venerdì 27 aprile 2012

Il "Tablet" del prete giusto per ricordarsi che Messa dire. Un nuovo piccolo-grande tesoro di 500 anni fa nel museo del Duomo.


PISTOIA - “Non si conoscono in Italia oggetti simili databili tardo Medioevo e primo Rinascimento”. Così il prof. Stefano Zamponi, direttore dell’Archivio Capitolare del Duomo di Pistoia, commentando una scoperta: la tavola degli anniversari, datata ai primissimi anni del XVI secolo, sulla quale i canonici e i chierici della Cattedrale pistoiese segnavano, su una pergamena, i giorni nei quali celebrare gli anniversari perpetui per i defunti.
Di recente la tavola (rettangolare, in legno, da 110x65 cm) con il foglio di pergamena applicato e la lunetta superiore raffigurante due scheletri e il Cristo che risorge, è stata restaurata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici di Firenze,Prato, Pistoia sotto la direzione di Maria Cristina Masdea. Adesso è visibile all’interno del percorso museale del Capitolo.
Consultando i volumi dell’archivio, Zamponi è riuscito a datare con certezza l’opera: fu esattamente nel 1505 che un prete – Giusto di Zaccaria, poi camarlingo del vescovo Antonio Pucci – dette l’incarico di realizzare la “Tavola delle feste e de li anovali” incaricando anche un pittore pistoiese, Tommaso di Talento, di dipingere la lunetta superiore.
Questa particolare “ tavola degli anniversari” conservata a Pistoia e unica in Italia, una sorta di antico “tablet” che canonici e chierici dovevano consultare ogni giorno per ricordarsi gli anniversari dei morti nonché le modalità di celebrazione delle Messe (ad esempio: “piana” o “cantata”), ha appena compiuto i suoi primi 500 anni di vita. Il racconto della tavola è pubblicato sul sito della diocesi di Pistoia (www.diocesipistoia.it ) con il link al sito dell'Archivio Capitolare. Questo Archivio è un istituto di documentazione della chiesa cattedrale di Pistoia, retta da un apposito Capitolo presieduto da monsignor Giordano Frosini.
Contiene materiale storico, decisamenre prezioso: libri liturgici e pergamene, manoscritti e fondi musicali, archivi e regolamenti di contabilità.

Fonte: Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Pistoia



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