martedì 17 aprile 2012

Le richieste di Confartigianato ai candidati sindaco del Comune di Quarrata. Ecco il documento del Consiglio della Piana Pistoiese.


QUARRATA_ Ecco il documento integrale elaborato dall’assemblea delle Aziende di Confartigianato di Quarrata distribuito ai cinque candidati sindaco al Comune di Quarrata. Su questa base si sono confrontati ieri sera alla “CivettaTommaso Pieragnoli (CittàPerTe), Flavio Berini (Pdl), Alessandro Cialdi (Udc-Fli), Marco Mazzanti (Centrosinistra) e Giancarlo Noci (Lega Nord).
Il documento è stato letto all'inizio della serata da Marco Nannini di Confartigianato Pistoia. "Ci siamo permessi di elaborare- ha detto il segretario generale Patrizio Zini - alcune idee. La nostra associazione considera infatti il Comune in proprio interlocutore privilegato".


 Documento dell’Assemblea delle Aziende di Confartigianato Imprese di Quarrata
All’attenzione dei candidati alla carica di Sindaco del Comune di Quarrata


Il Consiglio di Area Pistoiese di Confartigianato Pistoia rilevata l’esistenza di una serie di elementi che incidono negativamente sullo sviluppo delle imprese e delle comunità, ritiene che l’amministrazione comunale dovrebbe impegnarsi su alcuni fronti di propria competenza, strategici alla ripresa.

L’era della globalizzazione ha ridisegnato completamente gli scenari ai quali, dal dopoguerra ad oggi, ci eravamo abituati: un sistema di imprese che, in buona sostanza “faceva da sé”, che poco chiedeva e poco otteneva, in un clima di tolleranza e, più in generale, di indifferenza.
L’apertura globale dei mercati ha scatenato la concorrenza, non tanto fra singole imprese, quanto fra intere aree geografiche assegnando per questo, un ruolo nuovo alla politica locale che dovrà impegnarsi sempre di più nella creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo delle piccole imprese e della crescita del territorio.
Occuparsi di economia locale implica un rapporto stringente e costruttivo con il sistema delle imprese, un approccio diverso dal recente passato, fortemente condizionato da influenze ideologiche che hanno prodotto solo inerzia e inefficacia dell’azione politica.
Interagire con il sistema di imprese, vuol dire anche creare con loro un dialogo vero e profondo, strutturare un coinvolgimento costante anche attraverso uno spazio dedicato al confronto permanente.
C’è bisogno di favorire un’idea positiva del fare impresa, promuovere il valore e le finalità sociali dell’intraprendere, anche e soprattutto nelle giovani generazioni, in modo che possa continuare ed evolversi la straordinaria tradizione di saperi antichi e moderni, che hanno fatto la fortuna delle nostre società locali.
Questa azione di comprensione e di promozione della cultura d’impresa deve essere fatta con sistematicità, in occasioni che vedano insieme le imprese, le istituzioni pubbliche, il mondo della scuola, in modo da favorire la conoscenza del nostro territorio, anche dal punto di vista economico.
L’amministrazione locale dovrebbe, inoltre, impegnarsi nell’elaborazione di un sistema premiante per quelle aziende che si distinguono per la conduzione della propria impresa nei vari settori: l’innovazione, la capacità di esportazione, le risorse umane, la gestione ambientale e della sicurezza, indicandole quali modelli positivi di riferimento. Ciò contribuirebbe notevolmente al radicamento delle imprese sul territorio e nel contesto sociale avvicinandole, inoltre, alle Istituzioni.
Occuparsi quindi delle aziende locali come ci si occupa di un bene che appartiene alla collettività, non soltanto, nei momenti critici quando si verificano gravi incidenti o si perdono posti di lavoro, ma anche quando quei posti vengono creati e le aziende si impegnano nella sicurezza e nel rispetto delle regole.
Per anni abbiamo detto “un ruolo fondamentale, l’amministrazione locale, deve averlo nella semplificazione amministrativa e nell’efficienza della burocrazia, renderla “leggera” e non invasiva”. Quanto è stato fatto? - Purtroppo troppo poco.
Alle imprese, in questi anni di crisi profonda, è stato chiesto di resistere, di riconvertirsi, di perseguire innovazione e ricerca. Almeno altrettanto chiediamo alla Pubblica Amministrazione, che, a parte alcuni isolati segnali, ci pare ancora in ritardo e poco disponibile ad avviare il necessario, urgente, processo di modernizzazione.
Uno sforzo deve essere compiuto nell’armonizzazione e nell’uniformità delle normative e dei regolamenti sui vari tributi locali almeno a livello provinciale e, in questo, il comune può svolgere un ruolo decisivo.
La “burocrazia” non deve essere “contro le imprese” ma “partner delle imprese legali”.
C’è poi il grande tema delle infrastrutture,materiali e immateriali.
Aumentare la possibilità di accesso alle reti, riordinare il traffico nelle zone industriali, spesso edificate e poi abbandonate a se stesse in un inevitabile degrado, aumentare la qualità delle infrastrutture viarie esistenti, significa intervenire sul territorio che è lo spazio vitale per le relazioni imprenditoriali. Noi non abbiamo grandi imprese, ma un sistema fittissimo di piccole realtà produttive, che hanno nel territorio il luogo naturale per lo svolgimento delle attività e degli scambi. E’ in loro funzione che dobbiamo pensare agli interventi infrastrutturali, per migliorare e facilitare il sistema produttivo locale.
Le Istituzioni locali possono svolgere un ruolo importante anche su un versante delicatissimo: la lotta alla concorrenza sleale che proviene dalle imprese illegali e dal lavoro nero. Oggi le condizioni di mercato sono “stabilite” da chi opera slealmente perché non rispettando le norme, ad esempio, sulla sicurezza, sulla salute e sull’ambiente in genere possono offrire condizioni economiche più vantaggiose delle imprese legali.
L’occasione delle elezioni è importante sia per chi si candida alla guida di un governo,sia per chi viene ascoltato nell’illustrazione dei propri problemi.
La “politica locale” deve comprendere che la globalizzazione non è un fenomeno che riguarda solo le imprese ma anch’essa. Si deve, cioè, sentire in concorrenza con gli altri sistemi, sfidata da altri competitor uscire quindi dalla logica del “monopolista”. Questo spingerebbe a giocare al rialzo, in attacco, ad accettare le sfide anziché ragionare in termini di difesa della situazione.

