrebbe imporre a Publiacqua Spa un sistema tariffario giusto e quindi rapportato al consumo di ogni persona che compone il nucleo familiare che ha attivato l'utenza".

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto giusto quello che dice Ciampolini. Vorrei ricordare a lui e a tutti che, PERO', Publiacqua è in mano ai Comuni dell'ATO, i quali sono per la stragrandissima maggioranza di sinistra, per cui se non si vuol cambiare, ad esempio, la tariffazione, trasformandola in una più equa PRO-CAPITE, dipende molto anche da loro (i Comuni, intendo). Ho presentato DUE volte la mozione per fare questo, ed entrambe le volte, la sinistra ha votato contro, con motivazioni ridicole (compresa Sinistra e Libertà!). Troppo facile fare dichiarazioni senza farle seguire dai fatti!. Vadano, i Sindaci, alle assemblee di Publiacqua e votino conseguentemente, vedrete che cambierebbero le cose!. Ma, la domanda è questa: vogliono cambiare le cose davvero, i nostri Sindaci? io credo di no.

Alessandro Cialdi
UDC Quarrata

Anonimo ha detto...

Le politiche a sostegno delle famiglie si misurano anche su queste cose, reali e tangibili. E' piu' facile fare il conto per utenza ma non c'è maggiore ingiustizia che fare parti uguali fra disuguali. Appellarsi alla composizione del nucleo familiare da quattro figli in su, non va incontro se non ad una irrisoria minoranza di utenze familiari. E' una questione di principio ma anche molto molto concreta e sconcerta che chi si dichiara di sinistra, e si dice attento alle politiche sociali - quasi ne avesse la privativa, poi non accolga certe sollecitazioni che sono tutto meno che strumentali.

RF

Anonimo ha detto...

Cara RF (Renata Fabbri) è possibile che, dopo tutto il tempo che hai passato in Comune, tu non abbia ancora capito che i comunisti non hanno un briciolo di cervello?
E nemmeno quelli che hai anche sostenuto: come la Santa Sabrina, un Sindaco dell'illegalità che organizza meeting di legalità e intitola tutte le vie di Quarrata alle vittime della mafia: in altri termini di se stessa e dei suoi uomini.
Pensa solo a cosa ha fatto regalando una piscina da 10 miliardi alla Cassa di Vingole che doveva farci i suoi affari con 80 appartamenti.
Eppure la procura di Pistoia è rossa come il fuoco.
E Fini ha ancora il coraggio di dire che la magistratura non va toccata?
Che stronzi gli italiani - tutti insieme! Da vergognarsi.
Eppure parlano solo delle scopate (ma le farà?) di Berlusca.
Clinton era meglio? Era meglio Sircana? Erano meglio i preti pedofili?
Che stronzi gli italiani! Che vomnito, RF!
Che schifo.

Anonimo ha detto...

Mah, a parte l'ultimo intervento che difende un regime delirante e morente (e non ditemi che rossi o neri sono uguali, non è vero. Stalin avrebbe messo al muro l'intera Procura che indagava su di lui, nella sua follia un grande, eh eh eh) e mostra tanto livore e solo quello, mi permetto di fare un paio di considerazioni sui commenti: la prima è ma che c'entra il PD (tutti i sindaci escluso quello di Montale - PDL, sono del PD) con la sinistra? Basta con questa favola! Il Pd è moderatamente di centro ed è solo un aggregato di potere che galleggia (galleggiare? non lo fa anche qualcun altro in questi giorni?) sperando in bene ma senza un'idea forte su cui aggregare culture, ceti, sensibilità diverse. Una seconda considerazione: ma che c'entra Publiacqua con i sindaci? In pratica, nessun sindaco neanche di centro Destra ha mai contestato questi qui, e allora? Sono loro, la tecnocrazia trombata (scusate il francesismo)e riciclata che decide per 60 poveri piccoli personaggi in cerca d'autore chiamati anche sindaci. D'altra parte, ACEA controllata da Amministratore delegato messo lì da Caltagirone fa di meglio? Non direi proprio. Però x piacere, basta confondere il grano con il loglio: la Sinistra è all'opposizione o semplicemente disfatta, il PD esprime solo personaggi di ruolo che venono dalla destra PCIista e dalla Margherita. E solo il brutto epilogo del compromesso storico. ma io che c'entro con tutto questo?
ivano

Anonimo ha detto...

... premesso che ciampolini è già da un pò che non lo capisco... forse anche per la sua "ambiguità" nei confronti di alcuni temi e di alcuni comuni (penso, per fare un esempio, ad agliana), condivido pienamente il commento di ivano... sembra evidente che esistono temi "trasversali" (un aggettivo usato in modo stupido, per dire che sui temi sui quali girano i soldi, destra e sinistra si accordano oramai da tempo immemorabile)... la riflessione alla quale si deve giungere è che, a prescindere dall'acqua (che deve essere pubblica, anche per quanto riguarda le reti) le publi, invenzione sostanzialmente "di sinistra", non funzionano, avendo peggiorato i servizi ed aumentato le tariffe (dati corte dei conti)... un pò quel che è successo per le famose "lenzuolate" di bersani: le privatizzazioni non hanno funzionato, avendo contribuito ad aumentare le tariffe a tutti i cittadini. se non ci sono controlli, i privati si accordano (si chiamano "cartelli") per fregare il prossimo... lo insegnano al primo anno di economia, ma ci arriva qualunque cittadino attento: basta controllare l'aumento delle tariffe negli ultimi 10/15 anni! Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

Abbi pazienza, Ivano, ma cosa ho detto io? ho parlato di PD? ho solo evidenziato che coloro che avrebbero il potere di far cambiare le cose (i Sindaci) non lo fanno (lo affermi anche te) e che la stragrande maggioranza è di (c.d., Domenico...) sinistra. Se, con onestà intellettuale, si votassero le cose giuste, partorite da destra o sinistra non importa, forse faremmo passi in avanti.

Alessandro Cialdi

Anonimo ha detto...

... ale, questa volta sono d'accordo con te... ;)
Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

ma la volete smettere di parlare di destra e sinistra ..che pena!
Volete capire che l'economia non ha colori o fedi!I comuni dell'ato consorziati sono 49 e tutti in società con pubbliacqua quindi sia di destra che di sinistra nessuno tocchi le entrate che i poveri cittadini elargiscono tramite le bollette. CAPITO!
Elisabetta Manco