giovedì 27 gennaio 2011

Idv Quarrata e la proposta dello streaming su Internet dei consigli comunali. Un appello al sindaco e ai consiglieri comunali. Manetti: "Ottima idea"


QUARRATA_ Consigli comunali da seguire comodamente da casa su Internet in streaming nonché la pubblicazione delle determine all’albo pretorio on line.
Le due richieste- nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza istituzionale e di un miglioramento del rapporto tra i cittadini e l’amministrazione comunale – sono state avanzate in questi giorni da Italia dei Valori di Quarrata.
L’iniziativa ha subito raccolto l’adesione del comitato di Olmi-Vignole presieduto da Daniele Manetti, membro della commissione comunale per la partecipazione.
Per questa iniziativa esisterebbero opportunità praticamente a costi limitatissimi. Tramite il sito istituzionale del Comune sulla rete internet ad esempio potrebbero essere infatti inviati flussi video/audio in diretta o differita così da rendere maggiormente pubbliche le sedute del consiglio comunale, organo che rappresenta la massima espressione del lavoro istituzionale dell’Amministrazione Comunale.
Le assemblee del consiglio comunale di Quarrata – pur essendo pubbliche – sono poco frequentate dai cittadini.
Oltre al rappresentante della polizia municipale e a quelli della stampa locale a parte alcuni cittadini (si tratta spesso di "addetti ai lavori" e di rappresentanti delle forze politiche dei gruppi di maggioranza e d’opposizione) le sedute sono quasi sempre deserte. Ciò non permette in modo diretto di venire a conoscenza dell’attività amministrativa svolta dalle persone elette, chiamate per questo a rispondere a tutti i cittadini del loro operato.
A confronto (sempre meglio di nulla..)poca cosa rimane lo spazio dedicato ai gruppi consiliari su "Quarrata Informa". Due paginette "strimizzite" dove con grosse difficoltà - dovute agli spazi assegnati - i gruppi consiliari per tre-quattro volte all'anno riescono a "far sentire la propria voce".
Già numerose amministrazioni comunali in Italia hanno adottato la decisione di trasmettere in diretta i lavori del consiglio comunale che nulla osta al rispetto della privacy già garantita dalle normative vigenti.
Il garante della privacy - a questo proposito- si è già espresso nel merito della pubblicazione in streaming dei Consigli Comunali (Newsletter 11 – 17 marzo 2002) in riferimento alle normative vigenti (d.lg. n.267/2000).
In Toscana- a quanto ci risulta - i consigli comunali sono on line – tra gli altri- ad Arezzo, Gambassi Terme, Colle Valdelsa, Firenze ma anche a Vernio (in provincia di Prato).
Laddove è stata adottata tale politica di diffusione delle informazioni è stato riscontrato anche un deciso incremento della partecipazione dei consiglieri alle sedute ma soprattutto un sensibile incremento della partecipazione diretta dei cittadini alle attività dell’amministrazione comunale.
Secondo il documento del referente di Italia dei Valori di Quarrata Domenico Pagliaro per “far partecipare i cittadini al Consiglio Comunale” occorrerà ricorrere alle tecnologie open source.
“Nei consigli comunali – scrive - si decide il nostro futuro: dall'acqua alla sanità, dalla scuola all'ambiente. I consiglieri comunali sono eletti come rappresentanti dei cittadini e come tali devono rendere conto pubblicamente delle loro azioni”.
Pagliaro (negli anni passati ha fatto parte delle fila del gruppo di maggioranza siedendo accanto tra gli altri a Massimo Sauleo e all’attuale vicesindaco Marco Mazzanti) ha invitato il sindaco Sabrina Sergio Gori e i consiglieri comunali ad approvare quanto prima (con delibera e un apposito regolamento) un servizio in streaming sulla rete (Internet).
“I Comuni devono filmare direttamente gli incontri consiliari e renderli visibili in diretta on line. Per fare questo dovrà essere modificato anche il regolamento del consiglio comunale in modo che tutti i cittadini che vogliono riprendere il consiglio possano farlo liberamente senza ostacoli ma nel rispetto della legge”.
“L'Italia dei Valori di Quarrata crede che il comune abbia come compito anche quello di elevare sempre di più il suo livello di trasparenza e di partecipazione, dando concretamente a tutti la possibilità di seguire l'attività amministrativa attraverso una comunicazione interattiva ed una maggiore sensibilità. La trasparenza amministrativa infatti significa rispetto per i cittadini che si amministra. Così facendo si rende un servizio gratuito alla cittadinanza, rendendola partecipe della vita amministrativa e politica, maggiormente partecipe della attività dell’amministrazione locale accentuando l’interesse civico per la cosa pubblica e si contribuisce a rendere il nostro Comune ancora più democratico e sensibile ai bisogni dei cittadini”.
“Secondo noi – prosegue Pagliaro - tutti possono vederlo perché in consiglio si decide il futuro della nostra città”.
L’Italia dei Valori di Quarrata ha avanzato anche la richiesta di pubblicazione on line delle determine “in modo che tutti i cittadini possano vedere come sono spese le risorse pubbliche”.
“E’ una ottima idea- ha commentato Daniele Manetti. Una soluzione simile è stata già messa in esecuzione anche nel consiglio comunale di Grottamare ed in altri comuni dove fanno Democrazia Partecipata”.
a.b.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Finalmente che qualcuno ha avuto il coraggio, ora vediamo se in consiglio avranno il coraggio di sostenerla tutti ,senza esclusione di nessuno. BraVi quelii dell'IDv, bravo Pagliaro.

