mercoledì 29 dicembre 2010

Rischio idraulico. Assemblea a Olmi: Nel "teatrino del nulla" tanto fumo, poco arrosto. Il resoconto dell'incontro

QUARRATA. Tanto fumo. Poco arrosto.
Nonostante gli ospiti illustri (anche se mancavano il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori , l’assessore provinciale Mauro Mari e il direttore del Consorzio Bisenzio-Ombrone Pistoiese Lorenzo Cecchi de Rossi)e i tanti commensali la “Tavola” imbandita – per celebrare l’ennesima alluvione quarratina - non è andata al di là delle aspettative e per il “padrone di casa” e il “grande cerimoniere” alla fine il risultato è andato ben al di sotto delle aspettative.
Lo diciamo senza rancore alcuno ma - da cronista distaccato - l’impressione è stata davvero quella di assistere ad una assemblea inutile, al “teatrino del nulla”.
Non ce ne voglia il buon Daniele Manetti che ringraziamo per l’impegno sempre prestato nel difendere il territorio dal rischio idraulico, ma dopo oltre due ore di interventi, nonostante l’impegno organizzativo, l’ausilio delle immagini degli oltre 30 cedimenti rilevati sul reticolo idraulico del territorio, gli interventi dei relatori e le giuste rimostranze da parte dei cittadini nell'assemblea promossa all'interno dell'auditorium della Bcc di Vignole, non si sono fatti passi avanti rispetto agli altri incontri simili svoltesi in questi anni.
Si è parlato e sparlato di tutto e del nulla: l’unica novità rilevante- se di questo si può parlare – è stato l’annuncio del vicesindaco di Pistoia Mario Tuci (è la prima volta che un amministratore del Comune di Pistoia era presente ad una assemblea sul problema del rischio idraulico sul territorio quarratino, ndr)della sottoscrizione da parte di Publiacqua di una intesa con il Comune di Pistoia per dare avvio ai lavori dell’invaso di Gello e alla prima cassa di espansione sul territorio pistoiese ( quella dei Laghi Primavera, lavoro tra l’altro resosi necessario in primo luogo per permettere in tempi brevi la realizzazione del nuovo ospedale di Pistoia).
Ma anche qui restano numerosi nodi da sciogliere: contro i 3 milioni di metri cubi di acqua che il comune di Pistoia dovrà invasare su richiesta dell’Autorità di Bacino del Fiume Arno per laminare a monte le piene dell’Ombrone infatti i lavori il cui inizio è previsto per il 2011 conterranno solo 800 mila metri cubi.
La progettazione definitiva della seconda cassa di espansione prevista nella zona di Pontelungo (900 mila metri cubi di acqua) tarderà ancora a partire come ha annunciato il tecnico del Comune di Pistoia Angelo Biagini – “per mancanza di soldi”.
Mancheranno all’appello comunque circa un milione 300 metri cubi di acqua da contenere che a Pistoia i “poteri economici forti” non vogliono addossarsi.
Molti deducono che saranno alla fine destinati alla cassa di espansione per le acque alte prevista in Querciola (nel Comune di Quarrata).
Parlando della cassa di espansione presso il Bacino di Gello Angelo Biagini ha ricordato che l’opera (un investimento di circa 30 milioni di euro) “darà sicurezza al nostro territorio fino a Prato”.
“Si tratta di lavori a funzione non locale ma che interesserà più comuni e più provincie. Al momento si stanno limando alcune questioni con Publiacqua anche perché l’intento è di realizzare un intervento ambientale forte anche per l’approvvigionamento idrico”.
Dal tecnico pistoiese è arrivata poi la conferma che per quanto riguarda i lavori sulla Bure, lo Stella, la Brana ed altri corsi esisterebbero i progetti preliminari ma nessuna certezza sui finanziamenti.
Andrea Bagattini (CittàPerTe) come aveva fatto nell’assemblea organizzata dal Comitato civico di Ferruccia- ha chiesto pubblicamente al vicesindaco di Pistoia Mario Tuci le ragioni della mancata adesione al progetto promosso dalla Provincia di Pistoia su un accordo di programma pensato per poter finanziare – tramite una compartecipazione da parte dei Comuni pistoiesi – gli interventi urgenti per la manutenzione dei principali corsi d’acqua.
“E’ stata puramente una ragione economica rispondere no alla prima ipotesi avanzata - ha spiegato Tuci –; infatti dovevamo aprire un mutuo da 200 mila euro e non c’erano i presupposti e il nullaosta degli uffici. Abbiamo invece accettato una seconda ipotesi che prevede nel 2011 altri interventi ed un importo che ci permetterà di vederli realizzati”.
Il presidente del Consorzio Bisenzio –Ombrone Pistoiese Piero Bargellini a proposito della cassa di espansione della Querciola per le acque basse (loc.Olmi) ha annunciato che il progetto definitivo è stato presentato in Provincia e nei primi giorni del 2011 sarà portato a Firenze per essere sottoposto alla procedura di valutazione di impatto ambientale.
“Se riusciremo ad accellerare i tempi – ha precisato mostrando ottimismo – vorremmo iniziare i lavori prima dell’estate 2011”.
