lunedì 18 febbraio 2013

Lotta all'abbandono scolastico/ Ha preso il via a Quarrata il progetto di recupero scolastico. Impegnati 18 operatori volontari e tre educatori professionali. Il Comune sosterrà completamente le spese.



QUARRATA_ Il progetto di recupero scolastico per minori delle scuole medie e del biennio delle superiori promosso dalla parrocchia di Santa Maria Assunta e dall’associazione “Pozzo di Giacobbe” di Quarrata che ha avuto inizio il 12 febbraio scorso e proseguirà fino al 14 giugno prossimo vedrà impegnati tre volte alla settimana (nei giorni di martedì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19) ben 18 operatori volontari qualificati per l’attività scolastica e tre educatori professionali che cureranno la supervisione, il coordinamento educativo e il supporto ai volontari.

L’obiettivo del progetto come noto è il recupero e il miglioramento scolastico per prevenire la dispersione e favorire la carriera scolastica anche dopo l’età dell’obblogo ma anche il sostegno formativo per gli studenti extracomunitari e il sostegno alle famiglie nel compito educativo.

Le lezioni saranno realizzate in piccoli gruppi omogenei per età e materia di studio. Il costo complessivo – pari a 9.800 euro (comprensivo del materiale didattico, delle utenze e della pulizia dei locali) troverà interamente la sua copertura nel bilancio di previsione 2013 in corso di formazione da parte del Comune di Quarrata.

Il progetto come scrive il funzionario ai servizi sociali del Comune dottoressa Alessandra Tofani nella relazione allegata alla delibera – è un ampliamento, una rimodulazione del progetto Il Cerchio attivato in via sperimentale negli anni 2010/2011 e 2011/2012 dall’associazione Pozzo di Giacobbe che era finalizzato a creare un servizio mirato al sostegno scolastico e alla preparazione all’ingresso nella scuola superiore.
La "Scuola" di Barbiana
A seguito dell’innalzamento dell’obbligo scolastico fino al 16° anno di età – si legge – anche a Quarrata sono aumentate le richieste di sostegno per il biennio della scuola superiore che alcuni vivono come estraneo e crea notevoli problemi per le famiglie impreparate a fronteggiare in maniera adeguata il cambiamento e a causa della mancanza di un adeguato sostegno, vanno incontro all’abbandono scolastico”. 
Rispetto a quando ha preso avvio il progetto “Il cerchio” sono aumentate tuttavia le richieste di aiuto pervenute alle assistenti sociali ed alle sedi sia dell’associazione Pozzo di Giacobbe che della parrocchia di Quarrata.
“Per questo motivo al fine di dare risposte più mirate e ad un numero maggiore di ragazzi - aggiunge la dottoressa Tofani -  è stato ritenuto opportuno rimodulare il progetto mettendo in sinergia le esperienze e le professionalità di entrambe le realtà in modo da ampliare e diversificare le proposte formative e nel contempo contenere i costi utilizzando anche personale composto da volontari competenti nelle varie materie supportati dagli educatori e utilizzando i locali messi a disposizione dalla parrocchia di Santa Maria Assunta di Quarrata”.
L’insuccesso scolastico in provincia di Pistoia si concentra maggiormente negli alunni di sesso maschile ma anche tra gli alunni con cittadinanza non italiana.
La provincia di Pistoia ha una percentuale di alunni non italiani molto vicina a quella della media regionale, circa 9,18 %, considerando gli alunni della scuola secondaria di II grado, mentre la percentuale è del 12% per gli alunni iscritti nelle scuole del primo ciclo d’istruzione.
La cittadinanza prevalente è quella Albanese, che raccoglie circa il 50% degli alunni non italiani, seguita da quelle Rumena e Marocchina, così come risulta per ciascun ordine e grado di scuola (infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I grado e di II grado).
 
a.b.


 

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