giovedì 15 dicembre 2011

"Vivaismo & servizio fitosanitario". Coldiretti Pistoia organizza a Villa La Magia una tavola rotonda per fare il punto sulla nuova legge regionale. "Per controllare la salute delle piante non servono inutili carte".


QUARRATA-PISTOIA_ Lo sportello unico per le imprese (Suap), nato per semplificare la vita agli imprenditori, a volte complica l'attività delle aziende vivaistiche. Prima dell'istituzione del Suap, bastava poco più di un mese ai vivai per ottenere direttamente dagli uffici regionali alcuni permessi, connessi al monitoraggio dello 'stato di salute' delle piante.
Con l'introduzione del Suap (che riceve le domande e le spedisce alla regione) sono triplicati i tempi per ottenere l'autorizzazione ad operare o il 'passaporto' delle singole coltivazioni.
Monitorare lo stato di salute della piante da vivaio è essenziale per l'economia Toscana, regione con una superficie agricola senza pascoli di oltre 1 milione e 330 mila ettari, con 2.800 aziende vivaistiche, di cui 1.500 a Pistoia, leader nazionale ed europea per le piante ornamentali. La Toscana da sola produce il 30% del fatturato vivaistico italiano.
La regione ha da poco approvato una nuova legge sul servizio fitosanitario ed è essenziale che l'applicazione delle nuove norme rendano gli indispensabili controlli efficaci, riducendo al minimo gli adempimenti burocratici, a volte inutili appesantimenti amministrativi per le imprese.
Per favorire questo approccio, Coldiretti Pistoia ha organizzato la tavola rotonda “La sburocratizzazione come leva per un monitoraggio più efficace”, che servirà a fare il punto sulle nuove norme che devono ulteriormente stimolare le aziende verso l'innovazione e la competitività di un settore che, nonostante la crisi, non ha registrato cali occupazionali.
L'appuntamento è per venerdì
16 dicembre a Quarrata (Pt), presso La Villa Màgia, a partire dalle ore 16,30.
Si confronteranno esperti nazionali e regionali, espressione del mondo produttivo vivaistico, ed istituzioni locali, a cominciare da Gianni Salvadori, assessore all'agricoltura della Toscana, Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana, e Lorenzo Bazzana, responsabile florovivaismo di Coldiretti nazionale.
Saranno presenti, inoltre, la presidente della provincia di Pistoia, Federica Fratoni, Giovanni Dalì del comune di Quarrata, Riccardo Russu, della regione Toscana, oltre naturalmente al presidente di Coldiretti Pistoia, Riccardo Andreini.
 

Per l'economia vivaistica toscana è essenziale che il monitoraggio contro patologie ed insetti dannosi sia efficace. Anche, e soprattutto, per le piccole partite di piante provenienti dall'estero: gli insetti 'non autoctoni' possono avere effetti devastanti sulle coltivazioni nostrane.
In regione sono 3 i punti di entrata: aeroporto di Pisa, porti di Livorno e Carrara.
 

“Mentre le nostre imprese sono sono sempre di più occupate in adempimenti amministrativo-burocratici (togliendo tempo al 'fare impresa'), che talvolta ridondanti e con inspiegabili lungaggini, dall'estero arrivano piante portatrici di malattie che contaminano le nostre colture -ha spiegato Riccardo Andreini, presidente di Coldiretti Pistoia-. Questo non deve più avvenire: monitoraggio efficace significa evitare carte inutili e tempi celeri per rilasciare le necessarie autorizzazioni all'export e per bloccare tempestivamente le fonti di contagio, spesso di provenienza estera. Questo spiegheremo nell'incontro di venerdì 16 dicembre, su questo terremo un atteggiamento intransigente, qualora i propositi vengano disattesi”.

Fonte: Ufficio Stampa Coldiretti Pistoia

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