Per quanto riguarda i lavori per il torrente Stella non si rilevano novità: come già annunciato a Ferruccia l’impegno finanziario a disposizione del Consorzio Ombrone ammonta a 500 mila euro (per un intervento di ripristino di circa 200 metri di arginatura) contro gli oltre 2 milioni di euro che sarebbero necessari per intervenire sui 20-25 cedimenti individuati sul torrente”.
“La nostra speranza è che arrivino fondi dalla Regione o dallo Stato: per questo anno- ha concluso – Dio ce l’ha mandata abbastanza buona !” riferendosi allo scampato pericolo di cedimento degli argini. Rispondendo poi agli abitanti di Ferruccia a proposito dei lavori sull’Ombrone è tornato a ripetere quanto detto all’assemblea presso il circolo Mcl La Tranquillona.
“Per gli ultimi 50 metri di argine da risanare secondo il progetto preliminare servirebbero altri 500 mila euro (lavori lato fiume e lato campagna) ma si potrebbe alla fine riuscire anche con 300 mila euro. Se troveremo le risorse in economia quella sarà la prima opera a cui metteremo mano. La pendenza della strada può comunque dare rassicurazione di tipo idraulico ed una certa tranquillità ai residenti di via Brana”.
Non sono arrivate novità neppure per i cittadini di via del Casone NC. 105-107 E 109a Barba. Dal lontano 2001 stanno lottando per risolvere il problema dell’acqua che si riversa nelle loro abitazioni.
“Anche nella recente alluvioni – ha detto una residente rivolgendosi al vicesindaco di Quarrata Marco Mazzanti – avevamo 60 centimetri d’acqua davanti casa. Un mio vicino si è sentito male e il medico- chiamato d’urgenza – è intervenuto con una scala per entrare al numero civico 107. Chiediamo che sia realizzato quanto prima un marciapiede e sia risolto una volta per tutte il problema.
“Mi auguro – ha risposto Mazzanti di fare il marciapiede quanto prima”.
Insoddistatto per le risposte ricevute anche Giovanni Turetti , residente a Olmi in via Statale. Recentemente ha avuto 35 mila euro di danni.
“Mi domando – ha detto – chi abbia dato l’autorizzazione anche questo anno a mettere i ballini di sabbia sulla Statale a Olmi. Tale decisione mi ha danneggiato”.
Massimo Bianchi (Futuro e Libertà) ha richiesto nuovamente un controllo sugli abusi edilizi fatti sugli argini del territorio ed ha criticato le scelte del Comune di Pistoia a proposito delle casse di espansione.
“A Pistoia – ha affermato – manca un po’ di coraggio. Vi sono infatti interessi trasversali sia da parte di amministratori di sinistra che di destra a difesa degli interessi particolari di qualcuno (riferendosi in particolar modo ai vivaisti, ndr). Non voglio più vedere gente che litiga per i ballini di sabbia sotto Natale !”.
Alla “impegnativa” domanda di Bianchi “Siamo sicuri che nel giro di 2 anni verranno realizzate le casse di espansione a Pistoia ?” il vicesindaco Tuci ha risposto ribadendo l’impegno solo per la prima cassa di espansione. “Per la cassa di espansione di San Pierino in Vincio – ha detto – dovranno essere intercettate le risorse e quindi non si potrà dire se ci vorranno 2-3 o 4 anni”.
Deludenti anche le risposte del vicesindaco di Quarrata Marco Mazzanti che altro non ha fatto che lamentare la mancanza delle risorse preventive: “altrimenti – ha detto – il nostro sarà sempre un operare in emergenza”.
“Come Comune abbiamo cercato di mitigare i danni che avvengono”.
Sul problema delle acque stagnanti a Olmi e zone limitrofe ha ribadito l’intervento programmato per la Galigana sulla Statale a Olmi: "Sarà necessario d’accordo con la Provincia rompere la strada per rifare completamente un tratto il tratto intasato “ mentre ha ricordato che i soldi previsti a suo tempo per risolvere parte degli altri problemi sono stati dirottati per realizzare l’acquedotto sulla ex Statale.
Sulla cassa di espansione di Olmi ha auspicato un suo ampliamento “per arrivare fino al depuratore che sarà dismesso”
In platea senza intervenire c’erano tra gli altri Maurizio Ciottoli (Fli), rappresentanti dell’Idv, del Pdl, Alessandro Cialdi (Udc) ma anche ex consiglieri comunali come Massimo Niccolai (da sempre attento alle problematiche sollevate dai cittadini delle frazioni).
A parte Mazzanti per il Comune di Quarrata c’era l’assessore Vincenzo Mauro e il consigliere comunale Pd Nicola Magazzini.
A.B.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma vi sembra normale sentirsi dire dal vicesindaco di Pistoia che non hanno potuto aderire all'accordo con gli altri comuni (tra cui il nostro, per una volta presente) "perchè non disponevano di € 200.000,00 nel bilancio"? Questo fatto ha impedito di accedere ad un mutuo, mi dicono, di circa 8/10 milioni di euro..... Quante opere si facevano con questi denari? Tutto mancato per quei "pochi" soldi mancanti di Pistoia.
E ci vengono a dire che "non è mancanza di solidarietà"! E cos'è, di grazia?
Vergogna, amministratori pistoiesi!

