sabato 24 agosto 2013

Acqua per uso domestico/ Pistoia tra le provincie italiane con la bolletta più cara. Massimiliano Sforzi (Sel): "E' questo il risultato del modello toscano, tanto osannato dagli enti locali?".

 

PISTOIA_ E’ proprio il caso di dire “Cara acqua”. Dall’Annuale indagine dell’Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva sui costi del servizio idrico uscito nei primi giorni di agosto emerge che in Toscana il costo dell’acqua è aumentato +50,6% di media a fronte di un incremento su scala nazionale del +33 %. Tariffe fuori controllo a Carrara (+93,4%) e Lucca (+70,8%) ma incrementi a due cifre si registrano ovunque: Massa (+64,3%), Grosseto e Siena (+49,8%), Pisa (+48,6%), Firenze, Pistoia e Prato (+44,6%), Livorno (+39%), Arezzo (+36,6%).

Aumenti importanti anche nell’ultimo anno: nel 2012 rispetto al 2011, le tariffe sono cresciute su base nazionale in media del 6,9%, in Toscana addirittura del 9%. Incrementi maggiori a Lucca (+34,2%) e Carrara (+17,7%). Non solo in Toscana, ma a livello nazionale, Firenze, Pistoia e Prato sono le città in cui l’acqua per uso domestico costa di più, con una spesa media annua (riferita ad una famiglia tipo di tre persone con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua, comprensivi di Iva al 10 %, ndr) di 509€, addirittura 399€ in più di quanto la si paga a Isernia, città in cui il servizio costa meno a livello nazionale.
Sulla questione del servizio idrico e del caro bollette pagate dai pistoiesi e dai cittadini che vivono nell’area di competenza di Publiacqua interviene oggi il consigliere comunale Sel a Pistoia Massimiliano Sforzi, come noto passato all’opposizione a Palazzo di Giano dopo l’estromissione dalla giunta Bertinelli dell’assessore Ginevra Lombardi (in prima fila nella battaglia sull’acqua pubblica):

"É questo il risultato del modello toscano, tanto osannato dagli enti locali? Per quanto ancora pistoiesi e toscani resteranno sotto il giogo di amministratori incapaci di far valere i diritti dei cittadini stabiliti dal referendum del 2011? Perché la priorità deve essere sempre e comunque il rispetto della volontà di Federutility, del Cispel e delle società per azioni, le ex municipalizzate, oggi in mano alle multinazionali?.


Massimiliano Sforzi
Il consigliere di Sinistra Ecologia Libertà ripropone poi una polemica spesso sollevata dai forum per la ripubblicizzazione del servizio idrico, secondo i quali l’esito del referendum sarebbe rimasto lettera morta a causa dell’opposizione dei soci privati delle società.

"Quanto dobbiamo attendere ancora per l’intervento della Cassa depositi e prestiti al fine di attuare realmente la ripubbliciziazione dell’acqua? —dichiara Sforzi —. É semplicemente vergognoso che in un momento di crisi economica come quello che stiamo vivendo a Pistoia si debba pagare quattro volte in più che a Milano — continua —. Ed è inconcepibile che i soldi rastrellati ai pistoiesi costituiscano utili per Publiacqua che destina solo il 27% di essi a nuovi investimenti e ben il 73% alle casse dei soci, tra cui la multinazionale Acea".


Il rapporto di CittadinanzAttiva riporta anche dati sulla dispersione idrica, ovvero su quanti litri vadano sprecati a causa di guasti o falle all’acquedotto.
Per quanto riguarda il territorio pistoiese, negli ultimi cinque anni si sarebbe passati dal 34 al 32%. "Un dato misero — conclude Massimiliano Sforzi —. Un dato che smonta una volta per tutte il mito dell’efficienza del privato nel gestire l’acqua, visto che nello stesso periodo solo a Pistoia la bolletta è aumentata del 44,6%. Ormai è sotto gli occhi di tutti, a guadagnare dalla mancata applicazione del referendum sono solo le società per azioni, a pagare i soliti noti: le cittadine ed i cittadini".
 
A.B.


1 commento:

Anonimo ha detto...

E IO PAGO!!!! Questa manfrina deve finire....Fuori tutti i documenti....vi spulceremo tutto!!

Simone Tuci (da Facebook)