venerdì 8 aprile 2011

Garantire la trasparenza di una Amministrazione Pubblica. Un'approfondita riflessione sulla comunicazione e informazione istituzionale.


QUARRATA_ Si è parlato di trasparenza e di accessibilità delle informazioni nella Pubblica Amministrazione ma anche delle nuove forme di giornalismo partecipativo che si fondono sulla libertà di informazione e sul rispetto della verità sostanziale dei fatti nell’incontro “Diritti dei cittadini all’informazione e trasparenza della Pubblica Amministrazione” promosso dal circolo di cultura politica Agorà di Quarrata.
L’argomento ha permesso di affrontare il tema dei diritti dei cittadini-consumatori-clienti nell’accesso ai dati e alle informazioni come pure di approfondire a sommi capi la questione delle limitazioni e delle inefficienze di una informazione istituzionale sempre più unidirezionale, non parziale, spesso di difficile comprensione.
Durante l’incontro- grazie ai contributi portati dal presidente di Adiconsum Pistoia (associazione difesa consumatori e ambiente) Rolando Tosi e dal giornalista Mauro Banchini - sono state analizzate anche le cause dei ritardi nello sviluppo della cultura comunicativa e dell’innovazione tecnologica e di conseguenza dell’offerta di informazione da parte della componente pubblica che ha acquisito con lentezza le dotazioni strumentali necessarie.
Alla serata svoltasi nei locali de “La Civetta” erano presenti nel pubblico diversi rappresentanti dei partiti locali (Idv, Pd, Udc, CittàPerTe) ma anche consiglieri comunali, rappresentanti di associazioni ed alcuni giornalisti-blogger.
Particolarmente gradito è stato poi il messaggio inviato dal presidente del consiglio comunale di Quarrata Massimo Sauleo sul tema della “Comunicazione Istituzionale”, invitato a presenziare all’incontro ma impossibilitato da motivi di salute ad intervenite fisicamente, che è stato letto in apertura del dibattito dal presidente dell’associazione Agorà Renata Fabbri. “Istituzioni ed enti pubblici ad ogni livello- è stato detto- dal nazionale al regionale, dal provinciale al locale- hanno percepito con ritardo le trasformazioni che tale processo di innovazione avrebbe determinato nel rapporto tra amministratori e amministrati, tra potere e cittadino”.
Si è parlato della “piena coscienza da parte del potere politico e dei vertici burocratici che la diffusione delle conoscenze avrebbe finito per mettere in discussione il rapporto di sostanziale sudditanza che per un lungo periodo ha caratterizzato le relazioni tra potere e cittadino” e di conseguenze dell’inevitabile inerzia e di una sorta di istinto di auto-conservazione da parte di ogni struttura organizzata per non favorire un esercizio del diritto all’informazione percepito come un pericolo al proprio ruolo”.
“L’aspetto principale di una associazione a difesa del consumatore- ha detto Rolando Tosi – è di promuovere e informare sui disagi nei quali viene a trovarsi oggi il cittadino. Si parla di un settore delicato che a partire dalla legge 15 del 1968 ha visto una serie di normative che sarebbero dovute andare a favore del rapporto tra la Pubblica Amministrazione e il cittadino. Un rapporto completamente non soddisfacente. Tali leggi avrebbero dovuto favorire l’alleggerimento della burocrazia e la partecipazione del cittadino allo sviluppo delle pratiche a loro indirizzate. Spesso i cittadini si trovano di fronte dei muri, persone che ci trattano come poveri servetti nonostante siano subentrate normative come la 241 del 1990 che prevedono un rapporto diverso tra la Pubblica Amministrazione e il cittadino”.
“Fino a qualche anno fa la Prefettura di Pistoia – ha continuato Tosi – chiedeva alla nostra associazione le indicazioni e le segnalazioni sulle cose che non funzionavano ma spesso le segnalazioni andavano perse in qualche meandro”. “Abbiamo constatato purtroppo che varie volte i cittadini escono amareggiati dagli uffici della Pubblica Amministrazione dove trovano resistenze e contrapposizioni”.
“A livello nazionale la legge 150 del 2000 e a livello regionale la legge n. 42 hanno normato la differenza tra i termini “Comunicazione” e “Informazione”, due momenti che ad un profano possono sembrare univoci ma che presentano modalità di intersecazione e che dovrebbero essere distinguibili nell’interesse dei cittadini. Mentre l’informazione è gestita da giornalisti la comunicazione è cosa ben diversa: un comunicato stampa è informazione; una campagna di informazione che offre spazi pagati dalle Pubbliche Amministrazioni per magnificare questo o quel servizio è comunicazione”.
Il giornalista Mauro Banchini nel suo interessante intervento ha affrontato il tema all’ordine del giorno dal punto di vista normativo e deontologico parlando anche degli strumenti dell
’informazione nelle Pubbliche Amministrazioni (portavoce, ufficio stampa, Urp).
“Se nel mondo dell’informazione i giornalisti sono tenuti al rispetto della verità dei fatti, chi fa comunicazione non è tenuto ad esserlo". “L’equivoco della legge 150 è che nella stessa normativa fra gli obiettivi c’è anche la promozione dell’immagine della Pubblica Amministrazione. Ma promuovere una amministrazione è diverso dal promuovere l’immagine del politico “.
Concorde con Banchini l’ex assessore Franco Burchietti (Pd) che ha ribadito la necessità di una maggiore trasparenza.
“L’incontro odierno – ha detto – può ben inquadrarsi nel percorso iniziato a Quarrata attorno ai diritti della partecipazione. Quando si parla di Pubblica Amministrazione il Comune è l’ente che ha il più diretto contatto con i cittadini. Quindi una amministrazione deve essere anche in grado di dotarsi degli strumenti informativi per far conoscere ai cittadini i propri strumenti quali il bilancio. Secondo il mio parere il cittadino deve entrare in comunicazione con l’amministrazione e ciò è possibile anche utilizzando gli strumenti della tecnologia moderna quali il web e il blog”.
Per quanto riguarda il “Quarrata Informa” trasformato in blog l’ex assessore ha ritenuto la scelta della giunta un “grosso errore”.
“Un blog rimane comunque uno strumento assai limitativo anche perché sono pochi i cittadini in grado di navigare su Internet”. Su questo argomento Alessandro Cialdi (Udc) ha annunciato la presentazione di una interrogazione e/o interpellanza al prossimo consiglio comunale.
Per quanto riguarda poi l’informazione sugli atti della Pubblica Amministrazione lo stesso Franco Burchietti ha ricordato quanto a suo tempo pensava il sindaco di Quarrata a proposito dell’accesso agli atti direttamente dal sito web del Comune. “Meglio non farli – avrebbe detto il primo cittadino – sennò si danno troppe informazioni”.
“Il dato emerso nel corso dell’incontro – ha concluso il presidente di Agorà Renata Fabbri- è che è necessaria una maggiore apertura ed onestà mentale per fornire un servizio ai cittadini anche perché troppo spesso non si vuole legittimare l’altro nelle sue prerogative e quindi va fermato in tutti i sensi, non si deve lasciare appigli né tantomeno spazi di visibilità. E’ anche vero che tutto ciò cozza con concetti quali legalità e democrazia".
a.b.

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