 Aree per insediamenti produttivi, regolamenti urbanistici, tariffe e tributi comunali e altri servizi alle imprese

Da diversi anni affermiamo la necessità di uno stretto coordinamento tra i comuni di Montale, Agliana e Quarrata sulla questione “aree per insediamenti produttivi”.
La crisi economica mondiale, culmine di un periodo che ha visto il progressivo impoverimento della comunità economica, ha aggravato il problema. Al bisogno di alcune imprese (per adesso poche) di ampliamenti dei propri locali potrebbe rispondere l’attuale disponibilità di molti laboratori resi inattivi dalla crisi, spostando il problema dal bisogno di nuovi capannoni al riuso degli edifici esistenti.
A nostro avviso ci sono tutte le condizioni affinché sia attivato uno strumento dedicato al recupero produttivo degli insediamenti artigianali ed industriali disponibili. In particolare per il comune di Quarrata ci riferiamo all’area di viale Montalbano ormai in disuso sia per attività commerciali che artigianali e allo steso tempo un accesso al centro storico di vitale importanza.
La nuova Amministrazione dovrebbe valutare la possibilità di favorire il “riutilizzo” di molti capannoni sfitti tramite condizioni incentivanti e premianti .
Proprio in questa ottica proponiamo ai candidati a Sindaco la possibilità di sviluppare una politica di qualità degli immobili sia civili sia industriali, prevedendo agevolazioni laddove nella costruzione o ristrutturazione di edifici siano utilizzati prodotti e tecniche innovative ed ecologiche dette “Green economy” in modo da far divenire il territorio quarratino un centro di sperimentazione di bioarchitettura.
Il perdurare della crisi economica che riduce la propensione dei privati ad effettuare investimenti in costruzione/manutenzione di immobili, unita alla probabile impossibilità a procedere alla realizzazione di opere pubbliche potrebbe causare la chiusura di diverse aziende con la conseguente perdita di posti di lavoro.
Dal nuovo Sindaco e dal prossimo Consiglio dovranno essere gettate le basi per un rilancio del comparto edile. Riteniamo che sia un impegno politico importante per la futura amministrazione riuscire creare un meccanismo per cui si possa lasciare il lavoro sia per la manutenzione ordinaria che per quella straordinaria sul territorio e nel caso di appalti pubblici il comune dovrà mettere in condizione le tante piccole medie imprese del territorio di poter partecipare.
A questo proposito facendo riferimento ad alcuni appalti assegnati nei mesi scorsi la “scelta del prezzo più basso” ha dimostrato che si apre la strada a forme di concorrenza sleale e alla prova reale di scarsa affidabilità delle imprese appaltatrici con fallimenti continui ed opere mai terminate.

