martedì 30 ottobre 2012

Respinta dai gruppi di maggioranza la proposta della istituzione di una commissione di indagine sulla controversa situazione della piscina di Vignole. Mazzanti: "Chi ha la certezza che sono state fatte cose illegali deve rivolgersi alla magistratura".

QUARRATA_ Dopo due sospensioni del consiglio comunale  i gruppi di maggioranza Pd-Idv/Sel e lista “Per Quarrata” hanno respinto (con l ‘astensione di Ennio Canigiani del Pdl)  l’odg sulla mozione di indirizzo riguardante lo stato di attuazione dell’impianto notatorio di Vignole presentato dall’Udc in cui si chiedeva l’approvazione dell’istituzione di una commissione di indagine relativa agli “Atti, comportamenti e fatti attinenti al progetto della piscina di Vignole”.
“Il sindaco, la giunta e i gruppi di maggioranza che li appoggiano – ci ha detto il capogruppo dell’Udc Alessandro Cialdi  subito dopo la conclusione del consiglio comunale dopo circa due ore di ampio dibattito – hanno bocciato pure la nostra mozione che non era altro che un invito a favorire atti e comportamenti tendenti ad includere la cittadinanza tra i soggetti da tenere a conoscenza di tutti i passaggi relativi all’opera.  Alla faccia della trasparenza e della partecipazione. I nostri amministratori- ha aggiunto – questi termini non sanno nemmeno cosa vogliono dire”.
La mozione  ha offerto spunti di riflessione su una vicenda che apertasi nel lontano 2003 è ora ad un punto morto: sono state realizzate le fondazioni ma dovranno essere rifatte perché è stato utilizzato un cemento con valori di resistenza inferiori a quelli ammissibili per legge. In più il cantiere risulta ancora chiuso.
Le opere di urbanizzazione primaria devono essere ancora realizzate “in quanto l’intervento si è fermato alla formazione dello scavo e delle opere di fondazione”.
I gruppi di opposizione
Come riferito dallo stesso sindaco Marco Mazzanti nella risposta alle undici “domande” sollevate dai consiglieri Udc (risposta dettagliata comprensiva di una cronistoria degli atti finora prodotti, distribuita in cartaceo a tutti i consiglieri comunali e alla stampa, ndr) la giunta ha deciso di affidarsi ad un legale che “sta ancora studiando l’intera vicenda”.
L’interesse dell’amministrazione comunale – ha spiegato Mazzanti - è sempre stato quello di riuscire ad arrivare al completamento dell’opera ma per il momento riteniamo ancora non maturi i tempi per procedere ad una risoluzione del contratto e quindi non c’è intenzione per ora di iniziare un contenzioso legale di fronte alla giurisdizione ordinaria”.
Ma come si è arrivati a questo momento di impasse?
“L’Uisp di Firenze, ente che si è aggiudicato a suo tempo l’appalto sia per la costruzione che per la gestione dell’impianto aveva richiesto all’amministrazione comunale il rilascio di una garanzia su un mutuo che l’Uisp avrebbe dovuto contrarre con  l’istituto di credito sportivo. Proprio a ridosso della deliberazione consiliare del 29 febbraio scorso sono emerse una serie di situazioni che hanno consigliato, a scopo cautelativo, di soprassedere, almeno in quel momento al rilascio in concreto della garanzia. Infatti è emerso con maggiore chiarezza che i lavori erano interrotti, tanto che la stessa Bcc di Vignole che ha un contratto di sponsorizzazione con la Uisp di Firenze in ordine all’opera, aveva sospeso l’erogazione del corrispettivo pattuito. A sostegno di questo è iniziato uno scambio di corrispondenza tra l’architetto Paola Battaglieri del Comune di Quarrata e il concessionario per avere informazioni in merito all’andamento di lavori. Le risposte dell’Uisp non sono state ritenute pienamente soddisfacenti in quanto fornivano poche rassicurazioni circa la prosecuzione dei lavori”.
