sabato 17 marzo 2012

"Chiediamo il ripristino dell'apertura notturna di almeno una farmacia sul territorio comunale (nonostante il meritorio servizio di consegna a domicilio delle medicine da parte della Cri)".


QUARRATA_ Ci scrivono due cittadini di Quarrata per segnalare il proprio pensiero sulla chiusura notturna delle farmacie sul territorio comunale e ben volentieri - indirizzandola "a tutti gli amministratori presenti e futuri del Comune di Quarrata" la pubblichiamo di seguito ritenendo il problema di interesse collettivo:

Ecco il testo:

"Siamo dei cittadini di Quarrata e con questa lettera vogliamo manifestare  la nostra viva protesta e il nostro disappunto in merito al fatto che nel  nostro territorio comunale non ci sono piu' farmacie, private o pubbliche, che fanno servizio di apertura notturna.
Circa un anno fa è stato fatto un accordo, ratificato dall’attuale Giunta, tra le farmacie e la Croce Rossa per garantire la consegna domiciliare  dei farmaci in orario notturno.
Questo è sicuramente importante per quelle  persone , soprattutto anziane, che di notte possono avere difficoltà a muoversi.

Quello che non abbiamo capito un anno fa e non capiamo adesso, è perché  non poteva rimanere una farmacia aperta di notte.
I due fatti, cioè l’assistenza  da parte della Croce Rossa per le persone impossibilitate a muoversi e  l’apertura notturna di una farmacia, non sono secondo noi assolutamente  in contrasto.
Una farmacia può tranquillamente rimanere aperta per il  servizio notturno per chi si può muovere mentre la Croce Rossa può fare  il meritorio servizio di consegna a domicilio delle medicine.
 Invece chi  si può muovere e sfortunatamente ha qualcuno in casa che ha bisogno di  medicine per un’’emergenza notturna deve recarsi a Pistoia o a Prato dove  ci sono le farmacie aperte se non vuol chiamare la Croce Rossa.
Non dobbiamo dimenticare che gli aspetti medici fanno parte della privacy e della vita privata di una persona e quindi ci possono essere anche  delle difficoltà di tipo personale a coinvolgere il servizio della Croce Rossa a cui va comunque un grande encomio e riconoscimento per il servizio che fa sul nostro territorio.
A quanto ci risulta l’accordo tra le farmacie e la Croce Rossa, ratificato dalla Giunta, cioè Sindaco attuale e assessori  con tutti presenti e nessun voto contrario, prevede una sperimentazione di un anno, anche se nella delibera di Giunta non ci sono tracce.

Proprio perché l’anno di sperimentazione è quasi al termine chiediamo  con forza agli attuali e ai futuri amministratori che venga ripristinato  il servizio di turno notturno per le farmacie, mantenendo comunque
l'importante servizio di recapito domiciliare per le persone impossibilitate  a muoversi.
Alberto e Marta Salvatori.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Era l'ora che qualcuno protestasse pubblicamente.Hanno lasciato la città "dove si vive bene" co 25000 abitanti senza un pronto soccorso,con una guardia medica che non serve a nulla e adesso senza una farmacia notturna.E al dottore e l'infermiere (Gori e Mazzanti)gli sembrava di aver fatto una grande cosa tanto l'avevano pubblicizzata con manifesti sparsi per il comune.Alle prossine elezioni meditate gente meditate e non sbagliate!!!

Anonimo ha detto...

Siamo d'accordo con la richiesta e la forma della lettera che chiede il ripristino dell'apertura notturna di una farmacia sul territorio comunale. Pur ringraziando la CRI per la disponibilità espressa, non capiamo perchè per avere un medicinale di notte (che data l'ora, si presume urgente) si debba passare da un'ulteriore struttura. In un'epoca in cui si parla di apertura continua e festiva dei supermercati si riducono gli orari delle farmacie?

Berni A. Violetta
Drovandi Elena

rfabbri ha detto...

Ci sono notizie di problemi incontrati con l'attivazione di questo servizio?
Ritengo personalmente che sia una bella iniziativa che non appesantisce ma offre un ulteriore servizio. I casi di necessità reale e urgente per un farmaco non credo siano poi tanti e spesso coinvolgono persone anziane che avrebbero comunque difficoltà a muoversi per andare a trovare la farmacia di turno. L'importante è che il servizio ci sia, che venga efficacemente svolto e che il farmaco arrivi celermente a chi ne ha bisogno.
Sarebbe invece il caso di ripensare alla dislocazione dell'automedica del 118, che a seconda di dove deve andare, impiega dei tempi irragionevoli. Quanto tempo ci vuole da Agliana - luogo di partenza - per arrivare a Montemagno, Forrottoli o a Colle?
Renata Fabbri