venerdì 1 luglio 2011

Enrico Dini espone a "Le Pavoniere". Una "passione" per la pittura lunga oltre 25 anni


QUARRATA-FIRENZE_ Il pittore quarratino Enrico Dini (nella foto, ndr), originario di Oristano ma residente da anni a Quarrata, dipendente del Comune di Quarrata, inaugura sabato 2 luglio (ore 19) presso la piscina Le Pavoniere a Firenze (Zona Le Cascine) una mostra personale.
Le opere rimarranno esposte fino al 12 agosto prossimo.
Completamente autodidatta, dipinge ormai da oltre 25 anni (la prima personale è del 1986).
La prima parte del suo percorso pittorico lo vede lavorare insieme ad un gruppo di artisti locali da cui trae anche ispirazione nell’evolversi del suo percorso: tra questi ricordiamo Marcello Brotto, Salvatore Magazzini, Andrea Sacchetti, Alfredo Fabbri.
Negli anni ’90 ha fatto parte attiva del gruppo culturale Città di Quarrata esponendo in varie mostre allestite sul territorio. Con lo stesso gruppo ha partecipato ad alcune serate culturali trasmesse su Tvq-Tele Quarrata. La sua prima pittura è figurativa ma ben presto supera il segno per lasciare libera espressione al colore che diventa il protagonista dei suoi primi anni di lavoro.
Personalità inquieta, ben presto sente stringersi dalle consuete forme espressive pittoriche anche se è dei primi cinque anni il periodo di lavoro più intenso. Svariate le personali, ad iniziare dalla storica galleria di Quarrata - La Soffitta -, a Viareggio, dalla Rocca di Carmignano ad Empoli, da Monsummano a Pescia, da Montecatini a Prato e molte altre località toscane.
“Il secondo periodo artistico –così lo definisce Enrico Dini – vede una trasformazione nell’espressione, che passa dall’uso dell’olio a quello dei materiali e dei colori di ogni genere, dove tutto è lecito al fine di raggiungere l’obiettivo”.
I pezzi diventano quindi tridimensionali, rimanendo pur sempre figurativi anche se in chiave estremamente moderna, una sorta di pop-un lavoro di ricerca prima su soggetti desueti, scoprendone strane alchimie di forme: cartelli stradali, arnesi da lavoro, vecchie auto, diventano protagonisti di quadri lontani dai classici soggetti.
Prosegue una percorso di crescita artistica che passa dalla tridimensionalità. Le forme escono dalla tela, occupano un'altra dimensione. La pittura si mescola alla sperimentazione sui materiali,utilizza di pezzi di oggetti, "inventa" nuove poetiche fatte di ruggini, tessuti, crete, colle e sabbie a cavallo tra scultura e pittura.
a.b.

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