“Contemporaneamente - ha ripreso il sindaco- proprio considerando l’atteggiamento della Uisp abbiamo consultato i bilanci dell’associazione pubblicati sul sito internet della Uisp e le relative relazioni dei revisori dei conti. Da questo è emerso che tale associazione si trovava in una situazione di difficoltà finanziaria (tale da far preoccupare circa il puntuale assolvimento delle obbligazioni con il conseguente intervento del Comune in quanto garante). A ciò si aggiunge che, ad un più approfondito esame il piano finanziario presentato dalla Uisp al momento della stipula del contratto del 2010 indicava un mutuo di un milione 153 mila euro (rata annuale di euro 82.000 per 25 anni) mentre quello richiesto dall’Uisp all’Istituto Credito Sportivo era di due milioni 155 mila euro con una rata annuale di 159.412,28 euro per 20 anni). Considerando quindi che l’obbligo del Comune non andava oltre quanto contrattualmente pattuito, che vi era una notevole differenza di somme, visti gli stretti limiti di indebitamento degli enti pubblici e considerando l’obbligo e l’opportunità di uno stretto controllo sull’utilizzo dei soldi pubblici, è stato deciso di soprassedere almeno in quel momento alla firma del contratto”.
Nelle risposte date dal sindaco è emerso anche che le spese sostenute ad oggi dal Comune di Quarrata sono pari a 217.325,64 euro di cui 39.202,40 a carico del mutuo e 178.123,24 a carico di fondi propri.
A tali importi- ha spiegato il sindaco Mazzanti – vanno però aggiunti gli interessi pagati per il rimborso del mutuo che, compresi quelli relativi alla rata in scadenza nel mese di dicembre 2012, ammontano a 220.366 euro”.
Tra le questioni più controverse e dibattute (sulle quali appunto l’Udc chiedeva un maggiore approfondimento da parte dei consiglieri comunali) c’è stato sicuramente quello riguardo alla gara di appalto del 2005 e in particolare alla assegnazione del gestore mediante una procedura negoziata  per invito tra ditte di fiducia dell’amministrazione comunale dopo che il bando era andato deserto.
Per quanto riguarda questo aspetto il sindaco nella sua “cronistoria” ha ribadito che tutto si è svolto in piena regola, secondo i canoni di legge.
Il sindaco Marco Mazzanti
In un primo momento (2005) – ha affermato Marco Mazzanti – venne fatta una procedura aperta riservata alle società ed associazioni sportive diletantistiche, nonché agli enti di promozione sportiva, discipline sportive associate, federazioni sportive nazionali riconosciute dal Coni. Il bando precisava altresì che, vista la normativa, i lavori di costruzione avrebbero dovuto essere condotti da impresa in possesso di adeguata qualificazione (Soa) il cui nominativo doveva essere indicato in sede di gara. Questa procedura come noto andò deserta. A questo punto venne deciso di effettuare una procedura negoziata ad invito ricalcando le caratteristiche della procedura aperta che si è poi conclusa con l’aggiudicazione dell’appalto alla Uisp-comitato di Firenze”.
E’ su questo punto in particolare che il capogruppo Udc Alessandro Cialdi ha puntato il dito:
La giunta comunale- ha spiegato Cialdi – si espresse con proprie direttive n. 71 del 8-11-2005 e n. 87 del 13-12-2005, (agli atti d'ufficio), dando mandato al responsabile del servizio LL.PP. di esplorare la possibilità di procedere ad affidamento del servizio a trattativa privata diretta, con tutte le ditte che avevano formalizzato l'interesse a partecipare entro la data del 19-12-2005, nel rispetto di tutte le condizioni del bando originario. Nella stessa direttiva si legge che, considerata la necessità ed urgenza di definire quanto prima l'affidamento in pendenza della richiesta di finanziamento già attivata, e alla rilevanza strategica assegnata al raggiungimento dell'obbiettivo dalla Amministrazione Comunale, si determinava quindi la necessità di avviare l'attività di indagine tra le ditte che “hanno manifestato interesse a partecipare alla trattativa privata”. Ma quali erano le ditte che avevano manifestato la volontà di partecipare? Dagli atti in possesso a noi non risultava che nessuna ditta avesse manifestato interesse a partecipare”.