Alessandro Cialdi

Anonimo ha detto...

E se per le stesse motivazioni il prossimo anno qualche altro Comune avesse problemi a sua volta, quando potranno essere tutti in comodo???

Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

Voglio solo dire che il Sindaco ha mostrato ancora una volta la più totale indifferenza al problema dell'acqua a Quarrata. Con tutte le assemblee alle quali è sempre stata invitata non si è mai presentata, nè ha mai risposto per motivare la sua assenza. E' stata presente sul ponte dei baldi alla Ferruccia il 20 gennaio 2009 (giorno del cedimento dell'ombrone), la notte del 24/1/2009 (rotta ai Bucci) e per l'innaugurazione dei ripristini. Ma pensa che si sia proprio fessi?
Se non altro l'assessore Dalì è sempre venuto a prendersi i pesci in faccia, quando le persone erano arrabbiate.... ma lui sul ponte all'innaugurazione non c'era... come non c'era il comitato civico della Ferruccia perchè non invitato.
Questa è la dimostrazione della serietà dei nostri amministratori.
Gori Barbara

Anonimo ha detto...

Insomma, niente di nuovo. Speriamo che smetta di piovere.....

Anonimo ha detto...

come la cassa di espansione di Bottegone: era già tutto ok, ma come ha ricordato il buon Bianchi ( che tra l'altro vorrei informarlo che quando parlava di abusi alle sue spalle, nel pubblico, c'era qualche tecnico che sbraitava ) gli interessi hanno prevalso sui cittadini. Che schifo !!!

Concordo Cialdi: vergogna pistoiesi! e vergogna amministrazione comunale di Quarrata per i ritardi su certe opere e per le risposte ridicole fornite dal Mazzanti!

Anonimo ha detto...

Siete tutti scontenti. Siamo tutti scontenti. Anch'io sono assolutamente scontento. E mi rivolgo anche a Barbara Gori e agli altri anonimi - Alessandro Cialdi e Renata Fabbri già mi conoscono bene e mi leggono ogni giorno - per invitarli a leggere il blog su cui, ogni giorno, faccio il possibile per diffondere controcronaca e controinformazione addomesticata dalle veline degli enti, per lo più ormai padroni dei giornali.
Leggete questo blog:
http://quarratanews.blogspot.com/
È e resta al servizio di chi vuole parlare, come questo di Andrea Balli.
Grazie.

