martedì 21 giugno 2011

Approvata dal consiglio comunale la 2° Variante normativa al Regolamento Urbanistico e il Piano delle Funzioni. La "riflessione" dell'Udc. Le risposte dell'assessore Gaggioli.


QUARRATA_ Con i voti favorevoli del Pd, Sel e Udc e l’astensione del Pdl, Fli e CittàPerTe il consiglio comunale di Quarrata ha approvato la seconda variante normativa al Regolamento urbanistico e con essa la disciplina della distribuzione e localizzazione delle funzioni.
Nella introduzione al dibattito l’assessore all’urbanistica Luca Gaggioli ha ricordato che sono pervenute agli uffici comunali 25 osservazioni sia da parte di singoli cittadini, da professionisti e dagli ordini professionali. Ha quindi illustrato le novità introdotte dal Piano per quanto riguarda gli interventi su via Montalbano dove diventa possibile il cambio parziale di destinazione verso la residenza (con la possibilità di destinare alla residenza - qualora venga avanzata la richiesta di una sostituzione edilizia- fino al 60 per cento della superficie utile lorda.
“L’intervento di sostituzione edilizia permetterà- ha spiegato Gaggioli- il recupero di tutta la superficie esistente. Inoltre non sarà richiesto l’adeguamento dei parcheggi per la parte commerciale e sarà estasa la possibilità di monetizzazione delle aree a parcheggio”.
“La variante complessiva con il Piano delle Funzioni per l’incrociarsi di tematiche del commercio ed urbanistiche- ha aggiunto – grazie a questi contributi è divenuta più precisa nel rispondere alle esigenze del territorio”.
“L’impegno è di completare la fase sperimentale soprattutto per fare una disciplina complessiva di tutta l’area che sfrutti al meglio le esigenze dei privati che vogliono investire con la necessità di elevare comunque il livello di qualità della vita per i cittadini”.
L’assessore prima e poi il consigliere Simone Niccolai (Pd) poi hanno ricordato che la redazione della Variante è stata accompagnata da un percorso partecipativo ampio che ha visto l’amministrazione comunale confrontarsi con gli ordini professionali e che è stata caratterizzata anche da una concertazione con i rappresentanti delle organizzazioni di categoria quali confcommercio, confesercenti, federdistribuzione, Lega Cooperative, associazione cooperative di consumo oltre ad avere coinvolto i gruppi consiliari attraverso l’apposita commissione consiliare riunitasi –su questo punto - tre volte alla presenza del progettista Riccardo Breschi.
Ampio l’intervento del capogruppo dell’Udc Alessandro Cialdi: “Siamo ad approvare definitivamente- ha detto - una parte importante del vigente regolamento urbanistico; con il piano delle funzioni si vuol dare risposta più precisa possibile alle singole richieste, prevalentemente di natura commerciale e di servizio. Il rischio di questa “precisione”, comunque, è quello di dimenticarsi qualcosa, di non includere nelle previsioni qualche attività particolare, che quindi rischia di rimanere danneggiata da questa, pur meritevole, azione legislativa dell’Amministrazione”.
Il capogruppo Udc ha chiesto in particolare alcuni chiarimenti a riguardo delle palestre- ad oggi classificate in categoria f13-Servizi sportivi.
“Tali servizi – ha detto - non possono essere ritrovati in tessuti di tipo residenziale, quali il TC1, ad esempio. Credo ci sia differenza tra una palestra sportiva e una palestra per attività motorie, magari per il recupero fisico ecc.. Ritengo che quest’ultime possano essere ricomprese nella categoria f10 – Servizi socio ricreativi, nei quali si ritrovano, tra gli altri, “centri ricreativi” e “centri polivalenti”. Quest’ultimi possono essere inseriti in zona TC1. Forse non sarà opportuno avere una palestra sportiva con campi di basket, pallavolo o calcetto in zona residenziale, ma una piccola palestra per attività motorie, magari per la riabilitazione e il recupero fisico, quale impatto negativo può avere verso i circostanti edifici residenziali? Forse un cinema ne ha di più!;si pensi all’uscita dell’ultimo spettacolo, di tutte le persone assieme”.
Ha quindi posto l’attenzione sugli asili. “Perché in zona artigianale – ha chiesto Cialdi - è possibile aprire un asilo aziendale ma non uno “normale”? Ci sono bimbi “normali” e bimbi “aziendali”? Naturalmente no, e per questo che, pur apprezzando molto il lavoro capillare svolto, chiediamo un ulteriore sforzo all’amministrazione e anche agli uffici affinchè sia consentito valutare singolarmente ciascuna richiesta, con lo strumento delle interpretazioni autentiche della norma. Cosa che è già stata fatta per diverse volte riguardo le norme tecniche di attuazione dello stesso regolamento urbanistico”.