· Infrastrutture materiali e immateriali e servizi alle imprese
La dotazione di infrastrutture materiali fa appetibile un territorio ma se ad esse non si aggiungono anche ottime infrastrutture immateriali tale tesoro di depaupera velocemente.
Quarrata soffre molto di DIGITAL DIVIDE. Ancora troppe parti del territorio comunale non usufruiscono della connessione alla banda larga di ultima generazione. Ci risulta infatti che anche laddove si pubblicizza il suo “arrivo” forse qualche cosa non funziona come dovrebbe.
La Regione Toscana ha varato il piano per colmare il Digital Divide entro il 2015. Quindi l’operazione di abbattimento del digital divide è iniziata ma la ADSL c'è?solo per citare alcuni esempi di frazioni come Catena e Caserana dove navigare in internet è molto difficile.
Per quanto riguarda la viabilità – pur riconoscendo gli importanti passi in avanti sul versante dell’area pratese grazie all’accordo sottoscritto tra le Province di Pistoia e Prato ed i Comuni interessati - la situazione è ancora in stallo dato che ancora permangono forti difficoltà a raggiungere Pistoia e Prato dove ormai viale Montalbano non riesce più a sopportare un afflusso di veicoli divenuto sempre più massiccio negli ultimi anni.
Inoltre è ancora assente un piano per la mobilità interna all’area che crei sia alternative all’uso dell’auto propria sia collegamenti efficienti ed efficaci con la stazione di Montale Agliana, in vista della metropolitana di superficie: in merito riteniamo che un comune importante come Quarrata visto il crescente aumento del turismo degli ultimi anni , debba dotarsi di licenze comunali di Taxi e di noleggio con conducente almeno fino a 9 posti.

· Sostenere le imprese
La grave crisi economica deve essere affrontata adottando ogni iniziativa possibile da parte dell’Amministrazione Comunale: a tal proposito di richiede l’emanazione – ogni qual volta possibile – di bandi che favoriscano l’accesso delle imprese locali alla realizzazione di interventi pubblici. Confartigianato, da parte sua, si impegna a coordinare le imprese affinché creino aggregazioni tali da poter concorrere adeguatamente all’assegnazione dei lavori comunali.
Al futuro nuovo Sindaco proponiamo di valutare :
1) L'esenzione fiscale (decrescente) per i primi tre anni di attività delle imprese di nuova costituzione;
2) la Costituzione di un polo espositivo permanente all'interno del'”Abitare l'Arte” come riconoscimento di un distretto produttivo.
Inoltre il lavoro svolto per la creazione del Tavolo Tecnico negli ultimi due anni è stato apprezzato ma ad oggi mancano tante risposte alle necessità che le imprese avevamo manifestato ovvero:
far conoscere la realtà produttiva del territorio e le sue potenzialità;
formare giovani in grado di analizzare e sintetizzare la realtà produttiva al fine di portare innovazione, sia alla struttura delle aziende che al loro prodotto;
valorizzare la Scuola d’Arte nelle varie iniziative, utilizzandola come laboratorio di idee del territorio
organizzare eventi promozionali, formativi e culturali su tematiche dell’arredamento e non solo, al fine di creare momenti di incontro e di attrazione
individuare un tema “ecologico” che sia linea direttrice ed ispiratrice del processo innovativo e strumento di promozione del territorio;
avviare un percorso finalizzato alla creazione di un centro formativo stabile destinato ai giovani, per metterli in grado di realizzare prodotti che uniscano tradizione e innovazione, ed alle imprese, per aggiornamenti continui su tematiche di interesse (marketing, comunicazione, programmazione, ecc.);
realizzare uno spazio espositivo ubicato in Quarrata, che comunichi il “Quarrata Life Style” in cui si valorizzi il territorio, il sistema produttivo in senso lato e diventi un polo di attrazione, sull’esempio di quanto già realizzato da altre realtà toscane (IPlace);
stimolare l’innovazione formale di prodotto, l’innalzamento della qualità e la creazione di marchi che la attestino
Il “Comune”, a nostro avviso, può favorire l’avvio di una nuova fase anche nei rapporti industriali tra i vari attori economici, specie tra committenti e terzisti che oggi (anche per la concorrenza illegale sopra richiamata) è a livelli così bassi come mai era accaduto, con forte rischio di ricadute negative sull’ordine sociale.
Altro ambito di azione attiene gli istituti di credito operanti sul territorio: essi devono “essere” pienamente coinvolti in un processo di nuova industrializzazione anziché limitarsi a semplici uffici di raccolta del risparmio che poi sarà impiegato altrove.