Secondo Cialdi è da questo punto che la procedura adottata risulta “quantomeno anomala e superficiale”.
Tra le ditte invitate in base agli ordini impartiti dalla giunta municipale dovevano risultare soggetti “con esperienza nel settore, radicati sul territorio nel bacino di utenza dell’impianto come prevedeva la legge regionale n. 6 del 2005 all’articolo 3”.
Secondo il capogruppo consiliare Udc la lettera è stata inviata a soggetti quarratini che nulla o poco c’entravano.
Dagli atti – ha ripreso Cialdi – è emerso anche che l’Uisp a cui è stato poi aggiudicato l’appalto della gestione dei servizi pubblici di carattere natatorio, socio-sanitario e ricreativo e la realizzazione delle relative opere necessarie (costruzione centro polifunzionale servizi) aveva indicato come impresa subappaltatrice la Cepa Spa di Poggibonsi che era priva della qualificazione Og11 (necessaria per realizzare le opere). L’Uisp nell’offerta economica non aveva neppure garantito la riduzione del contributo che il comune di Quarrata doveva concedere per la costruzione (allora pari a euro 1.308.000 e lo sconto sulle tariffe base dell’attività in acqua per finire, uno sconto nel tempo di esecuzione rispetto ai venti mesi concessi”.
Sempre riguardo al percorso intrapreso nell’affidamento dei lavori Alessandro Cialdi ha ricordato che anche per le opere di regimazione idraulica del reticolo minore e le opere di modellazione morfologica per la costruzione della piscina (72.000 euro) il Comune ricorrendo giustamente alla procedura negoziata invitando operatori economici individuati nell’elenco degli operatori economici di fiducia dell’Amministazione Comuna ha interpellato la stessa impresa Cepa Costruzioni che si è aggiudicata i lavori con un ribasso del 47 %.
 “Ma la ditta Cepa era ed è di fiducia dell’amministrazione? Come è possibile affidare un lavoro con un ribasso del 47% senza un attimo di riflessione e cioè o è sbagliato il  progetto oppure la ditta offre un ribasso anomalo pur di aggiudicarsi l’opera molte volte a danno dell’opera stessa”
Altro punto su cui si è soffermato il sindaco Marco Mazzanti è stato quello relativo alle opere di fondazione realizzate.
Ad oggi- ha detto rispondendo a Cialdi – sono state realizzate le opere di fondazione in cemento armato ed a seguito di relazione effettuata dal Direttore dei Lavori delle opere strutturali risulta che su di un complesso di 14 provini prelevati la totalità presenta valori di resistenza inferiori a quelli ammissibili per legge".
Infine è risultato che la Cepa Spa (attualmente in liquidazione) è socio privato al 49,5 % della società mista pubblico privata Pianvallico Spa il cui presidente del Consiglio di Amministrazione è il signor Mauro Dugheri, presidente anche del comitato fiorentino dell’Uisp.
"Non c'è niente da nascondere ma c'è la voglia di tutti di capire come sono andate le cose e di dirle ai consiglieri comunali, ai cittadini, alla stampa" - ha detto il sindaco Marco Mazzanti che si era occupato dell'intera vicenda anche nella passata legislatura ricoprendo la carica di vicesindaco e assessore ai lavori pubblici. "
"Mi trovo ora  nella situazione di mandare al macero circa 800 mila euro (500.000 di interessi su un mutuo di oltre 2 milioni di euro e 300 mila euro per rifare i lavori malrealizzati. In questo rapporto strano con l'Uisp per garantire l'amministrazione comunale e quindi tutti i cittadini, visto che ci sono in ballo altri milioni di euro, vogliamo insieme ai dirigenti della Bcc di Vignole-Montagna Pistoiese capire davvero come dover procedere visto che la Uisp non ha ancora provveduto a affidare i lavori ad un'altra impresa e la Cepa sta soltanto adesso iniziando a liberare il cantiere. Bisogna poi capire davvero se l'Uisp ha ancora la volontà di gestire questa struttura. La nostra volontà è di portare a compimento l'opera ma solo se ci sono le condizioni per farlo".
Andrea Balli

