mercoledì 23 febbraio 2011

"Don Sciortino, cosa è venuto a fare a Pistoia?". Duro attacco di don Franco Monticelli al direttore di "Famiglia Cristiana" ospite di "Maritain"


QUARRATA-PISTOIA_ A distanza di poco tempo il direttore di “Famiglia Cristianadon Antonio Sciortino, torna a Pistoia, questa volta ospite del centro culturale “Maritain”.
Venerdì 25 febbraio alle ore 21,30 nell’aula magna del seminario vescovile di Pistoia (in via Puccini) interverrà sul tema “Democrazia malata”.
Insieme a lui anche il professor Filippo Pizzolato, docente all’Università “Bicocca” di Milano e appartenente al gruppo “Città dell’uomo” fondato da Giuseppe Lazzati, uno dei padri della nostra Costituzione.

A proposito di questa nuova “visita” (dopo quella promossa dalla Rete Radiè Resch-Casa della solidarietà di Quarrata) riceviamo e volentieri pubblichiamo una "condita ed esplicita" riflessione scritta da don Franco Monticelli, parroco della chiesa di Santa Maria a Colle (Quarrata), una sorta di “lettera aperta” dal titolo esemplificativo “Parole al vento”.
E’ l’ultimo editoriale che il parroco ha scritto appositamente per il periodico “Sul Colle” distribuito nella parrocchia della frazione quarratina.

“ Ebbene sì, don Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, verrà anche a Pistoia: non poteva trattenersi dal girovagare per l'Italia colui che, insieme a redattori e scriventi su quei fogli, si sente investito di una missione divina, quella di infiammare e di coalizzare con le sue verità le platee degli autoelettisi paladini della libertà, della democrazia, della giustizia, della dignità delle donne... e chi più ne ha ne metta.
Ognuno è libero di fare e di dire quello che vuole, ma proprio basandomi su questo asserto libertario, anch'io mi sento e dico quello che mi pare, stufo come sono di ogni forma di buonismo e di imperante ed indecente semplificazionismo, e scusatemi l'irriverenza: la situazione è tale che non è il caso di andare tanto per il sottile, nemmeno tra preti che si parlano a distanza.
Assistiamo da alcuni anni, ed in questi ultimi mesi in modo particolare, ad uno scontro politico durissimo, conseguenza di un decadimento della società civile che è frutto di premesse che vengono da lontano, se non da molto lontano.
Le persone più sensibili e quelle che hanno comunque delle responsabilità, in queste circostanze, dovrebbero essere capaci di compiere e di aiutare a compiere una riflessione a 360 gradi, senza fare sconti a nessuno e senza pregiudizi di sorta. Soprattutto chi si definisce credente ed ancor più chi svolge un ministero a servizio della comunità cristiana, dovrebbe dare esempio di completezza, di imparzialità e di profondità di analisi, prima ancora di insistere su principi e valori che altrimenti non possono che diventare pretestuosi, pure banderuole al vento.
Il nostro don Sciortino e la rivista che dirige invece che fanno? Da mesi non perdono occasione per prendere posizioni che definire di parte è già un complimento, scrivendo ripetutamente parole di fuoco e a senso unico contro il Presidente del Consiglio e il suo governo, con uno zelo alla Robespierre, l'Incorruttibile, di tristissima memoria (meglio sarebbe dire alla maniera di Rene-Francois Dumas, visto ch’era ex prete).
Ottenuto l'applauso e l'effimera fama del momento, con la feroce strumentalizzazione della parte avversa al centro destra, a quale altro risultato possono aspirare? Credono davvero di rendere un servizio alla verità ed alla affermazione di quei valori in cui dicono di credere? Nò, questo è il mio giudizio! In questo modo si accresce solo l'esasperazione degli animi e si acuisce lo scontro tra le parti e quei principi sacrosanti e fondamentali che si vorrebbero richiamare, servono soltanto a sollevare un polverone".
"Certo don Sciortino, lei ch'è prete - scrive don Franco Monticelli - lo dovrebbe sapere che il male e la perversione non stanno solo da una parte e se questo governo ed il suo Primo Ministro ne hanno fatte e ne stanno facendo di cotte e di crude, a sentire qualcuno, anche gli altri non sono da meno, compresi i magistrati.
Nell'Italia di oggi si assiste infatti ad un gioco al massacro ch'è frutto di un degrado morale generalizzato, dove i bari si trovano ognidove e le persone, siano escort - come le chiamano oggi - o imputati o intercettati o semplici cittadini qualunque sono soltanto delle pedine da sfruttare, con buona pace di chi fa l'indignato e si trascina per le strade o i palazzetti dello sport, volendo dare ad intendere ch'è puro e vergine.
I soli che possono avere credibilità e dare speranza a questo Paese sono coloro che non si lasciano legare a nessun carro e sanno chiamare le cose con il loro nome e sanno agire cercando di dialogare, di superare, di unire, per vedere in chi la pensa diversamente non dei nemici, ma semplicemente degli avversari (direbbe David Grossman).
Quanto agli intrallazzamenti, ai calcolini, agli interessi di bottega, lasciamoli agli altri, ai capipopolo alla Santoro, ai Lerner, ai Saviano, agli sputtanatori di turno stile Il fatto quotidiano, oppure alla Repubblica o al Giornale, noi cerchiamo di volare alto, per aiutare a fare altrettanto: questa è la nostra esclusiva missione a livello sociale prima ancora che religioso.

