venerdì 25 febbraio 2011

Il caso delle Poste di Santonuovo: il sindaco di Quarrata scrive al Presidente Enrico Rossi


QUARRATA_ Il caso delle poste di Santonuovo finisce in Regione. Dopo l’intervento dell’assessore provinciale Lidia Martini e l’incontro tra il capogruppo Pd di Quarrata Gabriele Romiti e la direttrice provinciale delle Poste di Pistoia stamani il sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori ha scritto una lettera al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi per segnalare alla Regione Toscana la situazione relativa ai servizi postali sul territorio comunale con particolare riferimento a Santonuovo.
L’annunciata chiusura della sede di Santonuovo, destinata, nella riorganizzazione effettuata da Poste Italiane, a divenire ufficio riservato esclusivamente ai servizi per le imprese, causerebbe infatti un indubbio disagio alla popolazione residente.
Santonuovo e Campiglio sono due frazioni contigue del nostro comune, che usufruiscono della sede postale di via Europa e che contano complessivamente 1836 residenti, con il 20% della popolazione ultrasessantacinquenne.
Solo questi pochi dati la dicono lunga sulla necessità di un servizio come quello postale, peraltro già presente sul territorio da decenni, quando la situazione demografica era molto più contenuta rispetto ad oggi.
“Tutti conosciamo bene l’importanza di questi servizi e le difficoltà che soprattutto la popolazione anziana incontra ogni giorno, soprattutto nelle frazioni, per la fruizione dei servizi. Purtroppo – ha scritto Sabrina Sergio Gori - la tendenza all’accentramento dei servizi è sempre più diffusa e a farne le spese sono i cittadini, con particolare riferimento alle fasce più anziane degli abitanti, per ovvie ragioni sempre più isolati e meno indipendenti”.
“E’ per queste ragioni- continua - che ho voluto segnalare questa situazione anche al Presidente Rossi, perché a livello regionale possa farsi portavoce delle difficoltà che una riorganizzazione di tipo solo aziendale comporta per tante realtà del nostro territorio. Se da una parte è vero che l’azienda Poste Italiane sta facendo uno sforzo per la riorganizzazione dei servizi e la razionalizzazione dei costi, dall’altra non possiamo dimenticare che gli uffici postali sono un servizio per i cittadini e che certe scelte hanno conseguenze dirette nei territori e sui cittadini, con un occhio di riguardo per le categorie più deboli, che magari hanno difficoltà a spostarsi autonomamente”.
“Non dimentichiamo- conclude - che, accanto alla tendenza all’accentramento di tanti servizi, il governo sta operando anche un consistente taglio del trasporto pubblico: le due cose insieme potrebbero diventare davvero insostenibili per le esigenze e i bisogni di tanta parte dei nostri cittadini”.
Intanto nella frazione quarratina fervono i preparativi per una assemblea pubblica mentre continua presso la parrocchia una raccolta di firme.
a.b.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ma scriva al papa e chieda perdono dei suoi errori ha fare il sindaco!