lunedì 12 settembre 2011

"Al tempo che Berta filava": Giorgio Petracchi e Rocco Buttiglione ospiti del centro culturale Sbarra

QUARRATA_ Venerdì 16 settembre (ore 21,15) presso l’auditorium della Banca di Credito Cooperativo di Vignole su iniziativa del centro culturale Sbarra (Don Dario Flori) sarà presentato il libro “Al tempo che Berta filava: una storia italiana 1943-1948" scritto dal professor Giorgio Petracchi (edizioni Mursia, 2011, 400 pagine, euro 19,00).
Alla presentazione del volume – a quindici anni esatti dalla prima edizione-interverrà l’onorevole Rocco Buttiglione, presidente nazionale dell’Udc, vicepresidente della Camera dei Deputati.
Giorgio Petracchi, originario di Pistoia, è docente di Storia delle relazioni internazionali (Corso di laurea specialistica per la Comunicazione Internazionale e Corso di laurea specialistica in Studi Europei).
Si tratta di un resoconto della “guerra totale” vissuta dagli italiani tra il 1943 e il 1945, scritto alla luce dei documenti dei National Archives di Washington e di testimonianze dirette, aggiornato e riveduto dall’autore con maggiore attenzione alla vicenda umana di uomini e donne coinvolti nel conflitto dai personaggi noti come Manrico Ducceschi, il mitico comandante “Pippo” e alle migliaia di persone i cui nomi non sono rimasti nelle pagine di storia. La narrazione copre il periodo dal 1943 al 1948 con le imprese della Resistenza in Garfagnana e sull’Appennino pistoiese.
Ducceschi fu un personaggio importante nella nostra storia di Liberazione, ma poi completamente dimenticato fino a quando, qualche anno fa, alcuni ex-partigiani della XI Zona sollecitarono Petracchi a colmare quel vuoto.
Nell’autunno del 1944, la montagna pistoiese fu teatro di un’intensa guerriglia e qui si attestò un tratto del fronte della Linea Gotica. Vi operò la formazione XI Zona Patrioti guidata appunto da «Pippo», più tardi considerata la più attiva dell’Italia centrale e una delle più importanti della Resistenza italiana.
La nuova edizione del libro di Petracchi aggiunge altri tre anni e arriva così all’aprile 1948. In questi anni «Pippo» con la sua formazione puntò a fare una guerra di liberazione nazionale, si spostò sul fronte della Garfagnana a combattere i tedeschi in ritirata e seguì gli americani fino alla Liberazione di Milano avvenuta nel maggio 1945.
In “Quando Berta filavaPetracchi ricostruisce i collegamenti avuti dalle formazioni . partigiane con i Servizi segreti americani attraverso i documenti recuperati negli archivi Usa.
Emerge anche che Pippo, insieme a Parri, cercò di fondare una nuova associazione con una scissione dall’Anpi.
Il libro ripropone infine una serie di personaggi che furono molto importanti in quegli anni. La vicenda storica e umana del comandante Pippo si concluse con il suo suicidio, probabilmente motivato da difficili situazioni economiche, anche se non mancarono indiscrezioni e supposizioni, mai chiarite, che si fosse in realtà trattato di un omicidio politico camuffato come un suicidio.
Rocco Buttiglione (Gallipoli 6 giugno 1948), docente universitario prima ancora che politico, personalità che ha saputo andare controcorrente sfidando a volte anche la contestazione è laureato in giurisprudenza; Professore ordinario di filosofia della politica, d.h.c. Università cattolica di Lublino, d.h.c. Università Francisco Marroquin (Città del Guatemala), membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Recentemente ha partecipato ad un incontro a Pistoia su Augusto Del Noce, di cui è stato allievo. E’ stato segretario del Ppi, fondatore del Cdu (Cristiani Democratici Uniti); nel 1998 partecipa al progetto di Francesco Cossiga per la nascita dell’Unione Democratica per la Democrazia (Udr) come terzo polo di centro, alternativo al centrodestra e al centrosinistra da cui esce dopo la cadura del governo Prodi e la nascita del governo D’Alema, per far ritorno nel Cdu con il quale viene eletto al Parlamento europeo nelle elezioni europee del 1999. Alle elezioni politiche del 2001 Buttiglione è eletto alla Camera dei deputati nella coalizione della Casa delle Libertà. Nel dicembre 2002 dalla fusione dei tre partiti CCD, CDU e Democrazia Europea nasce l’Unione di Centro (UDC), partito del quale è nominato presidente, carica confermatagli all'ultimo congresso. Buttiglione ha ricoperto l'incarico di Ministro per i rapporti con l’Unione europea nel Governo Berlusconi II e di Ministro dei Beni Culturali nel Governo Berlusconi III. Nel 2004 José Barroso lo incluse nella sua lista di nomine per la Commissione Barroso I su indicazione del Governo Berlusconi II come commissario per la giustizia, libertà e sicurezza ma la nomina venne respinta dal Parlamento europeo per le posizioni di Buttiglione sull’omosessualità e il ruolo della donna. Alle elezioni politiche del 2006 è stato eletto senatore per le liste dell’Udc nella regione Lombardia. E’ stato consigliere comunale a Torino dal 2006 al 2008. E’ stato rieletto alla Camera dei Deputati con l’ Udc alle elezioni politiche del 2008.
a.b.

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