Edoardo Bianchini

Errigo Carbone ha detto...

Purtroppo non ho potuto partecipare all'incontro preeso auditorium della BCC Vignole, ma ugualmente vorrei stimolare la discussione alla luce di quanto ho letto sul blog. Quanto e' stato detto risponde a vero, ma e' altrettanto vero che l'autorita' di Bacino del fiume Arno ha emesso vari decreti nel corso degli ultimi dieci anni con impegni precisi presi dalle amministrazioni locali. Ricordo molto bene gli impegni presi dal Comune di Pistoia e dagli altri comuni della piana. Rispondono a vero gli impegni di Pistoia che ha riferito l'assessore Tuci ma solo ed unicamente d'intenti. Perche' mentre i Comuni della piana pistoiese in questi anni nell'approvazione dei relativi Regolamenti Urbanistici hanno tenuto conto degli impegni presi con l'autorita' di Bacino (non potevano fare altrimenti) il Comune di Pistoia nell'adottare il Regolamento Urbanistico ha tenuto a salvaguardare le proprie colline in modo tale che non sara' possibile in alcun modo trattenere le acque a monte (come suggerito nelle varie relazioni di accompagnamento dell'autorita' di Bacino) e pertanto a poco servira' il bacino di espansione paventato dall'assessore Tuci. Non si puo' piu' venire a dire pubblicamente che i "famigerati tecnici" dicono che i modelli matematici utilizzati per detti calcoli riferiscono che il bacino di espansione e' sufficiente. Tuci stesso ha detto piu' volte come tanti altri politici che l'ingegneria idraulica non e' una scienza esatta ma una filosofia. Ebbene MI MERAVIGLIA MOLTO QUESTO MODO DI PENSARE CHE POI NON SI CONFRONTA CON LE DELIBERE O LE ADOZIONI. Di fatto oggi in regime di salvaguardia a Pistoia in collina non si puo fare assolutamente niente e deve essere mantenuto tutto secondo lo status-quo cioe' incolto, abbandono delle colline senza nessun tipo di intervento (LEGGERE BENE LE NORME DI ATTUAZIONE DEL R.U.). Pertanto mi meraviglia molto il silenzio da parte dei Comuni della piana rispetto al R.U. adottato dal Comune capoluogo, nessuno ha osservato niente in merito. La meraviglia non va soltanto riferita alle amministrazioni locali ma anche alle associazioni di categoria, silenzio assoluto. Ho posto il problema all'assessore Ginanni del Comune di Pistoia la quale mi ha liquidato con un semplice "...ma noi non abbiamo mica fatto alcuna osservazione quando il Comune di Quarrata ha adottato e poi approvato il R.U...." LO CREDO BENE L'ACQUA NON VA IN SALITA!!!! Credo che nessuno possa solo salvaguardare e guardare solo e soltanto al proprio orticello!!

Errigo Carbone ha detto...

