domenica 14 novembre 2010

Otto nuovi contratti di lavoro per donne in disagio sociale. La positiva esperienza del corso "Formarsi per crescere".


PISTOIA_ “Un’ottima esperienza per dieci donne, quattro italiane e sei immigrate: delle otto che l’hanno conclusa, quattro già lavorano con contratti stabili e altrettante sono in lista d’attesa per assunzioni peraltro già sicure”.
Così Paola Bellandi, presidente dell’associazione intitolata a San Martino de Porres, racconta “Formarsi per crescere”: il progetto formativo, appena concluso, svolto dall’associazione stessa in sinergia con Caritas diocesana e sostenuto da un “essenziale finanziamento (bando 2009) della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia”.
Fra più di 40 richiedenti la selezione iniziale: segnalate anche dai Servizi Sociali del Comune, le protagoniste del percorso (donne fra i venti e i quaranta anni) con provenienze e storie diverse erano unite da una comune condizione di disagio sociale.
Dai tempi della scuola, che per alcune erano ormai abbastanza remoti, nessuna fra loro aveva più avuto modo di accrescere il bagaglio culturale: impegni familiari e difficoltà di varia natura avevano impedito di poter trovare lavoro.
"Ecco dunque – prosegue Bellandi - le finalità del progetto: individuare modalità personalizzate di integrazione; creare concrete opportunità di sostegno umano, culturale e sociale per recuperare eventuali competenze pregresse ricostruendo in modo efficace un personale bagaglio di autonomia”.
Per rendere stimolante l’attività prevista si è anche operato per favorire la partecipazione delle corsiste, anche mediante un sostegno socio-attitudinale, costantemente monitorato e condiviso, nonché attraverso misure di sostegno al reddito, che le aiutassero nelle necessità quotidiane.
Attraverso varie occasioni di confronto anche interculturale si è poi cercato di rafforzare le competenze comunicative e di dotare le donne dei requisiti espressivi in corretta lingua italiana per fornire gli strumenti utili a un inserimento nei percorsi di cittadinanza attiva.
Ogni corsista ha conseguito l’attestazione HACCP (rilasciata dall’agenzia formativa Sophia) molto richiesta nei vari settori della ristorazione. Tutte hanno raggiunto un buon livello nell’uso del computer.
Le competenze generali dovevano fornire anche opportuni ragguagli sulla cultura civica (a partire dalla Costituzione italiana), sulla legislazione del lavoro, sui diritti e doveri del lavoratore, sulle caratteristiche locali del mondo lavorativo, sui percorsi di pari opportunità e antidiscriminazione sociale.
Rafforzate, dunque, le loro competenze personali, le corsiste hanno potuto orientarsi verso i settori lavorativi più confacenti alle loro caratteristiche e, accompagnate dal sostegno di operatori tutor, sono riuscite ad inserirsi più consapevolmente nel contesto lavorativo.
"Le finalità del corso – aggiunge Paola Bellandi – sono state ampiamente raggiunte, soprattutto con i tre mesi di stages che otto corsiste hanno svolto pienamente: solo due, non riuscendo a conciliare gli impegni familiari con le opportunità di lavoro offerte, non hanno completato il percorso di stages”.
Punto di forza è stata l’attivazione di una rete: “Caritas ha sostenuto il progetto anche grazie al contributo di numerosi volontari; Cna e Confcommercio si sono impegnate nel favorire rapporti con le ditte in cui si sono tenuti gli stages; ma fondamentale è stato il finanziamento della Fondazione Caript senza il quale – conclude Bellandi - non sarebbe stato possibile erogare quel sostegno al reddito che, seppur minimo, ha reso possibile alle donne la partecipazione alle varie attività”.

fonte: Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi di Pistoia

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