martedì 1 febbraio 2011

Cassa di espansione della Querciola/ Comune di Quarrata e Provincia chiedono una nuova riperimetrazione e una debita distanza dall'Ombrone


QUARRATA_”La cassa di espansione per le acque basse (B1) della Querciola dovrà essere riperimetrata collocandola a debita distanza dal torrente Ombrone Pistoiese escludendo l’abitazione esistente”. Lo ha detto l’assessore al rischio idraulico del Comune di Quarrata Giovanni Dalì che nel rispondere alla interrogazione presentata dai gruppi Fli-Udc e lista civica CittàPerTe ha informato il consiglio comunale anche della presentazione di tre osservazioni al commissario del Consorzio di bonifica Ombrone Pistoiese-Bisenzio firmate congiuntamente dal Comune di Quarrata e dalla provincia di Pistoia.
“La perimetrazione totale della cassa (comprendente i lotti A1 e B1) per la redazione della progettazione definitiva funzionale alla Valutazione di Impatto Ambientale regionale, dovrà- secondo il nostro parere – ha informato Dalì- essere quella definita nel corso dell’incontro svoltosi il 21 gennaio scorso. Il Consorzio Ombrone una volta riperimetrata l’area (con l’esclusione della abitazione) dovrà dunque ritrasmettere alla Provincia ed al Comune di Quarrata la nuova cartografia ed i relativi allegati progettuali”.
“In base a quanto richiesto nelle osservazioni – ha aggiunto l'assessore comunale al rischio idraulico – l’attività espropriativa relativa alla realizzazione dei due distinti lotti dovrà essere inserita poi nei due quadri economici con stretto riferimento alla funzionalità degli stessi; inoltre il lotto funzionale B1 dovrà essere computato nella sua integrità ed eventualmente, se l’importo totale determinato sarà superiore al finanziamento disponibile occorrerà prevedere un lotto funzionale partendo dal fosso Quadrelli fino alla concorrenza di tale finanziamento”.
Si allungano quindi ulteriormente i tempi per vedere la realizzazione della cassa di espansione per le acque basse in Querciola, nonostante le promesse pubbliche del commissario del Consorzio Ombrone Pistoiese-Bisenzio Bargellini fatte durante l’assemblea pubblica svoltasi a dicembre alla Bcc di Vignole.
In base al cronoprogramma reso noto dall’assessore Giovanni Dalì ci vorranno complessivamente 1200 giorni per vedere pronta un’opera di cui si parla oramai dal 1988-1989 in base alla scrupolosa ricostruzione fatta ai consiglieri comunali.
“Ritengo inquietante alla luce del cronoprogramma – ha aggiunto – quindi quanto detto da Bargellini - entro luglio 2011 partono i lavori. I ritardi accumulati di recente sono dovuti in parte alle 18 osservazioni presentate dai cittadini delle aree limitrofe relativamente alla cassa di espansione A1 per le acque alte e all’abbandono dell’idea di immettere l’acqua del Quadrelli nell’Ombrone".
"A dicembre la computazione del Consorzio Ombrone ha poi approvato una cartografia che non ci ha convinto. La nuova perimetrazione tra l’altro prevede un arretramento della cassa B1 rispetto all’argine dell’Ombrone e quindi sarà necessaria una modifica del progetto preliminare”.
Il consigliere Massimo Bianchi (Futuro e Libertà) che aveva illustrato le motivazioni dell’interrogazione denunciando anche la presenza nei pressi dell’argine dell’Ombrone di una abitazione che sulla carta del Consorzio Ombrone non compariva, nel ringraziare l’assessore Giovanni Dalì per la risposta attenta e particolareggiata, ha tuttavia denunciato “responsabilità gravissime per i ritardi.
“Valuterò insieme agli altri proponenti l’interrogazione e i comitati dei cittadini la proposta di richiedere la convocazione di una commissione comunale all’ambiente. Siamo davvero ai confini della realtà. Mi auguro anche che ci siano state tutte le concessioni per la realizzazione della abitazione vicino all’argine (edificio fatto ricostruire in quella localizzazione dopo che il proprietario era stato costretto a demolire un'altra abitazione sempre nelle vicinanze per motivi idraulici, ndr) e mi riservo di parlare con gli altri consiglieri comunali per vedere come poter entrare di nuovo nella vicenda”.
a.b.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

come la potta delle cagne. ci si rifinisce in leccature!

alessandro cialdi ha detto...

No, ma dico io, è possibile una cosa così? Ma ci rendiamo conto che, fino ad oggi, Provincia, Consorzio Ombrone, Genio Civile e Comune di Quarrata hanno lavorato su carte assolutamente vecchie, che non contenevano nemmeno le opere (il "mandracchio") fatte da loro stesse? E il Comune, che ha rilasciato la concessione di quella casa nel 1999 non si è mai accorto di nulla! E i vari consiglieri del Consorzio che si sono avvicendati nel tempo, buon ultimo il vicesindaco Mazzanti (fino allo scorso 31/12/2010) non hanno visto nulla!!! C'è stato bisogno dell'interrogazione per far scrivere (ieri 31/1/2011) a otto mani (MARI, DALI', VALORI e CASSERI) che bisogna rivedere il progetto per scansare la casa.....(!) Ma davvero ci hanno preso per cog.....! Io non ho parole....mi sembra tutto un'enormità.....che mi fa dubitare se questa cassa la vogliono fare o no....8 progetti diversi su carte vecchie.... il Presidente del Consorzio, Bargellini, che nelle assemblee dichiara che le ruspe si vedranno entro giugno e l'assessore Dalì che ammette, invece, che manca ancora il progetto e che ci vorranno ancora 1200 giorni per tutti i permessi....che tristezza!

Alessandro Cialdi

Anonimo ha detto...

Siamo all'anno zero. Nonostante siano passati anni e anni e ancora anni, troppi anni, e con i soldi da anni disponibili, e tanta acqua sia corsa dentro e fuori gli argini, e sotto i ponti. Complimenti per l'efficacia e l'oculatezza di questi assessori e per la faccia tosta di chi sostiene che vada bene così.In attesa di ricostruzioni maggiormente convincenti, ma ci sono, ci fanno o c'è altro?

Massimo Bianchi ha detto...

in pratica è stato ammesso che in questi anni l'unica cosa che è stata fatta è quella di aver chiaccherato....ma già dal 2004 ce ne eravamo accorti nonostante l'assessore provinciale ( di allora ) Giorgetti avesse smentito i ritardi annunciati espressi da noi.
La verità è che per non pestare i piedi a qualcuno ( basta leggere le parole dell' ex assessore Meoni in un verbale del 2003 ) ma anche per incompetenza ( come dimostra la questione della casa e del mandracchio non presenti sulle carte ) e mancanza di attributi a questo punto hanno provato a fare credere ai cittadini che l'opera era imminente....ma li abbiamo messi con le spalle al muro; ma non perchè siamo bravi, ma perchè alle favole non ci crediamo più...e parlando ogni giorno con i cittadini ci rendiamo conto che le cose non vanno.
1200 giorni di attesa....sono quasi 4 anni!!!! In questi anni la sicurezza dei cittadini di Olmi, Casini, Vignole chi la garantirà???
Non finisce qui...è l'ora di iniziare a mettere i puntini sulle "i" e fare tremare qualche poltrona!

Massimo Bianchi