martedì 26 marzo 2013

Dal consiglio comunale di Quarrata un no "unanime" alla Centrale Repower. Approvato l'ordine del giorno di Anna Ciervo (Gruppo Misto).


QUARRATA_ Dopo la recente assemblea pubblica del Comitato “Cittadini di Quarrata per il No” alla centrale Repower e le prese di posizioni del Partito Democratico di Quarrata e del sindaco Marco Mazzanti assunte durante l’assemblea pubblica svoltasi al Polo Tecnologico il 15 marzo scorso, il consiglio comunale di Quarrata ad unanimità ha approvato un ordine del giorno presentato da Anna Ciervo (Gruppo Misto).


Il documento – che rispetto alla versione iniziale ha subito varie modifiche – non cambia tuttavia la sostanza dello stesso anzi è stato rafforzato da una chiara condivisione da parte dei gruppi sia di maggioranza che di opposizione: per il Comune di Quarrata la centrale termoelettrica a gas metano prevista nell’area dell’ex Radicifil a Canapale non è da farsi. E questo nonostante in passato anche il Comune avesse rilasciato un parere favorevole alla Via per questa centrale. Ieri sera il sindaco Mazzanti ha ribadito di non essere stato a conoscenza del parere (“In quel periodo mi trovavo in ferie”) e neppure del protocollo di intesa stipulato anni prima dalla Regione, dalla provincia di Pistoia, dal comune di Pistoia, dai sindacati, dall’Unione Industriali di Pistoia.
Presentando il testo Anna Ciervo ha dichiarato che rispetto al gennaio scorso, quando l’Udc presentò al consiglio comunale un emendamento che richiamava l’attenzione sulla centrale termoelettrica, ha avuto modo di informarsi e di approfondire la materia e di giungere così ad una decisione meditata e ponderata su dati reali. 
Il periodo intercorso dalla bocciatura dell’emendamento dell’Udc – secondo la Ciervo – è servito anche a maturare un più convinto convincimento sulla necessità di porre l’attenzione sulle tematiche ambientali.
Alla presenza dei rappresentanti del Comitato di Bottegone-Badia a Pacciana-Agliana e del Comitato Cittadini di Quarrata per il No tutti i gruppi si sono espressi chiaramente per il no. La polemica scaturita tra i diversi schieramenti politici su “chi sia stato il primo a proporre l’iniziativa” è passata alla fine in secondo ordine.
La cosa che più conta- ha detto il sindaco Mazzanti è che sia stato portato dalla maggioranza un ordine del giorno e che come sindaco, prima degli altri, mi sia espresso in modo netto su questa questione. IL risultato concreto è che tutto il Consiglio Comunale si sia espresso in modo univoco lanciando un segnale di grande civiltà. Non ci sono le condizioni politiche perché si costruisca la centrale a Canapale. L’unica cosa che conta è che – come chiesto dall’ordine del giorno – porterò avanti  insieme alla giunta nelle sedi istituzionali e politiche questa nostra posizione”.
Una posizione – aveva poco prima ribadito il capogruppo consiliare del Pd Gabriele Giacomelli – che già aveva avuto una sua “anticipazione” nella mozione sulla qualità dell’aria discussa a gennaio. “ Finchè non ci saranno date garanzie a livello ambientale il gruppo consiliare del Partito Democratico di Quarrata e il Pd comunale rimarrà contrario. Per noi di fatto il discorso era già chiuso con la mozione sulla qualità dell’aria”. Ha confermato il proprio no alla centrale anche Gori Fiorello (capogruppo della Lista Per Quarrata): “Questa centrale non s’ha da fare. Già a gennaio avevamo subordinato le nuove autorizzazioni e ampliamenti all’esistente alle risultanze dello studio di impatto ambientale. Da un punto di vista tecnico sono rimasto sorpreso che di fronte al parere negativo dato da Bolognini dell’Asl si è vista la necessità di esprimere poi un ulteriore parere per sminuire lo stesso Bolognini. E’ importante ora arrivare a questa mozione che vede tutti i partiti rappresentati in consiglio comunale contrari a questa realizzazione”.
“Non è più il tempo di far calare sulla testa della gente decisioni dall’alto. La popolazione è stufa e si sta riappropriando del proprio ruolo. E’ l’ora di operare per una politica buona” ha affermato il capogruppo Pdl Ennio Canigiani. Anche Alessandro Cialdi (Udc) - che ha ricostruito tutta la vicenda ripercorrendo il percorso fatto fino alla presentazione del famoso emendamento (respinto a gennaio dalla maggioranza) ha condiviso l’ordine del giorno. “Era dal 2010 che il presidente della Provincia Fratoni e il sindaco di Pistoia Berti – ha detto – avevano firmato il protocollo di intesa con i responsabili della Repower. Se le questioni non si conoscono non si può dare ora la colpa a chi invece le conosceva”.
Per l’esponente Udc c’è stata una sottovalutazione del problema. “Che la qualità dell’aria fosse pessima è dal 2007 che lo si sta dicendo dopo lo sforamento di diossine dall’inceneritore di Montale. Dove era questa maggioranza, ora paladina del no alla Repower? E’ lecito cambiare idea ma bisogna dirlo anche perché nell’agosto 2011 venne dato parere favorevole “. Nel corso della discussione c’è stato un acceso scontro verbale tra Alessandro Cialdi (Udc) e Gabriele Giacomelli (Pd) a proposito dell’emendamento presentato da Pd e lista Per Quarrata al punto 7 dell’ordine del giorno proposto da Ciervo. I due gruppi di maggioranza nell’ottica di un miglioramento del testo hanno chiesto di apportare una variazione alla formulazione del punto onde evitare malintesi. Per Cialdi (Udc) si è trattato invece di un modo inconcepibile per “mettere il cappello sopra” ad un provvedimento elaborato da una parte della maggioranza.
“E’ un processo alle intenzioni. Un modo scorretto solo per fare polemica” ha ribattuto il capogruppo Pd Giacomelli.
Soddisfatti dell'esito del voto i rappresentanti dei due Comitati.

Andrea Balli

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe arrivare un giorno e ognuno si esprime per il proprio pensiero e non dopo aver avuto imbeccate dalle direzioni dei partiti
Barbara Gori

Anonimo ha detto...

La salute non vale uno stipendio, ma senza stipendio è piuttosto difficile rimanere in salute.

Alessandro