9 commenti:

Alessandro Cialdi ha detto...

Al macero bisogna mandare lui e la sua truppa. 800.000€ di soldi nostri buttati alle ortiche grazie alla loro incapacità. E non finirà qui, purtroppo. L'"incondizionata garanzia" riportata nella convenzione con UISP ci manderà a fondo....spero di sbagliarmi. Ieri sera il sindaco ha fatto finta i cadere dal pero...."sono solo da cinque mesi sindaco".....e cinque anni di assessore ai lavori pubblici e vicesindaco chi gli ha fatti, io? E altri cinque da capoguppo dei DS chi gli ha fatti, sempre io? Vaia vaia Mazzanti.....

Anonimo ha detto...

MARCO MAZZANTI "PER UN COMUNE PIU' APERTO"
CHE TRISTEZZA LA MIA CITTA' AMMINISTRATA DA TUTTE QUESTE PERSONE PER BENE!!!

Anonimo ha detto...

E cosa c'era da aspettarsi da chi ha rinnegato il suo passato politico? Io sono Marco Mazzanti non il vice sindaco,queste furono le sue parole!

Anonimo ha detto...

IL CONSIGLIO COMUNALE HA VOTATO A MAGGIORANZA L'INOPPORTUNITÀ' DI DOVER SPIEGAZIONI, SULLO VICENDA DELLA PISCINA, TUTTO REGOLARE...
INCAPACI ANCHE DI FAR COSTRUIRE UNA PISCINA SUL TERRITORIO COMUNALE...SONO DECINE DI ANNI CHE ASPETTIAMO....
SEMPLICEMENTE INCAPACI, SENZA VOLER OFFENDERE NESSUNO EH!! SONO TUTTI BRAVA GENTE..

L.P.

Anonimo ha detto...

All'insegna del "chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato" scordiamoci il passato, che è passato....
Non credo si sentisse il bisogno di questo ritornello deprimente e inquietante, figlio di una storia rinnegata, di una politica che vive nell'immediato fatto di navigazione a vista, con il risultato di aver speso risorse e perso tempo senza risultati.
Arduo uscire bene dalla situazione in cui il Comune si è cacciato.
E allora, già avrebbe aiutato un atteggiamento diverso.
Sommessamente, un suggerimento: meno convegni sull'etica, la legalità, la partecipazione e quant'altro e maggiore testimonianza di coerenza e senso di responsabilità.
I cittadini sentirebbero la politica più vicina. E ringrazierebbero. Ne sono sicura.

Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

Un comune più aperto,ma un borsellino più chiuso forse sarebbe stato meglio.Ma il 60 per 100 di chi ha votato il Mazzanti dovè andato a finire? è contento che vengano sprecati cosi i loro soldi?

Anonimo ha detto...

è contento si, gli basta avere il lampione sotto casa.
gente piccola che si merita il sindaco che ha scelto

Alessandro Cialdi ha detto...

Eh no, caro Sindaco, non funziona così. Troppo facile agitare lo spettro della magistratura. Chi ha mai detto questo? Ti è stato (anzi, vi è stato, a tutto il Consiglio) chiesto di attivare uno strumento che è previsto nel nostro Regolamento, la commissione d'indagine. Che sarebbe servita a comprendere i lati ancora oggi oscuri della vicenda. Io, se non avessi niente da nascondere, non avrei alcun problema a fare chiarezza......L'amministrazione attuale di Montale, che tanto disprezzate, non ha avuto problemi ad accogliere la richiesta di una commissione d'indagine su di un fatto che si è rivelato, poi, inesistente. Ma forse, tutto chiaro non è........

Anonimo ha detto...

come al solito non hai capito,
per loro è tutto chiaro ma non vogliono si chiaro per gli altri.

ti stimo Alessandro