martedì 3 gennaio 2012

In tanti firmano l'appello per chiedere la chiusura di "Casa Pound". "Pistoia non può tollerare che una organizzazione che si ispira al fascismo sia libera di operare indisturbata sul nostro territorio"


PISTOIA_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo su questa pagina in modo integrale la lettera (già presente da alcune ore tra i commenti del blog) con l'appello a chiudere Casa Pound inviata dai numerosi firmatari al Procuratore della Repubblica di Pistoia Dott. Renzo dell’Anno, al Prefetto di Pistoia Dott. Mauro Lubatti, al Questore di Pistoia Dott. Maurizio Manzo, al Sindaco di Pistoia Dott. Renzo Berti, al Presidente della Provincia di Pistoia Dott.ssa Federica Fratoni.

APPELLO chiusura di Casa Pound
Di seguito l’appello per la chiusura di Casa Pound, inviato al Procuratore della Repubblica, al Prefetto, al Questore, Al Sindaco e al la Presidente della Provincia.

Al Procuratore della Repubblica di Pistoia Dott. Renzo dell’Anno

Al Prefetto di Pistoia Dott. Mauro Lubatti

Al Questore di Pistoia Dott. Maurizio Manzo

Al Sindaco di Pistoia Dott. Renzo Berti

Al Presidente della Provincia di Pistoia Dott.ssa Federica Fratoni

E p.c. Agli organi di informazione locale

Pistoia, 3 gennaio 2012

Oggetto: omicidio di Mor Diop e Samb Modou

La Caritas è “uno dei principali vettori di immigrazione del nostro Paese estremamente simile ad altre associazioni parassitarie di stampo progressista che campano su fondi pubblici speculando sul fenomeno immigratorio e nascondendo, dietro un buonismo peloso che reclama diritti per tutti tranne che per i cittadini italiani, un chiaro disegno anti-nazionale e anti-identitario”. E’ con queste parole che Casa Pound Pistoia attaccava, nel'’aprile di quest’anno, il direttore della Caritas di Pistoia per aver dato la propria disponibilità ad accogliere alcuni migranti del Nord Africa, a seguito dell’emergenza profughi di Lampedusa.

E’ questo l'’humus “culturale” e “politico” che ha armato la mano del killer dei due senegalesi Mor Diop e Samb Modou ed è un fatto oggettivo come il gesto criminale di Gianluca Casseri sia frutto della contiguità culturale dell'’assassino con l’ambiente razzista e xenofobo di Casa Pound. Come nel caso dell’assassino dei giovani laburisti norvegesi, anche il Casseri non è un semplice pazzo, ma un pazzo che nasce da un brodo di coltura di odio, di razzismo e neofascismo, di paura per gli stranieri e per chi è diverso, così come denunciato dopo l’'omicidio di Firenze anche dall'’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati.

Noi riteniamo che una città dalle tradizioni democratiche e antifasciste come Pistoia non possa ulteriormente tollerare che una formazione che si ispira chiaramente al fascismo sia libera di operare indisturbata nel nostro territorio, mimetizzandosi dietro campagne sociali che sono solo il paravento per diffondere odio e violenza di stampo razzista.

Per questi motivi facciamo nostro l’'appello del Coordinamento Regionale dei Senegalesi in Toscana in cui si chiede “la piena applicazione del dettato costituzionale con la chiusura immediata dei luoghi e dei siti come Casa Pound” e invitiamo il Procuratore della Repubblica, il Prefetto, il Questore, il Sindaco, il Presidente della Provincia ad attivarsi, ognuno nell’'ambito delle proprie competenze, affinché vengano attuate tutte le iniziative necessarie per dare seguito alla richiesta della Comunità senegalese.

Adesioni:
ARCI Comitato Prov.le di Pistoia; Casa della solidarietà-Quarrata; Centro di Documentazione di Pistoia; Comitato Antifascista San Lorenzo; Comitato pistoiese Acqua Bene Comune; Comitato Pistoiese per la Palestina; Partito dei Comunisti Italiani; Partito della Rifondazione Comunista; Partito Umanista; Confederazione Cobas; FLC-Cgil; Giovani Comunisti; Istituto Storico della Resistenza di Pistoia; Italia dei Valori; Officina Politica Primo Maggio; Pistoia Bene Comune; Rete Radiè Resh Sez. Quarrata; Sinistra Ecologia e Libertà, Spazio Liberato ex Breda est.

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