Purtroppo non ho potuto partecipare all'incontro preeso auditorium della BCC Vignole, ma ugualmente vorrei stimolare la discussione alla luce di quanto ho letto sul blog. Quanto e' stato detto risponde a vero, ma e' altrettanto vero che l'autorita' di Bacino del fiume Arno ha emesso vari decreti nel corso degli ultimi dieci anni con impegni precisi presi dalle amministrazioni locali. Ricordo molto bene gli impegni presi dal Comune di Pistoia e dagli altri comuni della piana. Rispondono a vero gli impegni di Pistoia che ha riferito l'assessore Tuci ma solo ed unicamente d'intenti. Perche' mentre i Comuni della piana pistoiese in questi anni nell'approvazione dei relativi Regolamenti Urbanistici hanno tenuto conto degli impegni presi con l'autorita' di Bacino (non potevano fare altrimenti) il Comune di Pistoia nell'adottare il Regolamento Urbanistico ha tenuto a salvaguardare le proprie colline in modo tale che non sara' possibile in alcun modo trattenere le acque a monte (come suggerito nelle varie relazioni di accompagnamento dell'autorita' di Bacino) e pertanto a poco servira' il bacino di espansione paventato dall'assessore Tuci. Non si puo' piu' venire a dire pubblicamente che i "famigerati tecnici" dicono che i modelli matematici utilizzati per detti calcoli riferiscono che il bacino di espansione e' sufficiente. Tuci stesso ha detto piu' volte come tanti altri politici che l'ingegneria idraulica non e' una scienza esatta ma una filosofia. Ebbene MI MERAVIGLIA MOLTO QUESTO MODO DI PENSARE CHE POI NON SI CONFRONTA CON LE DELIBERE O LE ADOZIONI. Di fatto oggi in regime di salvaguardia a Pistoia in collina non si puo fare assolutamente niente e deve essere mantenuto tutto secondo lo status-quo cioe' incolto, abbandono delle colline senza nessun tipo di intervento (LEGGERE BENE LE NORME DI ATTUAZIONE DEL R.U.). Pertanto mi meraviglia molto il silenzio da parte dei Comuni della piana rispetto al R.U. adottato dal Comune capoluogo, nessuno ha osservato niente in merito. La meraviglia non va soltanto riferita alle amministrazioni locali ma anche alle associazioni di categoria, silenzio assoluto. Ho posto il problema all'assessore Ginanni del Comune di Pistoia la quale mi ha liquidato con un semplice "...ma noi non abbiamo mica fatto alcuna osservazione quando il Comune di Quarrata ha adottato e poi approvato il R.U...." LO CREDO BENE L'ACQUA NON VA IN SALITA!!!! Credo che nessuno possa solo salvaguardare e guardare solo e soltanto al proprio orticello!!

Errigo Carbone ha detto...

Purtroppo non ho potuto partecipare all'incontro preeso auditorium della BCC Vignole, ma ugualmente vorrei stimolare la discussione alla luce di quanto ho letto sul blog. Quanto e' stato detto risponde a vero, ma e' altrettanto vero che l'autorita' di Bacino del fiume Arno ha emesso vari decreti nel corso degli ultimi dieci anni con impegni precisi presi dalle amministrazioni locali. Ricordo molto bene gli impegni presi dal Comune di Pistoia e dagli altri comuni della piana. Rispondono a vero gli impegni di Pistoia che ha riferito l'assessore Tuci ma solo ed unicamente d'intenti. Perche' mentre i Comuni della piana pistoiese in questi anni nell'approvazione dei relativi Regolamenti Urbanistici hanno tenuto conto degli impegni presi con l'autorita' di Bacino (non potevano fare altrimenti) il Comune di Pistoia nell'adottare il Regolamento Urbanistico ha tenuto a salvaguardare le proprie colline in modo tale che non sara' possibile in alcun modo trattenere le acque a monte (come suggerito nelle varie relazioni di accompagnamento dell'autorita' di Bacino) e pertanto a poco servira' il bacino di espansione paventato dall'assessore Tuci. Non si puo' piu' venire a dire pubblicamente che i "famigerati tecnici" dicono che i modelli matematici utilizzati per detti calcoli riferiscono che il bacino di espansione e' sufficiente. Tuci stesso ha detto piu' volte come tanti altri politici che l'ingegneria idraulica non e' una scienza esatta ma una filosofia. Ebbene MI MERAVIGLIA MOLTO QUESTO MODO DI PENSARE CHE POI NON SI CONFRONTA CON LE DELIBERE O LE ADOZIONI. Di fatto oggi in regime di salvaguardia a Pistoia in collina non si puo fare assolutamente niente e deve essere mantenuto tutto secondo lo status-quo cioe' incolto, abbandono delle colline senza nessun tipo di intervento (LEGGERE BENE LE NORME DI ATTUAZIONE DEL R.U.). Pertanto mi meraviglia molto il silenzio da parte dei Comuni della piana rispetto al R.U. adottato dal Comune capoluogo, nessuno ha osservato niente in merito. La meraviglia non va soltanto riferita alle amministrazioni locali ma anche alle associazioni di categoria, silenzio assoluto. Ho posto il problema all'assessore Ginanni del Comune di Pistoia la quale mi ha liquidato con un semplice "...ma noi non abbiamo mica fatto alcuna osservazione quando il Comune di Quarrata ha adottato e poi approvato il R.U...." LO CREDO BENE L'ACQUA NON VA IN SALITA!!!! Credo che nessuno possa solo salvaguardare e guardare solo e soltanto al proprio orticello!!

