martedì 6 settembre 2011

Fare a meno di inceneritori e discariche. Un possibile riciclo. Manetti propone una visita al Centro Riciclo di Vedelago


QUARRATA_ Una visita al Centro Riciclo di Vedelago per “appurare tutto quanto si dice su questo centro in base alla sua capacità di riciclare molteplici tipologie di rifiuti in modo conforme alle leggi vigenti e con forti utili economici sulla gestione della problematica del riciclaggio dei rifiuti”.
La propone Daniele Manetti, componente della commissione per la partecipazione del Comune di Quarrata con un invito particolare a tutti i partiti, alle associazioni, ai comitati, ai singoli cittadini e principalmente all’amministrazione del Comune di Quarrata, agli artigiani, ai commercianti e agli imprenditori.
“Durante tale visita- ci ha spiegato Daniele Manetti da tempo impegnato sul territorio nella promozione di un percorso partecipativo sulla gestione completa dei rifiuti a Quarrata – ci sarà la possibilità tra l’altro di avere un incontro con i responsabili del Consorzio Priula (il consorzio gestisce l’intero ciclo dei rifiuti urbani di 24 comuni della provincia di Treviso, ndr) i quali ci spiegheranno la possibilità di ridurre i costi della gestione dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata <porta a porta> che in concreto dovrebbe portare ad una bolletta meno cara per i cittadini e le imprese. Nel Comune di Agliana a quanto mi risulta già si parla di un aumento della bolletta di circa il 30 % per la gestione da parte del Consorzio Intercomunale Servizi-Cis della raccolta differenziata porta a porta”.
L’idea di Manetti è quella di organizzare una visita preferibilmente in una giornata di sabato prima della fine dell’anno con partenza da Quarrata alle ore 7 e ritorno attorno alle ore 21.
“Il centro di Vertelago- spiega Manetti – è stato già avvertito e il suo responsabile si è reso disponibile per la visita del Centro Riciclo”. La Società Centro Riciclo Vedelago srl gestisce dal 1999 un impianto di stoccaggio e selezione meccanica di rifiuti ai fini del recupero di materiali. L'attività consiste nel ricevere le frazioni secche riciclabili dei rifiuti urbani e assimilati, selezionare i materiali in base alla composizione merceologica, compiere le operazioni necessarie per la riduzione volumetrica, gestire la fase di destinazione in uscita delle singole tipologie di materiali che, in relazione alla possibilità di riutilizzo, vengono consegnati a impianti di seconda lavorazione o a specifiche aziende che impiegano i materiali nei loro cicli produttivi. Conferiscono presso il Centro i Comuni, i Consorzi di Comuni e le Aziende produttive che attuano la raccolta differenziata. I conferimenti in ingresso al Centro vengono autorizzati solo in presenza di sicura possibilità di riutilizzo dei materiali selezionabili.
Per la consegna dei materiali in uscita, invece, il Centro è piattaforma convenzionata dei seguenti Consorzi Nazionali di filiera: CO.RE.PLA. per la plastica, C.N.A. per l'acciaio e i ferrosi, C.I.AL. per l'alluminio, CO.RE.VE. per il vetro, COMIECO per la carta e RILEGNO per il legno. Per la consegna dei materiali selezionati di provenienza industriale il Centro ricerca nel mercato le destinazioni più idonee e remunerative.
Oltre ai Comuni della Provincia di Treviso al Centro consegnano le raccolte differenziate anche i Comuni della Provincia di Belluno e altri Comuni, per un bacino di utenza servito di circa 1.150.000 abitanti.
I conferimenti da aziende private, invece, provengono quasi totalmente da attività produttive della Provincia di Treviso.
Il sistema utilizzato dal Consorzio Priula si caratterizza per la raccolta porta a porta spinta e per la tariffa a commisurazione puntuale.
Con la raccolta porta a porta spinta vengono prelevate a domicilio le tipologie di rifiuto urbano più comuni (secco non riciclabile, umido e vegetale, carta e cartone, multimateriale vetro, plastica, lattine) che famiglie, aziende ed enti pubblici inseriscono nei vari contenitori colorati disponibili.
Integrano la raccolta domiciliare 25 EcoCentri, centri di raccolta differenziata in cui sono disponibili diversi container per altre frazioni di rifiuto urbano: dagli ingombranti agli apparecchi elettrici ed elettronici, dai rifiuti pericolosi agli inerti. La tariffa applicata a ciascuna utenza (famiglia o azienda) è commisurata all'effettiva produzione di rifiuto, secondo il principio "chi inquina paga", e valorizza i comportamenti virtuosi, quali il compostaggio domestico.
L'utente paga una quota fissa e una quota variabile, diversa a seconda del numero di svuotamenti del contenitore del secco non riciclabile effettuati e rilevati tramite un transponder al momento della raccolta.
a.b.

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