Allora, don Sciortino, me lo lasci domandare: cosa è venuto a fare, guarda caso e proprio ora, a Pistoia?".

Don Franco Monticelli

16 commenti:

alessandro cialdi ha detto...

Grande Don Franco! Una calorosissima stretta di mano.
Alessandro Cialdi

Alex ha detto...

...e quindi?

Anonimo ha detto...

Don Franco, non ho il piacere di conoscerla, ma leggendo le sue parole sembra averla frequentata assiduamente. La stimo e condivido ogni sua parola. Complimenti.
lorenzo b.

Anonimo ha detto...

anche per me le parole di don franco (?) sono abbastanza prive di logica... o forse ne hanno sin troppo, chissà...
Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

Alferi, ma perché non cerchi di aluerarti in filosofia? E' la tua somma vocazione, guarda. Oltre c'è solo il deserto del Gobi.

Anonimo ha detto...

ed eccoci al solito anonimo... purtroppo, sono già "aluerato" in giurisprudenza... anche se in questo caso, la materia più appropriata sarebbe teologia spicciola... il vangelo, o lo si segue, o non lo si segue "tertium non datur"...
mi chiedo perchè continuo a rispondere a provocazioni di così basso livello... credo proprio per rispetto delle miserie del prossimo, per considerare e non essere indifferente...
che tristezza! meglio il gobi...
Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

Ha ragione Alfieri, le parole di don Franco non hanno logica, quella logica del materialismo partitico che dominato dai pregiudizi vede nell'antagonista un avversario da denigrare qualsiasi cosa faccia, a prescindere dalla validità delle azioni, e pregiudica la possibilità di creare una sorta di confronto dialettico, anima essenziale di una buona Democrazia.
E questa è una "terza via"!
lorenzo b.

Anonimo ha detto...

@lorenzo b: ma che va dicendo?! "il materialismo partitico"? "pregiudizi sull'avversario da denigrare"? fatela finita! "l'urina non è rugiada"! e fatela finita di parlare una lingua incomprensibile, solo perchè pensate che sia "da politici"... quanto al confronto, le persone per bene non dovrebbero voler avere nulla a che fare con l'attuale presidente del consiglio (sic), ed il confronto lo lascio volentieri a quei grulli di d'alema e veltroni... la terza via non esiste per i reati. o si è commesso un reato, o non lo si è commesso... se si paga una minorenne per fare sesso è reato... e non voglio accennare al concetto cristiano di "peccato", visto che buona parte della chiesa si è "dimenticata" di stigmatizzarlo, e altra parte del cd popolo di dio si sente infastidita quando la si pone di fronte alle proprie ambiguità... il resto sono solo chiacchiere di cortigiani che difendono un padrone... altro che terza via... capisco la difficoltà di dover cercare la logica dove non vi è, ma c'è un limite che non dovrebbe essere superato... fareste bene a studiare un pò di più, ed ad avere più rispetto per l'opinione degli italiani, che prendete per stupidi ogni giorno.

Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

alferi.... hai proprio la vocazione del prete! "aluerati" in teologia, perchè in quella falsa, che è la giurisimprudenza, sei già "aluerato".
poerammé!

Anonimo ha detto...

dicono che don franco è in ospedale da ieri notte...

Anonimo ha detto...

E' vero, ma sta meglio. Confidiamo che torni quanto prima fra noi.
Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

auguri, "a prescindere", a don franco.
Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

@Alfieri, mi ero fatto un'idea diversa su di lei, ma leggendo la sua veemenza, ho notato che forse non abbiamo letto la stessa cosa. Mi era sembrato di capire che in certi contesti non è sempre indicato prendere posizioni al fine di esasperare il confronto, soprattutto quando si rappresentano certi ruoli, e seguendo questa linea, non prendere posizione a favore di una parte non implica automaticamente essere a favore dell'altra. Cosa che chi invece ha pregiudizi fa naturalmente.
Forse avrò sbagliato lettura, ma comunque questo è il mio pensiero.
Un augurio a don Franco.
lorenzo b.

P.S.
un inciso: non sono di destra come mi ha "naturalmente" etichettato

Anonimo ha detto...

@lorenzo b.

Credo che lei non riesca a capire che l'Alferi, anche se è "aluerato" in giurimpudenza, non capisce nulla....
Se ne è reso conto ora?

Anonimo ha detto...

@lorenzo b
che lei sia di destra o di sinistra, non mi interessa molto, in considerazione del fatto che valuto quel che dice... quando ero nella cd sinistra (i ds per inciso) sono scappato disgustato, visto che quel che facevano non mi convinceva, soprattutto da un punto di vista "etico" e di coerenza...
il problema è proprio quello da lei sottolineato, e cioè "il contesto": quel su cui la critico, e su cui critico la posizione di don franco è appunto il contesto, e mi spiego... quando berlusconi ha raccontato la barzelletta sulla bindi "con bestemmia", monsignor fisichella (presidente del pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione) ha detto che "occorreva contestualizzare"... non sono d'accordo, non occorre per niente contestalizzare, e questo perchè di fronte a certi comportamenti, illeciti per diritto e turpi per morale, contestalizzare è impossibile... la nostra società vive questo problema, che è ovviamente problema culturale e sociale: se ogni opinione ha cittadinanza, ovvero se ogni comportamento, scelta, valutazione, addirittura opinione è giustificabile, allora niente è sbagliato...
"se dio non esiste tutto è permesso" scriveva dostoevskij, ne i fratelli karamazov... ma giusto pochi anni fa, monsignor frosini puntualizzava, proprio a quarrata al nazionale, che "se dio E L'UOMO non esistono tutto è permesso", giacchè è l'uomo che deve, per primo, imporsi dei limiti... si chiama responsabilità, ed oggi tutti dovremmo sentirci chiamati ad essere da esempio... il resto, è solo conseguenza, perchè se non c'è esempio e legge non c'è ordine, e se non c'è ordine vige la legge del più forte, che oggi è silvio berlusconi... non comprendo perchè se si deve stigmatizzare il comportamento di chi si accompagna illecitamente con i minori o di chi corrompe, berlusconi ne debba essere esentato, quasi fosse "più uguale degli altri"... ugualmente, se a sinistra ci si comporta come d'alema con bnl, non comprendo perchè lo si debba giustificare...
oggi tutti abbiamo una responsabilità, e chi non vuole capirlo non è tra le persone che, per scelta, voglio frequentare: non sono un politico, e non ho bisogno di essere simpatico a tutti...
spero di essere stato chiaro...
Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

Sei stato chiarissimo. Sei un DS. In fuga, ma un DS.
Si capisce immediatamente anche da come ami il Frosini. Che, come tutti i preti pistoiesi o quasi, è comunista.