giovedì 23 dicembre 2010

E' scomparso Marcello Cesare Fabbri, ex presidente della "Banchina". Il ricordo del sindaco e del professor Bianchini. Domani le esequie

QUARRATA_A 89 anni è scomparso Marcello Cesare Fabbri , residente nella frazione di Vignole, capogruppo comunale ai tempi della Dc del sindaco Vittorio Amadori; per un breve periodo anche in quella successiva guidata dal sindaco Pci Luciano Caramelli, ha ricoperto incarichi di partito anche nel consiglio provinciale dello scudocrociato.
Dal 1973 al 1995 è stato presidente della Cassa Rurale ed Artigiana di Vignole, poi diventata Banca di Credito Cooperativo.
Prima coltivatore diretto e poi artigiano tessitore è stato anche menbro del Cda della “San Giorgio” (l’attuale Breda) dal 1968 al 1970.
Uomo conosciuto e molto stimato, non solo a Quarrata Marcello Cesare Fabbri è stato ricordato tra gli altri dal sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori che di lui scrive:
Ricordo con grande affetto Cesare Fabbri, gentiluomo della politica, colto e appassionato della vita. Ha svolto un ruolo importante nella ricostruzione di Quarrata che è stata trasformata da paese a città capace di sviluppo e di futuro.
Collaboratore del Sindaco Amadori, assessore, consigliere comunale della DC si è interessato alla politica, che lui ha amato e alla quale ha dato tanto, dedicandosi al bene comune, aprendosi agli altri e costruendo rapporti solidi di amicizia. Per lunghi anni è stato presidente della Cassa Rurale di Vignole, la nostra “banchina” che ha portato a livelli di eccellenza, protagonista della crescita sociale ed economica della nostra città.
Ricordo molteplici colloqui con Cesare, uomo innamorato della sua famiglia, della sua Vignole e della sua Quarrata. E’ sempre stato pronto ad affrontare i tanti temi che riguardano la società con competenza e spirito collaborativo per partecipare alle sfide che sempre la nostra società ha dovuto affrontare, cercando risposte efficaci a problemi complessi.
Uomo di fede autentica, ha servito la sua comunità, con spirito di servizio e tanta capacità, contribuendo a far rinascere Quarrata e a farla diventare moderna e dinamica
”.
Al ricordo del sindaco Sabrina Sergio Gori si è aggiunto nella giornata di oggi anche quello personale del professor Edoardo Bianchini che ha affidato alle pagine del suo blog “Quarrata-news” il suo ultimo saluto che ci piace così riportare di seguito:
Si poteva essere d’accordo o no con Marcello Fabbri, detto Cesare e come tale conosciuto da tutti. Non si poteva dubitare né della sua parola né della sua moralità.
Intransigente, forte nel proporre le posizioni che rappresentavano le sue convinzioni contadino-cattoliche, e, al tempo stesso, persona di una dolcezza tenera che emergeva sùbito nel momento in cui il discorso si faceva più intimo, più colloquiale, più privato e interpersonale.
Cesare ha segnato un’epoca: quella della ricostruzione di Quarrata nei momenti delle contrapposizioni frontali e in quelli del disgelo e del cambiamento – anche confusionale.
Lo ricordo ancora rispondere dai banchi del consiglio comunale, come capogruppo Dc, con una vena naturale di ironia che, spesso, metteva a terra gli avversari di allora: un Pci duro, coriaceo, mangiapreti e con le ciglia aggrottate.
Questo era il Fabbri della politica. Al di fuori di questo, il suo rapporto con gli avversari era di correttezza e rispetto, pur se non faceva loro sconti di alcun genere nel colpire, anche in maniera decisamente dura – cosa che oggi, ad esempio, i politici non accettano più perché credono che, se sono in sella, abbiano comunque diritto ad essere solo applauditi.
Come presidente della Cassa Rurale e Artigiana di Vignole, creatura di don Orazio Ceccarelli – un uomo e un parroco, pare, dimenticato dai cattolici odierni –, Cesare ha rappresentato il punto di massimo sviluppo liberale dell’istituto di credito. E in una perfetta linea di solidarietà e di soccorso ai lavoratori della terra e ai piccoli artigiani, in assoluto spirito cattolico-cristiano.
Lo ricordo anche per un altro motivo.
Cesare è stato il sostenitore della nascenda biblioteca comunale, di cui ero responsabile nel 1975. Lo è stato con l’apporto di una nutrita scelta di opere orientate verso il mondo cattolico, nell’edizione delle Cinque lune, casa tradizionalmente legata alla Dc.
Guardatelo ancora in una foto del 1975. E salutàtelo.
Non lo vedremo più e non potremo pensare neppure che ancora possa rispondere con la sua sottile e, a volte, graffiante e imbarazzante ironia.
Un uomo importante se n’è andato. Un punto di riferimento umano e morale per tutti.
Addìo, Cesare!
".
La cerimonia funebre si terrà domani venerdì 24 dicembre alle ore 10 presso la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Vignole. Dopo le esequie la salma sarà tumulata nel cimitero della frazione quarratina.
a.b.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Andrea,
grazie dell'ospitalità.
E peccato che il sindaco - come al solito - da Cesare non abbia imparato niente...
E' proprio vero che gli epigoni rovinano sempre le opere dei padri.

Edoardo Bianchini