sabato 22 dicembre 2012

Primarie Pd per i parlamentari. A Pistoia in gara anche l'ex sindaco di Quarrata Stefano Marini. Riccardo Fagioli spiega le ragioni della sua "rinuncia".



PISTOIA-QUARRATA_ Nella rosa dei nomi “pistoiesi” che parteciperanno alla “Primarie a parlamentare” del Pd per la provincia di Pistoia ci dovrebbe essere con ogni probabilità anche Stefano Marini, presidente della Spes di Pistoia ed ex sindaco di Quarrata.
Anche lui come gli altri candidati (Lido Scarpetti, Caterina Bini, Paolo Magnanensi, Edoardo Fanucci e Beatrice Cheli) avrebbe raccolto le 156 firme che servivano per presentarsi.
L’ufficializzazione avverrà domani da parte della direzione provinciale del partito. Poi la parola passerà domenica 30 dicembre (dalle 8 alle 21) all’elettorato che dovrà scegliere per la provincia di Pistoia tre candidati.

In serata il consigliere comunale Alessio Bartolomei in un suo intervento ha auspicato che il sindaco di Pistoia Comune che detiene significative quote sociali in Toscanaenergia e in Spes” chieda  oltre a quelle di Lorenzo Bacattini le dimissioni di Marini dalla carica “qualora confermi la decisione di candidarsi alle prossime elezioni primarie del Pd”.
 
Stefano Marini
Mi sembrerebbe – scrive – un gesto necessario e opportuno prima per la dignità e la credibilità delle società da costoro presiedute”.
Mi si può rispondere che i Presidenti in questione sono liberi cittadini e possono decidere liberamente di esercitare l’elettorato passivo. Sono d’accordo, ma ciò non conferma che per l’immagine e la credibilità della società che presiedono sarebbe utile ed opportuno si dimettessero dalle loro cariche da subito, anche perché, in caso di sconfitta, confermerebbero la sensazione di società utilizzate da dirigenti politici del PD (perché tali sono) per le proprie carriere personali e fino a quando quelle società, con i ricchi compensi percepiti, fanno loro comodo”.
Della “rosa dei nomi” come detto faceva parte anche il renziano Riccardo Fagioli che in una lettera al segretario provinciale e al presidente dell’assemblea del Pd di Pistoia e ai sostenitori ed interessati alla sua eventuale candidatura alle primarie del prossimo 30 dicembre ha spiegato le ragioni della sua rinuncia che volentieri pubblichiamo:
 
Comunico che, appreso dai sostenitori della mia candidatura quanto risultasse ardimentoso proseguire nella raccolta delle firme di iscritti al Partito Democratico pistoiese, ho chiesto loro di desistere da qualsiasi ulteriore tentativo in tal senso già dal giorno venerdì.
L’ho fatto per due semplici motivi.
Il primo è il pieno rispetto e affetto che nutro nei loro confronti che mi obbligava a non chiedere oltre al loro impegno e sforzo nei miei confronti.
Il secondo è di ordine politico. A differenza di quanto mi pare sia accaduto per le altre aree di partito, noi che ci riconosciamo nella linea rinnovatrice di Matteo Renzi, abbiamo tenuto una riunione unitaria di tutti i comitati interessati, da me convocata quale coordinatore provinciale, a Casalguidi martedì scorso. In questa riunione, fatto salvo il fatto che fossero emerse due candidature, la mia e quella di Edoardo Fanucci con la possibile mediazione di una terza candidatura nella persona di Luca Bernardi, era stato tuttavia condiviso un basilare punto di concordia assoluta: non disperdere in nessun modo il consenso.
Allo stesso modo io ed Edoardo avevamo preso un impegno politico preciso, reciproco, nel nostro dialogo personale successivo: non farsi nessuna guerra, non ostacolarci a vicenda.
Riccardo Fagioli
Obbedendo a tale principio la riflessione che ho maturato con i miei sostenitori, una volta cristallizzantesi la situazione di unica candidatura di Edoardo Fanucci per la Valdinievole, è stata quella che non fosse giusto, corretto e opportuno che la potenziale forza elettorale dei “Rottamatori” del Sindaco di Firenze si dividesse in più rivoli.
Una riflessione politica quindi che vuol dare un segnale di unità nella responsabilità. Un segnale che non vuole in nessun modo criticare regole e regolamenti di un Partito che, pur con tutti i propri limiti, rimane l’unica forza veramente democratica che cerca di coinvolgere iscritti, simpatizzanti ed elettori nelle scelte del proprio corpo politico.
 
Certo, non possiamo nasconderci il fatto che avremmo preferito vi fosse una maggiore capacità di accogliere le istanze emerse dalle ultime primarie all’interno del Partito Democratico pistoiese, ma è altresì vero che per poter partecipare pienamente alla vita di partito è necessario muoversi secondo i costumi, le usanze e le regole dello stesso.
Il sottoscritto, negli ultimi tre anni, è stato componente della Commissione di Garanzia del partito e quindi di vita politica, per oggettivo divieto, non ne ha mai svolta in modo assiduo e/o qualificante per le dinamiche interne, cioè per quelle che in questo frangente hanno veramente contato.
Ad ogni buon conto, adesso, aspettando la rosa dei candidati che si confronteranno per le prossime primarie pistoiesi, sicuro del loro valore e che le scelte della Direzione Provinciale saranno animate dalla massima trasparenza ed obiettività, a me non resta che ribadire che pacta sunt servanda noi aiuteremo Edoardo Fanucci esprimendo tuttavia un sincero rammarico per il fatto che Daniele Bettarini, amministratore amato e stimato in tutta la Valdinievole, non possa dare il proprio contributo in questa tornata elettorale.
Riccardo Fagioli
La Toscana eleggerà 56 parlamentari, quindi nella lista del Pd ci saranno massimo 56 nomi: nove nel listino nazionale, 47 nelle liste di Camera e Senato spettanti ai 13 coordinamenti territoriali del Pd, secondo i criteri di calcolo stabiliti dal regolamento nazionale. Secondo il metodo di calcolo a Pistoia spetteranno 3 parlamentari.
Andrea Balli

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sul giornale di oggi c'è un articolo nel quale Stefano Marini dice di essere "Bersaniano" ma non dell'apparato.
Uno che ha fatto il sindaco per tre mandati, dopo è andato al CONSIAG (nomina politica) e quando al Consiag ci dovevano mettere altra gente hanno inventato una società nel quale è, tuttora, presidente e dalla quale percepisce diversi soldini come può far credere alla gente che non è dell'APPARATO????? Forse vuol dire che i politici pensano veramente che tutti coloro che gli gravitano intorno sono un po' rinco....

Barbara Gori