venerdì 3 giugno 2011

Un gioco che non vale la candela: il Comune mette in guardia cittadini e commercianti sulle candele alla citronella in commercio. Un prodotto all'apparenza innocuo può celare diverse sostanze pericolose.


QUARRATA_ Con un comunicato stampa il Comune di Quarrata ha dichiarato “guerra” alle "false" candele alla citronella. “Un prodotto apparentemente innocuo – avverte l’amministrazione comunale – può celare al suo interno diverse sostanze pericolose in grado di inquinare l’Ambiente in cui sono sprigionate, attraverso la combustione della fiamma.
E’ davvero singolare – se non unica a livello italiano – l’iniziativa del Comune che – con l’approssimarsi dell’estate e delle zanzare – “mette in guardia” i cittadini nell’utilizzo delle candele.
Viene lanciato infatti l’invito ai cittadini “che si accingono a comprare tali prodotti, a prestare molta attenzione a quanto acquistano perché ne va della loro salute”.
Al contempo l’amministrazione quarratina guidata per l’appunto da un medico (la dottoressa Sabrina Sergio Gori, ndr) rivolge “un invito all’attenzione” anche ai commercianti della “Città del Mobile” “che molto spesso a loro insaputa, mettono in vendita prodotti non a norma rischiando loro malgrado multe di notevole entità”.
Esistono candele realizzate con materiali scadenti – è quanto traspare tra le righe del testo- in grado di sprigionare sostanze tossiche pronte a colpire l’organismo”.
“Bisogna prestare un po’ di attenzione – si legge nel comunicato diffuso oggi dall’ufficio stampa del Comune di Quarrata - a tutto ciò che è in vendita perché molto spesso quello che troviamo sugli scaffali dei negozi non è ciò che sembra. Un esempio sono le candele alla citronella, di varie forme e dimensioni, che promettono di essere un rimedio assolutamente naturale alla presenza degli insetti nei nostri giardini e nelle nostre case”.
“Un pericolo per la nostra salute – si legge - è rappresentato da tutte quelle candele realizzate in contenitori, di norma vasetti coccio, bicchieri in vetro o alluminio, che a un più attento esame ci rendiamo conto essere formate da due prodotti differenti. Mentre la parte visibile risulta essere realizzata con materiale colorato e/o profumato, il nucleo della candela, nascosto, risulta essere il più delle volte di un bianco sporco, prodotto cioè con paraffine di qualità scadenti, inquinati e dannose per la nostra salute per le sostanze che sprigionano, fra cui il benzene che è cancerogeno”.
“Attenzione anche alla presenza all’interno dello stoppino di anime di vario materiale, che non sia cotone, e al fumo prodotto dalla consunzione della candela: un fumo molto scuro e particolarmente acre sicuramente non è prodotto da una candela 100% naturale”.
Già dal dicembre 2004 l’associazione Altro&Consumo ha denunciato il pericolo e ci sono stati dei controlli sul territorio nazionale da parte dei NAS, con ingenti sequestri di prodotti che dopo le analisi chimiche sono risultati non sicuri per il Consumatore e l’Ambiente.
Le principali problematiche relative alle candele realizzate con materiali scadenti e pericolosi sono rappresentate da vari fattori tra cui l’utilizzo di paraffina non raffinata al 100% per uso alimentare il che vuo dire che nella materia prima utilizzata vi sono contenuti sostanze pericolose che superano di gran lunga i valori tollerati come benzene, toluene, zolfo, zolfo, dietiftalato e formaldeide, composti che, durante l’ardenza della candela, risultano essere altamente tossici e nocivi per la Salute dell’Uomo. Spesso poi nello stoppino può essere presente nylon e piombo (che sono facilmente individuabili ad occhio nudo incidendo con l’unghia la punta dello stoppino stesso) per cui quando la candela è accesa si sprigionano sostanze altamente tossiche come ossido di piombo o diossine. Va tenuto inoltre presente che possono essere utilizzati coloranti (non certificati secondo le norme Ral) non idonei al contatto con gli alimenti (che contengono sostanze molto pericolose come il cromo esavalente, il piombo o altri metalli pesanti che durante la combustione vengono rilasciati e sono fonte di grave inquinamento). Anche le essenze utilizzate – se non hanno la certificazione Ifra - spesso sono di scarsa qualità e presentano solventi al piombo, glicoli, terpeni adulterati e altre sostanze molto pericolose in grado perfino di divenire dei “perturbatori” del sistema endocrino e causa di gravi malattie anche al sistema riproduttivo dell’uomo e degli animali.
Un termine di paragone tangibile ed attendibile per riconoscere la qualità delle candele è rappresentato dal prezzo: le materie prime, in grado di garantire la produzione di candele di alta qualità, hanno un costo di approvvigionamento fissato sul mercato globale, attraverso le borse internazionali, ad un valore uguale a livello mondiale, per cui se, davanti all’acquisto di una candela, esiste una differenza evidente di prezzo, significa che, per prodotto molto economico, non sono state utilizzate materie prime che possano assicurare il Consumatore sulla qualità della referenza scelta, anzi avrà buoni motivi per pensare che... “a volte il gioco non vale la candela!!”.

Per un approfondimento sulla materia si invitano i lettori a leggere il seguente link: http://www.magiaischia.it/pdf/certificato_candele.pdf.
a.b.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sì, e con l'inceneritore ci si cura l'asma!!! ma fate veramente ridere i polli! Anzi, forse fate piangere anche loro...

Anonimo ha detto...

bravo! concordo.