domenica 6 marzo 2011

Querciola: la storia infinita. Pronta nel 2014 la cassa di espansione per le acque basse. Per la A1 non ci sono soldi.



QUARRATA_ Chi era presente all’incontro tra gli amministratori locali (il sindaco Sabrina Sergio Gori, il vicesindaco Marco Mazzanti, l’assessore Giovanni Dali, l’assessore provinciale Mauro Mari) e gli abitanti di Caserana, l’altra sera, nei locali del Circolo Arci della frazione ha parlato di un “clima teatrale”, dell’ennesimo teatrino su una vicenda travagliata che si trascina oramai da una decina di anni.
Sono stati posti “grandi ringraziamenti” sia al Comune che alla provincia di Pistoia “per come hanno avuto a cuore il territorio”.
L’unica certezza è stata la rassicurazione ai caseranesi “che nulla si sarebbe mosso” al momento: la cassa di espansione per le acque basse sarà realizzata, sarà distante 50 metri dall’argine dell’Ombrone (come richiesto dal Comune e dalla Provincia) ma dovrà essere elaborato ora il progetto definitivo dai tecnici del Consorzio Ombrone Pistoiese-Bisenzio. Nessuna grande novità quindi rispetto a quanto già si sapeva.
Non saranno più necessari per la realizzazione della cassa di espansione B1 l’esproprio e la demolizione dell’abitazione che nel progetto precedente risultava all’interno della cassa considerato che la nuova riperimetrazione prevede che sia rispettata la distanza di circa 50 metri tra la sponda dell’Ombrone e quella della nuova opera idraulica destinata ad accogliere le acque basse del Quadrelli.
La capienza dell’invaso rimarrà comunque di 450 mila metri cubi. Aumenterà invece di circa 400 mila euro il costo rispetto a quello previsto di 3.098.000 euro stanziato nell’ambito dell’accordo di programma stipulato nel 2006, somma che - a detta dell’assessore al rischio idrogeologico della provincia di Pistoia Mauro Mari – sarà coperta dalla Regione Toscana.
Dalla consegna del nuovo progetto occorreranno comunque 1230 giorni per vedere completata la cassa di espansione come prevede il cronoprogramma. Il progetto definitivo e lo studio di impatto ambientale non saranno pronti prima del prossimo settembre. Per il mese di aprile 2012 dovrebbe concludersi la Via regionale; nel 2013quindi i lavori potranno essere aggiudicati definitivamente.
Occorrerà aspettare quindi il 2014 per vedere l’ultimazione dell’opera.
Per quanto riguarda invece la realizzazione della cassa di espansione A1 per le acque alte dell’Ombrone – come ha ricordato l’assessore Mauro Mari
non ci sono al momento i soldi necessari e quindi è rimandato (a data da destinarsi..) anche il problema della demolizione dell’abitazione.
Sulla assemblea dell’altra sera a Caserana registriamo oggi l’intervento di Mario Niccolai sul suo blog.
Scrive Niccolai: “Non importa che nessuno a Caserana non abbia perso la pazienza e che non ci sia stato quello che qualcuno poteva aspettarsi, ciò un assalto alla carovana dei politici – i quali, peraltro, visti da vicino così, hanno dimostrato solo una cosa: una sostanziale incapacità di seguire i problemi della gente per dare risposte non solo adeguate, ma soprattutto efficaci e risolutive”.
“Non importa- continua - perché la calma non è più indice di distensione fra cittadino e pubblici poteri, ma – ne siamo più che convinti, certi – è segno, molto più evidente e concreto, di rassegnazione e sfiducia nei confronti di una classe politico-amministrativa che sa fare bene solo una cosa: apparire, mostrarsi, reclamizzarsi per poi scomparire di fatto dinanzi alle difficoltà che ogni giorno si incontrano concretamente nell’amministrazione della cosa pubblica”.
“Che un’opera che potrebbe rassicurare la piana debba, in buona sostanza, slittare di 8 anni dalla sua iniziale partenza, e che si debba sentir dire all’Assessore Mari – quarratino, per giunta – che lui queste cose le sta maneggiando solo da appena un anno e mezzo perché prima non c’era, non tranquillizza affatto: perché è segnale certo, a nostro giudizio, del fatto che c’è sempre una scusa e una scappatoia per respingere le proprie responsabilità e mettersi la coscienza al riparo”.
“ Mari si serva pure del Consorzio Ombrone, che ha commesso il pasticcio che ha commesso. Ma ci permetta anche di dire - conclude Niccolai - che il professarsi sempre in perfetta regola, caso, puro e innocente; e il non riconoscere mai un proprio limite (e qui di limiti saltati ce ne sono più d’uno: dalla Provincia al Comune) o un proprio errore, è l’elemento che fissa l’immagine perfetta e calligrafica della nostra politica: di destra di centro e di sinistra”.
E’ mancata anche la chiarezza da parte di rappresentanti di alcune forze politiche che anteponendo il proprio particolare hanno dimostrato poca serietà di fronte ad impegni istituzionali sottoscritti da tempo delegittimando ulteriormente la situazione locale. Da nessuno infatti è stato fatto ammenda per i troppi anni trascorsi.
Sarà interessante a nostro avviso nei prossimi giorni conoscere il parere del comitato di Olmi, “frazione che si prende l’acqua tutte le volte che piove” ma anche raccogliere ulteriori pareri in modo da arrivare (sempre che sia possibile) ad una visione coerente dell’insieme del problema.
Sperando, sempre e comunque, nella clemenza del tempo.
a.b.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Perchè nessuno dice le cose come stanno? Le cose stanno così: L'assessore al rischio idraulico, non è un caso, è Dali, che abita alla Caserana. Sa che il suo predecessore Meoni non voleva la cassa d'espansione alla Caserana e non la vuole neanche lui ma sono obbligati dal partito a farla fare, perchè serve agli Olmi e ai Casini (anche se per loro i Casini, di destra, potrebbero anche affogare). Cosa possono fare, quindi? di facciata farsi vedere consenzienti alla cassa e dietro dietro (alla faccia del Manetti) lavorare perchè non si faccia. E cosi è stato. Ma vi sembra normale che il Dali non sapesse della casa e del mandracchio (o come cavolo si chiama)? Certo che lo sapeva, ma gli faceva comodo far finta di nulla per perdere tempo! Tanto i progetti non costan nulla! E agli Olmi si tengono l'acqua. Il Gaiffi, Oreste e gli altri del comitato di Caserana, è dal 2006 che gli scrivevano che così la cassa non andava bene! se ne sono accorti la vigilia di Natale 2010! Cari quarratini, questi sono gli amministratori che avete votato, teneteveli stretti!

