lunedì 11 giugno 2012

Olio e frodi. Le indagini della Procura di Pistoia scoperchiano uno spicchio di una realtà vasta che danneggia consumatori, produttori e territorio. Coldiretti Pistoia chiede l'approvazione della proposta di legge salva-olio Made in Italy sull'etichettatura.


 PISTOIA_ Chi 'spaccia' olio sofisticato e di provenienza dubbia per autentico extravergine italiano e toscano non danneggia solo i consumatori e i produttori, ma 'ammazza' anche il territorio ed il futuro del paesaggio tipico toscano e non solo, con ettari ed ettari di uliveti che contribuiscono a alleviare le conseguenze del dissesto idrogeologico del nostro Paese.
La meritoria operazione odierna della procura di Pistoia ha mosso pesanti accuse: 'trasformazione' di olio di semi in olio d'oliva con l'aggiunta di clorofilla e betacarotene, scoprendo, tra l'altro, un deposito di olio in un garage.
Uno spicchio di una realtà molto vasta che si può intuire da un semplice dato (elaborazione Coldiretti su dati Ismea-Unaprol-Cno): le importazioni in Italia di olio di oliva dall’estero sono quasi triplicate negli ultimi 20 anni (+163 per cento), sommergendo di fatto la produzione nazionale, che sarebbe peraltro quasi sufficiente a coprire i consumi nazionali. Nel solo 2011 l'aumento è stato del 3%. 
È un controsenso che il volume di importazioni anche nella nostra Toscana sia elevato.
Coldiretti lo denuncia da tempo. Gli oli di oliva importati in Italia vengono mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri dove sono state esportate 364mila tonnellate nel 2011.
Etichettature ingannevoli -commenta Francesco Sossi, direttore di Coldiretti Pistoia-. Per questo ci auguriamo un rapido iter per l'approvazione della proposta di legge salva-olio Made in Italy avanzata da Coldiretti e sottoscritta da numerosi parlamentari di tutti gli schieramenti, a dimostrazione di un vasto consenso”.
I produttori toscani sono sempre più impegnati, sotto la guida del Consorzio Toscano Olio Igp, a garantire al consumatore la qualità del prodotto e la veridicità delle etichette. Nel 2011 sono stati 470 i nuovi iscritti al consorzio. E, per ciò che concerne lo specifico pistoiese, il Consorzio Toscano Olio Igp per il prossimo triennio punterà con l'ulteriore valorizzazione delle varietà zonali come il l'olio del Montalbano.
Si tratta di investimenti importanti che devono dare i loro frutti. Non permetteremo che operatori per lo meno scorretti pregiudichino i nostri sforzi -ha commentato Riccardo Andreini, presidente di Coldiretti Pistoia-. La lotta per l'autentico Made in Italy è operazione che necessita degli interventi delle procure e di leggi di tutela efficaci. E del contributo dei consumatori -auspica Andreini-. Gli italiani, che apprezzano il buon olio, devono sapere che un vero extravergine non può costare 3 euro a bottiglia. Non coprendo neppure il costo della raccolta delle olive, è molto probabile che si tratti di un prodotto poco genuino, e comunque ingannevole. Meglio non occorre comprarlo e, magari, indirizzarsi verso i produttori locali”.

Fonte: Comunicato Stampa Coldiretti Pistoia

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