lunedì 31 dicembre 2012

Dopo l'omicidio di don Mario Del Becaro, convocato un consiglio comunale sulla sicurezza.


QUARRATA_ E' stata protocollata stamani in Comune la richiesta di convocazione di un consiglio comunale aperto dopo i fatti delittuosi di questi ultimi giorni "essendo condivisa l'urgenza di dare un segnale forte da parte delle istituzioni". 
 
Ecco di seguito il testo firmato da tutti i capigruppo presenti in consiglio comunale
 

Al Sindaco di Quarrata

Marco Mazzanti

 
Al Presidente del Consiglio comunale
Giovanni Dali
 
Al Segretario Generale

Dott. Paolo Campioli

 
Oggetto: convocazione adunanza aperta ai sensi dell’art. 67 del Regolamento del Consiglio Comunale.
 
 
Alla luce della recente recrudescenza della criminalità che ha colpito il nostro Comune con continui furti nelle abitazioni, scippi e rapine, culminata con l’omicidio del parroco di Tizzana don Mario del Becaro, i sottoscritti consiglieri comunali
CHIEDONO
 
la convocazione di un consiglio comunale nella formula di adunanza aperta ai sensi dell’art. 67 del Regolamento del Consiglio Comunale, per dibattere sul tema della sicurezza. A detta adunanza, si chiede che vengano invitati:
 
-      il Prefetto di Pistoia
-      il Questore di Pistoia
-      il Comandante della locale stazione dei Carabinieri
 
e che sia data l’opportunità di intervenire anche ai rappresentanti di enti, istituzioni e associazioni del territorio che vi prenderanno parte.
 
Cordiali saluti.
 

F.to

Ennio Canigiani (capogruppo PDL)
Alessandro Cialdi (capogruppo UDC)
Gabriele Giacomelli (capogruppo PD)
Anna Ciervo (capogruppo IDV)
Fiorello Gori (capogruppo Per Quarrata)
 
 
 
Quarrata, 31 dicembre 2012
 
Fonte: comunicato stampa

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' indispensabile che le istituzioni si facciano carico di una seria e profonda riflessione. L'auspicio è che si evitino prese di posizioni di maniera, strumentali, demagogiche e populiste che non porterebbero alcun contributo. Per dirla con G. De Rita, siamo una società di coriandoli dove lo sfilacciamento dei rapporti sociali, la solitudine che spesso avvolge la vita propria e degli altri, rende straniero il vicino di casa e alimenta la paura. La richiesta di una maggiore presenza di forze dell'ordine, che già si sente richiedere, per garantire maggiore sicurezza, non servirà se non riacquisteremo la capacità di spenderci personalmente, ognuno per la propria parte, per restituire respiro alla relazione e alla città.

Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

Condivido, vedo tanta strumentalizzazione .............ma lo so io vado sempre controcorrente ma per una volta sono d'accordo con te .

Domenico Pagliaro (da Facebook)