· Aspetti attinenti all’area sociale
L'artigiano, il commerciante, il lavoratore autonomo ed il piccolo imprenditore in genere hanno in comune la caratteristica di "abitare il territorio nel quale operano”, divenendo soggetti sociali attivi di quella parte del comune nel quale vivono e lavorano.
Indispensabile, inoltre, risulta il rafforzamento del corpo dei Vigili Urbani dei tre comuni della Piana nonché uno stretto coordinamento tra loro e le altre forze di polizia, tale da consentire, tra l’altro, un servizio di pattugliamento notturno ed un maggior controllo sull’affitto e sull’uso dei laboratori artigianali e industriali (spesso “abitati” e usati anche di notte da imprese illegali).
I cittadini/imprenditori richiedono al nuovo Sindaco di porre ancor più attenzione ai problemi delle frazioni, che troppo spesso avvertono la sensazione di essere abbandonate al loro destino; di migliorare la manutenzione ordinaria di strade, giardini, fiumi e dei diversi punti luce (specie nelle zone artigianali/industriali)
Per Confartigianato Imprese la casa comunale deve essere la casa i tutti i quarratini: imprenditori, operai, lavoratori autonomi o dipendenti, pensionati, casalinghe e quanti altri abitano e risiedono nel Comune. La nuova Amministrazione deve essere ancor più trasparente ed aperta al dialogo, un principio che gli imprenditori quarratini – a torto o a ragione – negli ultimi anni hanno avuto la sensazione non fosse nelle corde degli amministratori e per questo suggeriamo ai futuri amministratori di fare proprio lo slogan “ciò che va bene alla piccola impresa va bene al territorio”.

· Smaltimento rifiuti e tariffe
La nostra posizione su questa materia è stata da sempre caratterizzata da un approccio “laico”:
non siamo né a favore né contro l’inceneritore in sé. Siamo per qualsiasi sistema che consenta uno smaltimento dei rifiuti in modo sicuro e duraturo, rispettoso dell’ambiente e della salute dei cittadini, senza gravare in maniera eccessiva sui già magri bilanci delle famiglie e delle imprese.
Non abbiamo gradito la politica del CIS, che negli ultimi anni ha scaricato sulle aziende e sui cittadini i maggiori costi dovuti a scelte sbagliate, così come non abbiamo apprezzato la scarsa trasparenza nelle cosiddette comunicazioni sociali (leggasi informazioni sui bilanci e piani industriali).
Non abbiamo mai compreso (e lo abbiamo più volte denunciato) perché in altre aree d’Italia e d’Europa dallo smaltimento dei rifiuti si ottengano ricavi (ed anche energia elettrica) che si traducono in minore pressione fiscale sugli utenti, mentre per Montale questo non avviene.
Siamo stati favorevoli - ed abbiamo dato la massima collaborazione quando richiesto - alla sperimentazione di una diversa modalità di raccolta dei rifiuti direttamente all’interno delle aziende perché finalizzata ad una riduzione dei costi: ma tutto questo è stato un ulteriore inutile sforzo richiesto alle imprese.
Il sistema sperimentale “Porta a Porta” andrebbe sicuramente aumentato ed allargato ed esteso a tutto il territorio comunale per spingere verso una raccolta differenziata spinta che permetterebbe un incremento dell'utilizzo dell'inceneritore e quindi un maggiore utilizzo e maggiori introiti dello stesso potrebbero derivare anche attraverso azioni sinergiche con Publiambiente.
Giudichiamo l’operato dell’Amministrazione uscente non sufficiente, per scelte sostenute in merito alla Tariffa Igene ambientale (TIA) e pertanto chiediamo al nuovo Sindaco
1) abbattimento della tariffa per le imprese di nuova costituzione di imprenditoria femminile e giovanile
2) nessun aumento per il 2012, diversamente dalle decisioni assunte da Agliana e e Montale

· Concorrenza illegale, immigrazione, lavoro a nero ecc.
Il tema della concorrenza sleale sta divenendo sempre più prioritario. Dal comparto manifatturiero, il problema si è esteso – seppur con aspetti diversi – all’autoriparazione, all’installazione di impianti ed all’edilizia dove la “piaga dell’abusivismo” (dalla concorrenza sleale all’esercizio dell’attività a nero) sta mettendo in ginocchio le piccole imprese del settore. Conseguenza indiretta di tale situazione è il “peggioramento” – in termine di statistiche – del rispetto delle norme ambientali, di sicurezza sui luoghi di lavoro ma anche della sicurezza stradale dei veicoli.
Ribadiamo la necessità di una forte azione di controllo da parte degli organi preposti affinché sia recuperata la normalità “perduta”. Controlli che devono essere concentrati sulle attività non censite perché è semplice controllare chi “ha la targa” più difficile trovare chi non ce l’ha: ma è su questi che si deve lavorare.










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