Anonimo ha detto...

Sarebbe fantastico poter seguire i consigli comunali da casa e comprendere in diretta chi propone cosa e chi si oppone a cosa... senza interpretazioni! . E forse è il momento giusto per chiedere ciò, con le elezioni in vista e con una maggioranza in caduta libera di consensi, chissà che non facciano questa volta un mossa giusta.

alessandro cialdi ha detto...

Se Maometto non va alla montagna, che sia la montagna che va da Maometto..... in un momento di così grande distanza tra i cittadini e il cosidetto "Palazzo", qualsiasi cosa che serva a riavvicinare le persone, ben venga!. Sono assolutamente d'accordo con Domenico Pagliaro, al quale faccio i complimenti per l'iniziativa. Spero che i nostri amministratori capiscano l'importanza di riavvicinare la gente....che non sia la volta buona di sentire anche le voci di qualche consigliere "muto"....Se Pagliaro ha difficoltà a presentare la domanda, io sono disponibile.

Alessandro Cialdi

Anonimo ha detto...

Le cose fatte bene vanno esaltate e la diretta del consiglio comunale è una di queste , anche Quarrata c'è passata avanti

Daniele Baldi- Prato

Anonimo ha detto...

Scusate se intervengo ma trovo questo blog molto interessante e mi serve x capire cosa c'è dietro il poggio di casa mia. Qui a Lamporecchio, una cosa del genere (non proprio questa a dire il vero, ma una cosa molto simile)è stata proposta dal Centro destra che si è visto rifiutare la proposta x mesi dal PD e poi ne ha fatto un cavallo di battaglia. Ora abbiamo la registrazione deggli interventi (che xò non può uscire dagli uffici del Comune), la registrazione "privata" della capogruppo del CDx (lo può fare x legge basta che ne informi il Consiglio comunale) e il funzionario che prende appunti per il verbale "ufficiale". Tutto questo è avvenuto nella più com pleta indifferenza dei cittadini, visto che ai consigli vengono mediamente 4 persone (di cui 1 è il corrispondente locale de La Nazione) e continueranno a venire sempre quelle 4 di media. Il punto vero è che ai cittadini di ascoltare querelles e dibattiti spesso incomprensibili anche agli addetti ai lavori in un consiglio comunale di un aese di 7.850 abitanti non gliene frega niente. E hanno ragione. E allora come ricostruire processi di partecipazione vera? Attraverso Internet, tutti a casa con un vinsantino in mano (o anche uno scotch x i più scafati o i modernisti)? Non credo che sia quella strada. Non che non si debba praticare una proposta del genere, ma si sappia che nonè quella la strada della partecipazione democratica (o + semplicemente e realisticamente almeno dell'ascolto).
Vedremo. Cmq, in bocca al lup per la proposta.
ivano bechini