venerdì 10 giugno 2011

Olio di semi con aggiunta di clorofilla spacciato per olio extravergine per i ristoranti di Pistoia e Prato. Nei guai una azienda produttrice di Quarrata. I Nas sequestrano 142 latte da 5 litri


QUARRATA_ Nell’ambito di una maxi operazione per la sicurezza alimentare condotta dai Nas sono stati sequestrati a Firenze oltre 700 litri di olio(un totale di 142 latte da 5 litri di olio) risultato contraffatto, composto da una miscela di olio di semi con aggiunta di clorofilla, spacciato per olio extravergine di oliva a ignari ristoratori toscani. L’olio contraffatto era prodotto da una azienda di Quarrata che li rivendeva ad una azienda per il confezionamento di Siena. L’olio, poi, sarebbe finito nelle cucine di ristoratori di Pistoia e di Prato. Il titolare dell’azienda B.M. è stato denunciato.
E’ quanto è emerso oggi nella conferenza stampa svoltasi al ministero della Salute dal vicecomandante dei Nas Antonio Amoroso.
Nel corso della maxioperazione condotta in tutta Italia sono state riscontrate 1486 irregolarità amministrative e penali a carico di 817 struttura su 1663 ispezioni effettuate in due settimane.
“Nel corso delle verifiche - ha detto Antonio Amoroso - abbiamo rilevato gravi irregolarità di carattere igienico-sanitario e strutturale in 138 siti (supermercati, bar, ristoranti, depositi e stabilimenti di lavorazione), per i quali si è resa necessaria l'adozione di provvedimenti di sequestro o chiusura immediata (per un valore che supera i 56 milioni di euro)".
Nell'ambito delle attività, i Carabinieri dei Nas hanno contestato quasi 1.300 violazioni di carattere amministrativo, elevando verbali per circa 1 milione 500 mila euro.
I militari hanno setacciato bar, supermercati, stabilimenti e altre attività di 12 province, da Nord a Sud. Sempre in Toscana, oltre al sequestro dei 700 litri di olio risultato contraffatto che ha visto coinvolta una azienda quarratina, a Livorno, i militari del Nucleo anti-sofisticazione hanno sequestrato 200 tonnellate di grano tenero. E' stata inoltre sospesa l'attività di un molino che riforniva diversi panifici toscani perché i cereali, trovati in una struttura sporca e piena di ragnatele, presentavano escrementi di roditori e penne di volatili.
a.b.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Certo che una notizia così ti leva di sentimento....
Darsi tantissimo da fare per avere un prodotto curato con caratteristiche d'eccellenza e poi sentire dire in giro che ce ne sono di altrettanto "buoni" che vengono venduti a prezzi stracciatissimi.
E tutti contenti che così si risparmia anche!!!

Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

Nell'eventuale processo penale a questi "signori", la Regione Toscana dovrebbe costituirsi parte civile, se non altro per rispetto di chi lavora e produce onestamente.

Saverio Ivan Lucarelli