venerdì 11 febbraio 2011

La "Crisi d'identità" di Daniele Capecchi. Alla galleria Overlook mostra personale dell'artista pistoiese


QUARRATA_ Dal 12 febbraio (inaugurazione alle ore 18) al 12 marzo 2011 Overlook Agenzia d’Arte di Quarrata (in via della Madonna, 52) presenta la prima personale in galleria del giovane artista Daniele Capecchi.
Nella mostra dal titolo “Crisi d’identità” saranno esposte tele di grandi dimensioni, frutto della ultima produzione dell’artista pistoiese.
La galleria d’arte di Quarrata (PT), continua la sua stagione espositiva con una mostra in cui presenta una bellissima serie di ritratti, di personaggi famosi e no, che diventano per l’artista il simbolo più identificativo del suo atto creativo. Clint Eastewood, Marylin Monroe, Dennis Hopper, Samuel Beckett, Gianni Agnelli, Grace Kelly, ecc..., ma anche autoritratti significativi e volti particolari in cui ritrovare storie e inquietudini.
“Volti. Scavati nella penombra e, più spesso, da una luce aurorale che accende di significati una posa, una smorfia, una maschera; l’ombra di verità nascoste sotto la pelle.
Volti come icone di una contemporaneità straziata da mille inquietudini, da un male oscuro che scorre, come un fiume in piena, nell’alveo emblematico di tante cavernose rughe.
Volti, ancora, come immagini rivelatrici di storie scritte, con beffardo ghigno, dal destino, buttate in pasto alla vorace indifferenza di un’umanità, per la quale sarebbe il caso di usare un’altra, e più feroce, definizione.
Volti e non soltanto volti, dunque, quelli che dipinge, rivisitandoli nella memoria, Daniele Capecchi. Basterebbe indagare ognuna delle tipiche espressioni per rendersi conto della moltitudine di scenari interiori che insistono oltre la rigida apparenza fisionomica: itinerari intellettuali, emozionali, persino virtuali, riassunti in una effigie che indovini innervata da invisibili e misteriose scorie esistenziali.” (Giovanni Faccenda).
Presso la sede di Overlook sarà disponibile anche il catalogo(Cambi Editore) con testi di Giovanni Faccenda e Tommaso Baldi.
Orario: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Il sabato dalle 9 alle 13. Sabato pomeriggio e domenica su appuntamento.
Info: tel. 0573 775753- fax 0573 1810156, oppure 347 7999040, info@overlook.it

Daniele Capecchi nato a Pistoia, dove vive e lavora, il 12 febbraio 1973. Pittore autodidatta si distingue tra gli artisti locali per aver intrapreso la strada del ritratto iperrealista con rielaborazione di pennellate a sfumare.
La sua prima mostra "Chiari di luce" è del settembre-ottobre 2005all'Oratorio San Gaetano di Pistoia e segna la chiusura di un periodo (gli alberi, i cieli, i mari), più lirico, più evocativo ma che già faceva prevedere gli sviluppi futuri per il modo di pennellare la tela.
Con la seconda mostra "Porntraits", aprile-maggio 2006 alla galleria fiorentina "FineArtsCove" Daniele affronta il ritratto con la proposizione di volti di pornostar.
Comincia la sua seconda fase: la scoperta del volto, della figura, il lavoro sull'espressione, sullo sguardo, sull'affacciarsi del personaggio. Con la terza mostra "Writers", ottobre-novembre 2006 alla galleria Lo Spazio di via dell'ospizio di Pistoia, emerge il Capecchi che conosciamo attualmente: ritratti di personaggi famosi, con meno violenza e più liricismo.
I personaggi sono scrittori italiani e stranieri: Beckett, Henry Miller, Burroughs, Pasolini, Luzi, Bukowski, Merini. Personaggi pensosi, che si offrono allo sguardo dello spettatore/lettore.
Ottobre-novembre 2007 la mostra "Closed Body" a Lo Spazio di via dell'ospizio di Pistoia, dedicata a corpi "scarnificati": corpi abbandonati a se stessi, ridotti all'osso dalla difficoltà di vivere la propria dimensione. Un esperimento che devia dal percorso del ritratto ma che nella sua forza e violenza espressiva da il segnale di un fuoco interiore ancora vivo.
Il tema del ritratto ritorna nella mostra "OpenFace" allestito alla Biblioteca San Giorgio di Pistoia.
Di nuovo scrittori, accompagnati da lettori, quadri dislocati in vari punti della biblioteca, che si affacciano nel luogo deputato alla lettura, sorta di "angeli custodi" della sapienza, ma anche facce che scrutano i lettori/spettatori che frequentano la San Giorgio.
Nella Mostra Permanenza Temporanea invece il tema trattato sono i CPT (Centro di Permanenza Temporanea), non-luogo per eccellenza dove il permanere è un tempo di attesa sospeso, impalpabile, incerto.
La Kyo Art Gallery ospita volti d’immigrati, dipinti con segni veloci, intensi che definiscono una vita, una storia ancora tutta da scrivere. Nei volti degli immigrati c’è disperazione, solitudine, discriminazione, paura. In quei visi si legge la drammaticità di vite spezzate, di un futuro interrotto, di una speranza negata, ma al tempo stesso l’orgoglio e la dignità di un essere umano.

a.b.

(fonte: Overlook Quarrata)

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