mercoledì 4 luglio 2012

Ancora un forte calo delle esportazioni nel distretto del mobile di Quarrata. I nuovi risultati del "Monitor dei Distretti della Toscana" evidenziano il periodo critico con una riduzione del 9,5 % nel primo trimestre del 2012. Il sindaco Mazzanti: "Non crediamo che il settore dell'imbottito sia del tutto morto".


QUARRATA-FIRENZE_ In un quadro generale di deterioramento dove si evidenziano segnali di rallentamento le esportazioni dei distretti toscani nel primo semestre del 2012 hanno segnato  una crescita tendenziale del 4,6 % , una performance che se confrontata con quella nazionale (dove le esportazioni sono ferme all’1,4 %) evidenzia comunque l’elevata competitività del tessuto produttivo toscano.  
I risultati del Monitor dei Distretti della Toscana, realizzato per Banca CR Firenze a cura del servizio studi di Intesa Sanpaolo, che analizza l'andamento dell'export in 18 distretti toscani nel primo trimestre 2012 non sono tuttavia positivi per il distretto del mobile di Quarrata. Anche nei primi tre mesi dell’anno la situazione è rimasta particolarmente critica tanto da registrare una riduzione del 9,5 % %) con risultati nettamente negativi per quasi tutti i mercati di sbocco, con l'eccezione della Slovenia e della Russia.
Non crediamo – ha scritto nei mesi scorsi - durante la campagna elettorale - il sindaco Marco Mazzanti - che il settore dell’imbottito sia del tutto morto. Ci sono ancora tante imprese e tanta forza-lavoro. L’amministrazione può contribuire al rilancio e alla riqualificazione, difendendo le eccellenze che abbiamo sul territorio e creando le condizioni valide dal punto di vista dei servizi di rete. L’amministrazione sta portando avanti un percorso che mira a ridare appetibilità a questo territorio. Dobbiamo prendere atto del fatto che il mercato globale è cambiato. A Quarrata non è più richiesta la quantità, ma la qualità. Anche per questo, bisogna essere in grado di promuovere Quarrata nella sua complessità di offerta, senza limitarsi al mobile imbottito”.
Ben diversa appare invece la situazione del distretto di Poggibonsi-Sinalunga che ha mantenuto l’incremento, registrando un + 7,9% nel primo trimestre 2012.
A Pistoia si registra anche una flessione nel florovivaismo (-1,8%), mentre è in forte ripresa il distretto delle calzature di Lamporecchio (+14%).
Nei prossimi mesi le prospettive appaiono difficili: la crisi dei debiti sovrani dei paesi periferici dell'area euro e le connesse manovre restrittive stanno iniziando a fare sentire i loro effetti negativi anche sugli altri paesi europei.
La domanda nei paesi piu' vicini e raggiungibili anche dalle realta' aziendali di minori dimensioni sara', pertanto, poco dinamica se non negativa, restringendo gli spazi di azione anche per il tessuto produttivo dei distretti toscani.
A fronte di tali elementi preoccupanti, tuttavia, rimangono buone prospettive di sviluppo in molte aree del mondo, dagli Stati Uniti all'Asia a paesi europei piu' vicini come la Russia dove si sono concentrati gli sforzi di diversificazione degli sbocchi di molte aziende del Made in Tuscany.
Nonostante la dinamica meno brillante, il primo trimestre ha visto le esportazioni dei 18 distretti tradizionali toscani raggiungere nuovi livelli record, superando i 2,6 miliardi di euro. A questi buoni risultati nei distretti tradizionali si unisce il mantenimento di ritmi positivi per quanto riguarda il polo farmaceutico toscano che sembra aver superato la crisi profonda del biennio 2009-10.
La migliore tenuta della Toscana appare legata alle buone performance registrate sui mercati asiatici (Hong Kong, Cina, Corea del Sud, Giappone) e negli Stati Uniti, complice la migliore dinamica delle economie di questi paesi.

Risultati non brillanti, invece, per quanto riguarda le esportazioni verso la Francia, principale mercato di sbocco, che sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto al primo trimestre dello scorso anno.
Netto anche il rallentamento fatto segnare in altri paesi europei (Germania, Spagna, rimasta in territorio negativo, Belgio e Austria).
In decelerazione anche il dato della Svizzera, dopo il boom del biennio 2010-11.
Il rapporto sottolinea la migliore tenuta, anche nel confronto con le altre realta' distrettuali italiane, del comparto della moda, in particolare per quanto riguarda la filiera della pelle (Firenze, S.Croce, Arezzo, Lamporecchio).
Le esportazioni toscane di abbigliamento, calzature e prodotti in pelle hanno, infatti, mantenuto ritmi di crescita decisamente buoni (6%), a fronte della caduta sperimentata dagli altri distretti italiani.

