venerdì 21 dicembre 2012

Maltrattamenti all'asilo Cip e Ciop: 6 anni per Anna Laura Scuderi e 5 per Elena Pesce. A marzo il via al processo per i maltrattamenti all'asilo Magico Bosco di Quarrata. Le mamme: " Il primo passo è stato fatto. I draghi si possono sconfiggere". Carlino (Idv): "Sentenza fa giustizia, ora impegno a difesa dell'infanzia".




 
PISTOIA-QUARRATA_ “Stasera potremmo raccontare ai nostri bimbi che il primo passo è stato fatto, e che credendoci, i draghi si possono sconfiggere!”.Breve  ma molto significativo quanto scritto sulla pagina Facebook dell'associazione “La via dei Colori" (nata su iniziativa degli stessi genitori, uniti fin dall'inizio in questo triste dolore)” alla notizia della condanna delle due maestre responsabili delle percosse su minori all’asilo Cip e Ciop di Pistoia.   
 
Anna Laura Scuderi ed Elena Pesce sono state condannate in primo grado dal tribunale di Genova,  la prima a 6 anni e 4 mesi di reclusione; la seconda a 5 anni.
Come noto furono arrestate il 2 dicembre 2009.
Il pm aveva chiesto 8 anni per la Scuderi e 6 per la Pesce. L'inchiesta fu trasferita a Genova perché uno dei dei bambini dell'asilo è figlio di un magistrato toscano.

Gli avvocati difensori delle due maestre hanno annunciato che ricorreranno in appello perchè "il giudice - spiegano i legali - non ha tenuto conto delle circostanze attenuanti generiche".
Il gup Fucigna ha poi riconosciuto le provvisionali per alcune parti civili, che vanno da 5 a 50 mila euro, in proporzione ai danni subiti dai bambini.
Le maestre Anna Laura Scuderi ed Elena Pesce "maltrattavano - come si legge nella sentenza di condanna emessa oggi dal gup del Tribunale di Genova -quotidianamente" i bambini "con reiterate manifestazioni di aggressività fisica e psicologica, con ripetute condotte persecutorie, con percosse, strattonamenti e afferramenti dei capelli, nonché con numerose condotte che provocavano loro spavento e paura causandogli una condizione di stabile sofferenza e timore".
Secondo il gup le due maestre agivano "in concorso tra loro e in esecuzione di un medesimo disegno criminoso".
La condanna di oggi non scrive tuttavia la parola fine alla triste vicenda di abusi. Si tratta infatti solo del primo grado di giudizio. A questo si aggiunge il nuovo processo che si aprirà nel gennaio 2013 presso il tribunale di Genova che vedrà imputate Sandra Bompani e Donatella Giovannini, rispettivamente cuoca della struttura del “Cip e Ciop” e funzionaria del Comune di Pistoia.
La prima deve rispondere di maltrattamenti in concorso, mentre la seconda è accusata di abuso d’ufficio e omessa denuncia di reato.
 
Un terzo processo inizierà invece il 5 marzo e vedrà sei persone alla sbarra (tra le quali le stesse Scuderi e Pesce) per i maltrattamenti all’asilo Magico Bosco di Quarrata, anch’esso gestito dalla Scuderi.
"Questa sentenza è un primo passo per fermare educatrici, indegne di questo nome, e salvare così tanti bambini da tremende violenze fisiche e psicologiche. Giustizia è stata fatta, ora l'auspicio è che i bambini possano ritrovare quella serenità strappata dai maltrattamenti subiti".
Lo ha dichiarato la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione bicamerale per l'Infanzia.
"In questo caso, un plauso particolare va ai carabinieri che non hanno ignorato la prima isolata denuncia e hanno condotto le successive indagini in modo attento. La condanna del Gup di Genova deve costituire comunque un punto di partenza: ancora tanto deve essere fatto in termini legislativi per difendere l'Infanzia. Mai più i bambini devono essere sottoposti a ferite nel corpo e nell'anima, così come accaduto all'asilo Cip e Ciop di Pistoia". Conclude Carlino
Andrea Balli

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Preso atto della condanna a sei anni e quattro mesi ad Anna Laura
Scuderi e cinque anni a Elena Pesce, le due maestre accusate di
maltrattamento dei bambini dell'asilo nido 'Cip Ciop ' di
Pistoia,
tengo a fare un plauso personale alle forze dell' ordine, che si
sono
attivate tempestivamente, già dalla prima denuncia, per fermare queste
due “educatrici” salvando così tanti bambini da tremende violenze
fisiche e psicologiche. Anche se Giustizia è stata fatta, purtroppo,
le violenze subite potrebbero lasciar il segno sulle giovani vittime,
alle quali va il nostro personale augurio affinchè possano ritrovare
quella serenità che gli è stata strappata".A loro e alle loro
famiglie
dunque l' augurio che questo Natale porti il dono più bello, quello
della pace e della serenità. Alla politica invece il compito di
proseguire in materia di legislazione dell infanzia, per prevenire,
monitorare e punire, questi fenomeni, che hanno purtroppo come
vittime, proprio gli esseri piu deboli.
--

Daniela Sgambellone
direttivo IDV

Francesco ha detto...

In galera e buttare via la chiave: questa sarebbe la giusta pena per chi commette simili nefandezze.