Anonimo ha detto...

è sempre interessante comprendere quanto le vicende "personali", gli interessi più svariati e l'egoismo possano determinare le scelte di cattiva amministrazione...
Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

Mi sovviene una domanda: l'ultimo, contestatissimo, progetto redatto dal Consorzio Ombrone è stato "approvato" dalla sua deputazione amministrativa il 20 dicembre scorso, pochi giorni prima del commissariamento.
Della deputazione amministrativa (giunta) del Consorzio era componente il nostro benamato vice-sindaco nonché assessore ai lavori pubblici Marco Mazzanti.
Siccome Mazzanti era lì in nome e per conto del Comune di Quarrata, ed è uno che conosce molto bene il territorio, che segue attentamente da tanti e tanti anni le vicessitudini della Querciola sotto tutti i punti di vista, che non può non sapere delle diatribe e delle rimostranze sollevate dai cittadini ormai da anni e anni, come mai ha permesso che si perdesse dell'altro tempo producendo un progetto che poi il Dalì, suo collega di giunta a Quarrata, ha giudicato così pesantemente?
Mazzanti, penso che sarebbe doveroso dire con quali carte e soprattutto a che gioco il Comune di Quarrata, sulla pelle dei cittadini e con discredito delle istituzioni, sta giocando. Tragico? Comico? Ridicolo?
Responsabile? Difficile: le responsabilità non le vuole