Sperimenta invece maggiori difficolta' il tessile-abbigliamento di Prato (-2,5%) e Arezzo (-0,7%) e il calzaturiero di Lucca (-10,9%), mentre l'abbigliamento di Empoli registra una buona performance (+8,9%) grazie soprattutto alle esportazioni negli Stati Uniti.
L'oreficeria di Arezzo conferma l'evoluzione negativa registrata nel corso del 2011 (-6,7%).
Nel comparto alimentare i distretti toscani continuano a crescere anche nel primo trimestre, pur evidenziando un incremento inferiore rispetto a quanto registrato a livello nazionale. Nettamente negative, anche nel confronto con gli altri distretti, la filiera della ceramica di Sesto Fiorentino (-6,2%) e marmo di Carrara (-0,7%).

a.b.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Sto aspettando che il Sindaco di Quarrata promuova qualche iniziativa... Che cosa sta aspettando?? L'amministrazione si crede estranea allo sviluppo del suo territorio comunale??
Dove sono le sue proposte per non lasciare sole le imprese??

Anonimo ha detto...

L’amministrazione può contribuire al rilancio e alla riqualificazione, difendendo le eccellenze che abbiamo sul territorio e creando le condizioni valide dal punto di vista dei servizi di rete. L’amministrazione sta portando avanti un percorso che mira a ridare appetibilità a questo territorio." Questo è quello che ha detto il Sindaco nelle settimane passate... e oggi che cosa sta facendo per le imprese quarratine? Come pensa di rilanciare le imprese? Non c'è molto tempo, l'amministrazione dica quello che vuole fare."

Tommaso Pieragnoli

Anonimo ha detto...

Forse il Mazzanti pensa di far risorgere il settore alzando ancora di più l'IMU su immobili destinati ad usi produttivi? Ma tanto è tutto inutile,non risponderà mai a nessuna domanda ne su alcun blog ne tantomeno in consiglio comunale.Lui risponde solo agli amici su facebook. Alex.

Anonimo ha detto...

L'aiuto che ha dato il Mazzanti alle imprese è l'aumento cospicuo dell'IMU, il progetto cina... a dimenticavo era una bufala!!! solo loro non sene erano accorti, rimane sempre il laboratorio alla Magia! Gestito da gente che non è di Quarrata sono smemorato oggi! anche se fosse una cosa buona e non lo è a parte per sistemare qualcuno, mancano le imprese per andare al laboratorio ormai sono fallite quasi tutte!!! Ma il Mazzanti fa bene a sparare le cose che dice fino a che lo credano... SIAMO MESSI MALE MA MALE E LA COLPA E' NOSTRA PERCHE' L'OCCASIONE L'ABBIAMO AVUTA E GLI HANNO DATO IL 60% DEI CONSENSI ORA CHE NON SI LAMENTINO PERO'.

Anonimo ha detto...

ecco, bravo, ha vinto alla grande e ora va lasciato governare, in democrazia è così che funziona, i Quarratini l'hanno voluto e i Quarratini se lo tengono, felici e contenti, hanno ritenuto che fosse il più capace, il più preparato, insomma la persona giusta per dare un futuro a Quarrata.

Valentino

Anonimo ha detto...

è giusto...: ha vinto, "lasciatelo lavorare"... ricorda tanto quel che dicevano gli italiani per silvio berlusconi... oggi, nessuno si ricorda di averlo votato, come ai tempi sparirono quelli che avevano votato craxi... non è mai troppo, il mal voluto... è vero... ma quello che stupisce è il bassissimo livello delle aspirazioni di chi marco mazzanti l'ha votato...

Domenico Alferi

Anonimo ha detto...

Preparato? In cosa?Vatti a leggere il suo CV a quello di altri assessori sul sito del comune e poi rispondimi! All 53

Anonimo ha detto...

Non devo leggere niente, chi è Marco Mazzanti la gente lo sa, lo conosce, chi sarebbe stato il Vice Sindaco si sapeva, che le primarie del PD siano state una recita per attirare l’attenzione era chiaro, tanta merda l’uno su l’altro e poi in consiglio comunale uno accanto all’altro. Quindi, il curriculum di Marco e dei suoi assessori per i Quarratini è più che sufficiente. Rasserenati e lascialo governare quel “bravo ragazzo”.

Valentino

Anonimo ha detto...

Cari "mobilieri" quarratini. E' inutile che ve la prendiate con il sindaco, chiunque esso sia e a qualsiasi sponda politica appartenga. Ve la dovete prendere con voi stessi che per anni avete prodotto m... che tanto si vendeva lo stesso. Adesso la m... non la vuole più nessuno e voi sapete fare solo quella. Imparate da quelle poche aziende che producono qualità e che riescono ancora a vendere e non state ad aspettare che altri tirino fuori le idee che voi non avete.