Un altro argomento trattato da Cialdi è stato quello dei parcheggi: “Come gruppo UDC- ha ripreso - abbiamo presentato una osservazione che tendeva a consentire la monetizzazione dei parcheggi nelle aree già densamente occupate da edifici; la risposta data ci soddisfa per quanto riguarda la zona di Via Montalbano, meno per il resto del Comune. Avevamo infatti richiesto che l’istituto della monetizzazione fosse inserito in tutto il territorio (come peraltro era con il precedente strumento, il PRG) motivati dal fatto che casi specifici particolari ci sono anche fuori dal centro città. Questi edifici, ad oggi, sono discriminati rispetto a quelli di Via Montalbano. Una norma che permettesse la possibilità di monetizzare i parcheggi laddove non ritrovabili, naturalmente a discrezione dell’Ente, caso per caso, sarebbe stata per noi una buona via d’uscita in quei casi, non tanto rari in verità, in cui la sostituzione edilizia non fosse stata vantaggiosa per il privato (e quindi niente intervento) ma l’eventuale ristrutturazione con cambio d’uso avesse prodotto effetti positivi sul tessuto circostante anche in assenza dei prescritti parcheggi”.
A proposito poi della definitiva sistemazione di via Montalbano ha il capogruppo Udc ha ricordato all’amministrazione comunale che “occorre dare risposta anche alla parte inedificata di questa zona, e lo si dovrà fare attraverso lo strumento del piano complesso d’intervento dell’ACU; mi auguro che l’Amministrazione risolva i problemi con l’Autorità di bacino che finora hanno impedito il realizzarsi di questo progetto”.
“Ricordo a me stesso, ma principalmente all’amministrazione – ha quindi concluso - che questo decisivo piano doveva essere predisposto e approvato entro il 31 dicembre 2008”.
Roberto Cartei (CittàPerTe) ha invece chiesto il motivo per cui “nonostante si sia in presenza di cittadini con le stesse problematiche in diverse localizzazioni della città il Comune andando a localizzare le funzioni permesse all’interno delle varie destinazioni d’uso nella suddivisione del territorio abbia privilegiato qualche località ponendo così delle differenze creando cittadini privilegiati di serie A e cittadini non privilegati e scontenti”.
Nel rispondere alle domande e alle perplessità avanzate l’assessore Luca Gaggioli ha evidenziato che “con l’introduzione all’articolo 11,comma 7 di una precisazione si è andati a prevedere che tutte le volte che uscirà fuori un tipo di attività di cui non è chiaro a quale funzione appartenga occorrerà ricorrere ad una determina dirigenziale “.
Per quanto riguarda la questione delle palestre ha ricordato che le piccole palestre per attività motoria non hanno di per sé un impatto ambientale e possono essere ricomprese nella famiglia f10 (relativa ai servizi socio ricreativi). Sappiamo bene che certi tipi di attività motoria a cui si riferiva Cialdi si svolgono spesso in edifici non ad essi referenti. Per quanto riguarda poi la questione degli asili nido aziendali questi rispondono ad una normativa apposita e dovranno essere realizzati all’interno dell’azienda o nelle immediate pertinenze. Sull’Acu di via Montalbano l’impegno è di arrivare al piano complessivo entro fine anno. Come amministrazione del resto non possiamo cambiare l’economia locale ma abbiamo il dovere di rendere appetibili i terreni sul territorio”.
Rispondendo poi a Cartei ha precisato: “Quando si va nell’ambito urbanistico ad un certo punto si è costretti a tracciare delle righe. Siamo del resto partiti con la divisione del territorio in ambiti e nessuno li ha messi in discussione. E’ chiaro quindi che la disciplina viene fatta per ambiti e quindi da qualche parte i confini devono passare. Come Amministrazione si è scelto una lettura del territorio che contemplasse la possibilità di favorire certi interventi pur salvaguardando il territorio”. Riferendosi ad alcune notizie uscite sui quotidiani locali ha quindi precisato che “I progetti di centralità sono a tutti gli effetti dei piani particolareggiati e quindi necessitano dell’approvazione da parte del consiglio comunale salvo i casi in cui non viene prevista alcune edificabilità”.
Maurizio Ciottoli a nome di Fli ha annunciato il voto di astensione in linea con quanto approvato in passato. Lo stesso ha fatto Roberto Cartei a nome della lista CittàPerTe. Infine il capogruppo del Pd Gabriele Romiti ha ringraziato l’assessore Luca Gaggioli per il “segnale di concretezza e di chiarezza dimostrato in un settore particolare come è quello urbanistico”.
a.b.

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