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Purtroppo non ho potuto partecipare all'incontro preeso auditorium della BCC Vignole, ma ugualmente vorrei stimolare la discussione alla luce di quanto ho letto sul blog. Quanto e' stato detto risponde a vero, ma e' altrettanto vero che l'autorita' di Bacino del fiume Arno ha emesso vari decreti nel corso degli ultimi dieci anni con impegni precisi presi dalle amministrazioni locali. Ricordo molto bene gli impegni presi dal Comune di Pistoia e dagli altri comuni della piana. Rispondono a vero gli impegni di Pistoia che ha riferito l'assessore Tuci ma solo ed unicamente d'intenti. Perche' mentre i Comuni della piana pistoiese in questi anni nell'approvazione dei relativi Regolamenti Urbanistici hanno tenuto conto degli impegni presi con l'autorita' di Bacino (non potevano fare altrimenti) il Comune di Pistoia nell'adottare il Regolamento Urbanistico ha tenuto a salvaguardare le proprie colline in modo tale che non sara' possibile in alcun modo trattenere le acque a monte (come suggerito nelle varie relazioni di accompagnamento dell'autorita' di Bacino) e pertanto a poco servira' il bacino di espansione paventato dall'assessore Tuci. Non si puo' piu' venire a dire pubblicamente che i "famigerati tecnici" dicono che i modelli matematici utilizzati per detti calcoli riferiscono che il bacino di espansione e' sufficiente. Tuci stesso ha detto piu' volte come tanti altri politici che l'ingegneria idraulica non e' una scienza esatta ma una filosofia. Ebbene MI MERAVIGLIA MOLTO QUESTO MODO DI PENSARE CHE POI NON SI CONFRONTA CON LE DELIBERE O LE ADOZIONI. Di fatto oggi in regime di salvaguardia a Pistoia in collina non si puo fare assolutamente niente e deve essere mantenuto tutto secondo lo status-quo cioe' incolto, abbandono delle colline senza nessun tipo di intervento (LEGGERE BENE LE NORME DI ATTUAZIONE DEL R.U.). Pertanto mi meraviglia molto il silenzio da parte dei Comuni della piana rispetto al R.U. adottato dal Comune capoluogo, nessuno ha osservato niente in merito. La meraviglia non va soltanto riferita alle amministrazioni locali ma anche alle associazioni di categoria, silenzio assoluto. Ho posto il problema all'assessore Ginanni del Comune di Pistoia la quale mi ha liquidato con un semplice "...ma noi non abbiamo mica fatto alcuna osservazione quando il Comune di Quarrata ha adottato e poi approvato il R.U...." LO CREDO BENE L'ACQUA NON VA IN SALITA!!!! Credo che nessuno possa solo salvaguardare e guardare solo e soltanto al proprio orticello!!

