venerdì 29 marzo 2013

Vicenda Repower e nuovo Polo Scolastico: la posizione del gruppo consiliare Pdl Serravalle Pistoiese


SERRAVALLE PISTOIESE_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo:
 
Durante lo scorso Consiglio Comunale del 26 Marzo sono state discusse due questioni che stanno molto a cuore al nostro gruppo Pdl: la vicenda Repower e le problematiche del nuovo Polo Scolastico:
Sulla Repower abbiamo chiesto al Sindaco una presa di posizione chiara e secca contro la costruzione della centrale, e siamo soddisfatti che questa (seppur con qualche riserva) sia arrivata. In Consiglio abbiamo evidenziato che le assunzioni dei dipendenti non saranno una trentina (parte degli operai della ex Radicifil), ma soltanto cinque: il resto sarà composto da tecnici specializzati scelti dall'azienda svizzera secondo il criterio della competenza e non dell'appartenenza territoriale.

Ci è apparso paradossale che la Repower abbia ottenuto il riconoscimento di opera di interesse pubblico, grazie al quale verranno effettuati espropri nel territorio di Masiano per la costruzione dello scambiatore tra centrale e rete elettrica.
Ci chiediamo: ma dove sta tutta questa utilità pubblica? Nell'inquinamento atmosferico? Nella ricaduta negativa sull'economia locale, caratterizzata dall'agricoltura, dal florovivaismo, dalla produzione di vino e olio, grazie ai quali siamo conosciuti e apprezzati non solo in tutta Italia, ma anche all'estero? Il nostro territorio verrà bollato, con un conseguente danno ingente al commercio e al turismo.
Consideriamo come il compito di un amministratore quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini: perciò non possiamo che essere fermamente contrari alla costruzione della Repower, che andrà ad aggiungersi ad inceneritori e discarica, trasformando così la nostra zona in una delle parti più inquinate d’Italia. Inoltre anche i territori tra la zona di costruzione della centrale termoelettrica e Masiano diventeranno pericolosi a causa della realizzazione di una rete sotterranea di cavi: ciò comporterà un danno notevole alle imprese, con evidente ripercussione negativa sul piano occupazionale.
Infine, abbiamo informato il Consiglio che l'on. Angelilli (PdL) su sollecitazione di La Pietra, Celesti e Tomasi, ha presentato sulla questione un’interrogazione al Parlamento Europeo, nella quale viene messa in evidenza, oltre alle possibili violazioni delle norme a tutela della salute e dell’ambiente, anche la mancata consultazione dei cittadini.

Sul nuovo Polo Scolastico la nostra posizione è semplice e chiara: pretendiamo una scuola a norma di sicurezza dal punto di vista strutturale, e vogliamo che l'amministrazione garantisca la sicurezza ai nostri bambini intervenendo anche sull'uso improprio di alcuni elementi strutturali e funzionali, come i frangisole dei terrazzi e la balaustra delle scale.
Per quanto attiene alle richieste dei Vigili del Fuoco, confidiamo che gli interventi di miglioramento siano ultimati in tempi brevi e chiediamo che non siano economicamente a carico del Comune. Convinti che la sicurezza dei bambini nella scuola non sia una questione politica, e che quindi l’amministrazione vorrà venire incontro alla nostra richiesta, non possiamo non notare che al di là delle questioni di sicurezza tecnica, ci sia stata una scarsa collaborazione tra dirigenza scolastica e amministrazione comunale in fase di progettazione del Polo, che avrebbe invece favorito una maggiore corrispondenza della struttura alle esigenze logistiche e didattiche della scuola.
Per concludere, desideriamo manifestare apprezzamento per l’adesione alla nostra richiesta di favorire il risparmio e la tutela dell’ambiente riducendo i documenti cartacei sostituiti da documenti elettronici, PEC e firme digitali.

Pdl Serravalle P.se – Ufficio Stampa

1 commento:

Anonimo ha detto...

Penso di potermi definire un tecnico specializzato con caratteristiche valutabili da un'azienda come Repower. Ho 30 anni, sono un ingegnere elettrico ed ho ormai diversi anni di esperienza lavorativa maturata in diversi contesti. Tra le altre cose vivo a Pistoia ed ho sempre dovuto fare più di 70km al giorno (minimo, sono arrivato anche a 130km/giorno) per recarmi al lavoro dato che nella nostra Provincia non ci sono grandi realtà industriali interessate al mio profilo (e quando ci sono cercano sempre il "giovane" di turno a cui sottoporre un contratto, appunto, da "giovane", senza curarsi se il "giovane" ha delle capacità da valutare maggiormente o no). Come me penso ci siano altri nella stessa situazione. Quindi non vedo come si fa a dire che l'opera non è di interesse pubblico territoriale. E non capisco come si possa criticare il criterio della competenza. Si pensa che quest'ultimo criterio non possa sposarsi con l'appartenenza territoriale? In ogni caso, una realtà industriale che assume lavoratori penso sia indispensabile oggi, altrimenti non possiamo poi lamentarci della crisi del lavoro e del fatto che i "giovani" se ne vanno all'estero, dove realtà industriali simili non trovano tutta questa opposizione. E' giusto e sacrosanto accertarsi dell'impatto ambientale di un'opera simile, ma una volta accertato si devono anche valutare altri aspetti senza paraocchi. Vedi dire che l'opera non è di interesse pubblico per il territorio.

Alessandro Fortini