sabato 19 maggio 2012

Attentato di Brindisi. Dal "Pozzo di Giacobbe un appello alle istituzioni locali. "Non lasciateci soli". Ciottoli: "I nostri legami con Mesagne". Dal 30 maggio una delegazione quarratina a Lamezia Terme in difesa della "Scuola degli aquiloni".


QUARRATA_ Da giorni l’associazione “Pozzo di Giacobbe” ha annunciato che dal 30 maggio al 2 giugno prossimo un gruppo di volontari quarratini insieme ad alcuni rappresentanti della Provincia di Pistoia si recherà a Lamezia Terme in difesa della scuola “Don Milani” , "una scuola pericolosa, l’Istituto Don Lorenzo Milani di Lamezia Terme! Quasi chiusa per mancanza di alunni, risollevata e riconquistata grazie al lavoro di una comunità intera che si è riconosciuta e ricostruita attorno a questa esperienza eccezionale, con il tempo, con la fatica, con il contributo di tutti… Una scuola scomoda, quella che parla di inclusione, di amore, di impegno sociale, di responsabilità civile, di partecipazione collettiva, di comunità consapevole, specialmente in terra di ndrangheta, in terra di mafia, dove l’unica cosa che non serve è avere a che fare con cittadini consapevoli”.
Nel giorno del feroce attentato di  Brindisi dove ha perso la vita la giovane Melissa Bassi  il direttore dell’associazione quarratina Rossano Ciottoli ci ha inviato il seguente comunicato che ben volentieri pubblichiamo nella sua interezza.
E' un accorato invito alle istituzioni locali, al nuovo sindaco di Quarrata e agli assessori "ad assumersi le proprie responsabilità , di sostegno e di presenza a fianco dei percorsi e delle realtà che difendono la giustizia sociale nel nostro paese".

Le belle parole non ci bastano
di Rossano Ciottoli
Avevamo ragione quando, nella notte del primo maggio, dopo un po' di tam tam sui social, abbiamo deciso di scendere a Lamezia Terme per difendere l'esperienza dell'Istituto Don Milani, la "scuola degli aquiloni" che si ispira alla pedagogia di Don Milani e che rischia di disperdere un'esperienza educativa forse unica in Italia.
I motivi stanno tutti nella nota in cui davamo la notizia che ci saremo mobilitati: http://www.facebook.com/note.php?note_id=10150726080504033
Le notizie di Brindisi confermano quelle che erano le nostre impressioni. I giovani, sempre di più, hanno alzato la testa, smettendo di baciare le mani al mafioso di turno. Specialmente al Sud, questo avviene grazie a scuole ed insegnanti che fanno dell'impegno sociale e della lotta alla criminalità organizzata il proprio impegno di vita.
Sapere che ad essere uccisa, stamani, è stata una ragazza di 16 anni di Mesagne ci distrugge il cuore. Mesagne, per Albachiara e per il Pozzo di Giacobbe, significa molto, moltissimo.
Abbiamo avuto con noi, la scorsa estate, alcuni coetanei e compaesani di Melissa: ci hanno aiutato nei nostri centri estivi, hanno giocato con i nostri bambini, hanno passato con noi serate indimenticabili fatte di sorrisi, di belle motivazioni, di incontro, di scambio di idee e propositi buoni ed utili per "cambiare il mondo".
Sì, perché a quell'età si sente dentro un'energia tale da essere convinti che facendo un semplice passo in avanti, il mondo lo abbiamo già cambiato.
Mesagne è nella nostra mente un luogo dove si soffre la presenza inquietante ed oppressiva del potere criminale. Ma Mesagne è anche un luogo dove si resiste, dove si ha il coraggio di dire no... Mesagne è un luogo dove lo striscione di Albachiara ha attraversato le vie strette del paese ed ha lanciato un grido inconfondibile di rivolta e di resistenza.
Maria Cristina Sicuro ed i suoi ragazzi sono le nostre antenne di quel luogo ai più sconosciuto fino ad oggi. Sono quelle anime che alimentano un modo nuovo di pensare il nostro paese, un modo nuovo di riconquistarlo, un modo nuovo di ricostruirlo.
Rossano Ciottoli
Ebbene, la differenza sta tutta qua: c'è chi si riempie la bocca di "legalità" quando fa comodo farlo e c'è chi la legalità (che per noi nient'altro è se non un senso profondo di GIUSTIZIA SOCIALE, senza il quale il termine legalità non ha alcun significato) la costruisce nel silenzio e nell'indifferenza dei più, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, facendo la propria parte e chiedendo che gli altri facciano altrettanto.

Oggi il dolore, lo sconcerto, il dramma, la frustrazione sono di tali dimensioni che è logico e inevitabile spendere parole e pensieri per ciò che è accaduto a Brindisi.
Oggi è il giorno in cui tutti siamo disposti alle belle parole, ai buoni propositi, all'indignazione e alla condanna.
Ma se domani, già domani, abbassiamo il livello di attenzione, di impegno, di motivazione personale e collettiva, tutti noi avremo perso.

E' per questo che LE BELLE PAROLE, ANCHE SE APPREZZABILI E DETTE DAL E CON IL CUORE, NON CI BASTANO.
E' per questo che ancora più convintamente scenderemo a Lamezia Terme, a difendere una scuola che per noi rappresenta LA SCUOLA, i RAGAZZI e le RAGAZZE, le INSEGNANTI ed i PROFESSORI, i GENITORI che compongono quell'Italia viva e orgogliosa di essere onesta e di non baciare le mani a nessuno.
In questo e su questo richiamiamo alla loro responsabilità le istituzioni del territorio: il neo eletto Sindaco di Quarrata, Marco Mazzanti, gli Assessori di Quarrata Francesca Marini e Stefano Lomi, il Presidente della Provincia Federica Fratoni.
Siete voi i nostri punti di riferimento istituzionale; le istituzioni e chi le rappresenta hanno, oggi e da sempre, un dovere inderogabile di sostegno e di presenza a fianco dei percorsi e delle realtà che difendono la giustizia sociale nel nostro paese. Oggi abbiamo il dovere di camminare insieme, di resistere insieme.
E' oggi che deve essere ribadito con forza da parte della Provincia di Pistoia il sostegno (politico, istituzionale ed economico) al percorso Albachiara, che proprio a Mesagne ha costituito un proprio presidio ed un proprio nucleo operativo.
E' oggi che il sindaco Mazzanti ed i suoi assessori hanno il dovere di dimostrare che l'impegno del Comune dove si svolge la "Settimana della legalità" non si limita a quella sola settimana o all'intitolazione di qualche luogo pubblico.
Momenti certo importanti dal punto di vista simbolico, ma del tutto insufficienti dal punto di vista dei risultati, se non accompagnati ed inseriti in progetti e percorsi di lungo respiro.
Il 30 maggio scenderemo a Lamezia sapendo di essere soli, oppure sapendo che con noi abbiamo anche le Istituzioni che ci rappresentano: ma scenderemo a Lamezia...
Vorremmo solo fare questo viaggio sapendo che è l'inizio di un cammino, il rilancio di un percorso, che ci vedrà mano nella mano con quell'Italia bella e dolcemente presente, disposta anche a morire per difendere ciò in cui crede, ma soprattutto disposta a vivere per costruire ciò in cui crede.
Ciao Melissa, Forza Ragazzi.
Avanti !

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