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Purtroppo non ho potuto partecipare all'incontro preeso auditorium della BCC Vignole, ma ugualmente vorrei stimolare la discussione alla luce di quanto ho letto sul blog. Quanto e' stato detto risponde a vero, ma e' altrettanto vero che l'autorita' di Bacino del fiume Arno ha emesso vari decreti nel corso degli ultimi dieci anni con impegni precisi presi dalle amministrazioni locali. Ricordo molto bene gli impegni presi dal Comune di Pistoia e dagli altri comuni della piana. Rispondono a vero gli impegni di Pistoia che ha riferito l'assessore Tuci ma solo ed unicamente d'intenti. Perche' mentre i Comuni della piana pistoiese in questi anni nell'approvazione dei relativi Regolamenti Urbanistici hanno tenuto conto degli impegni presi con l'autorita' di Bacino (non potevano fare altrimenti) il Comune di Pistoia nell'adottare il Regolamento Urbanistico ha tenuto a salvaguardare le proprie colline in modo tale che non sara' possibile in alcun modo trattenere le acque a monte (come suggerito nelle varie relazioni di accompagnamento dell'autorita' di Bacino) e pertanto a poco servira' il bacino di espansione paventato dall'assessore Tuci. Non si puo' piu' venire a dire pubblicamente che i "famigerati tecnici" dicono che i modelli matematici utilizzati per detti calcoli riferiscono che il bacino di espansione e' sufficiente. Tuci stesso ha detto piu' volte come tanti altri politici che l'ingegneria idraulica non e' una scienza esatta ma una filosofia. Ebbene MI MERAVIGLIA MOLTO QUESTO MODO DI PENSARE CHE POI NON SI CONFRONTA CON LE DELIBERE O LE ADOZIONI. Di fatto oggi in regime di salvaguardia a Pistoia in collina non si puo fare assolutamente niente e deve essere mantenuto tutto secondo lo status-quo cioe' incolto, abbandono delle colline senza nessun tipo di intervento (LEGGERE BENE LE NORME DI ATTUAZIONE DEL R.U.). Pertanto mi meraviglia molto il silenzio da parte dei Comuni della piana rispetto al R.U. adottato dal Comune capoluogo, nessuno ha osservato niente in merito. La meraviglia non va soltanto riferita alle amministrazioni locali ma anche alle associazioni di categoria, silenzio assoluto. Ho posto il problema all'assessore Ginanni del Comune di Pistoia la quale mi ha liquidato con un semplice "...ma noi non abbiamo mica fatto alcuna osservazione quando il Comune di Quarrata ha adottato e poi approvato il R.U...." LO CREDO BENE L'ACQUA NON VA IN SALITA!!!! Credo che nessuno possa solo salvaguardare e guardare solo e soltanto al proprio orticello!!

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Purtroppo non ho potuto partecipare all'incontro preeso auditorium della BCC Vignole, ma ugualmente vorrei stimolare la discussione alla luce di quanto ho letto sul blog. Quanto e' stato detto risponde a vero, ma e' altrettanto vero che l'autorita' di Bacino del fiume Arno ha emesso vari decreti nel corso degli ultimi dieci anni con impegni precisi presi dalle amministrazioni locali. Ricordo molto bene gli impegni presi dal Comune di Pistoia e dagli altri comuni della piana. Rispondono a vero gli impegni di Pistoia che ha riferito l'assessore Tuci ma solo ed unicamente d'intenti. Perche' mentre i Comuni della piana pistoiese in questi anni nell'approvazione dei relativi Regolamenti Urbanistici hanno tenuto conto degli impegni presi con l'autorita' di Bacino (non potevano fare altrimenti) il Comune di Pistoia nell'adottare il Regolamento Urbanistico ha tenuto a salvaguardare le proprie colline in modo tale che non sara' possibile in alcun modo trattenere le acque a monte (come suggerito nelle varie relazioni di accompagnamento dell'autorita' di Bacino) e pertanto a poco servira' il bacino di espansione paventato dall'assessore Tuci. Non si puo' piu' venire a dire pubblicamente che i "famigerati tecnici" dicono che i modelli matematici utilizzati per detti calcoli riferiscono che il bacino di espansione e' sufficiente. Tuci stesso ha detto piu' volte come tanti altri politici che l'ingegneria idraulica non e' una scienza esatta ma una filosofia. Ebbene MI MERAVIGLIA MOLTO QUESTO MODO DI PENSARE CHE POI NON SI CONFRONTA CON LE DELIBERE O LE ADOZIONI. Di fatto oggi in regime di salvaguardia a Pistoia in collina non si puo fare assolutamente niente e deve essere mantenuto tutto secondo lo status-quo cioe' incolto, abbandono delle colline senza nessun tipo di intervento (LEGGERE BENE LE NORME DI ATTUAZIONE DEL R.U.). Pertanto mi meraviglia molto il silenzio da parte dei Comuni della piana rispetto al R.U. adottato dal Comune capoluogo, nessuno ha osservato niente in merito. La meraviglia non va soltanto riferita alle amministrazioni locali ma anche alle associazioni di categoria, silenzio assoluto. Ho posto il problema all'assessore Ginanni del Comune di Pistoia la quale mi ha liquidato con un semplice "...ma noi non abbiamo mica fatto alcuna osservazione quando il Comune di Quarrata ha adottato e poi approvato il R.U...." LO CREDO BENE L'ACQUA NON VA IN SALITA!!!! Credo che nessuno possa solo salvaguardare e guardare solo e soltanto al proprio orticello!!