mercoledì 21 agosto 2013

Argini.. al collasso. Un nuovo allarme dei comitati civici della Piana. "A settembre riprenderemo gli incontri con gli enti responsabili".

 
QUARRATA_ E’ ancora piena estate ma si torna a parlare di .. acqua e argini. Un argomento caro ai Comitati Civici della Piana contro le alluvioni che da tempo stanno portando avanti la propria “battaglia” per denunciare la situazione critica in cui versa il territorio.

Da alcune settimane l’impegno di alcuni esponenti del comitato si è spostato anche sui social network dove vengono postate fotografie che denunciano lo stato degli argini sia del torrente Ombrone (in destra idraulica) che del torrente Stella (in sinistra idraulica).
“Ci sono più lenzuoli stesi sugli argini del Torrente Ombrone e Stella – si legge in una nota diramata da Daniele Manetti - che in tutte le carrozze letto delle Ferrovie Italiane e queste protezioni provvisorie sono altamente insufficienti a garantire adeguata protezione contro le alluvioni”.
 
“Tutto questo immane disastro – continuna l’esponente dei comitati civici - è impossibile ripararlo in pochi mesi, sia per mancanza cronica di finanziamenti sia per il tempo rimasto a disposizione e cosi’ con l’accordo dei cittadini, avuto durante le ultime assemblee, è stato deciso di far riparare, quelli che a detta di tutti, dopo numerosi rilievi tecnici e fotografie, sembrano i due più pericolosi. Si tratta dello scascio sul Torrente Ombrone alla confluenza con il Torrente Calice in destra idraulica ( Località Caserana) e dello scascio del Torrente Stella alla confluenza con il torrente Impialla ( Località Valenzatico)”.

Alla Ferruccia – spiega Manetti - siamo riusciti a fare accomodare l’argine ed ora sempre con l’intervento diretto ed incisivo dei cittadini dobbiamo riuscirci anche alla Caserana e a Valenzatico –Olmi".
Per i prossimi giorni le delegazioni di cittadini torneranno a bussare alle porte degli enti responsabili: al comune di Quarrata, ai consiglieri comunali, al Consorzio Ombrone, in Provincia e alla Regione Toscanaper un confronto faccia a faccia senza mai mollare".

Le trattative sono in corso da tempo e si spera di trovare soluzioni tecniche anche tampone, per mettere in sicurezza questi due punti pericolosissimi, prima dell’arrivo delle piogge autunnali , ormai quasi alle porte”.
 
In clima di collaborazione e partecipazione è gradito un sostegno da parte di tutti ( Comuni cittadini ed enti pubblici) e se qualcuno vuole essere accompagnato sugli argini per constatare di persona la loro pericolosità, saremo ben lieti , come comitati , di fargli vedere a che punto di degrado e di collasso è tutto il reticolo dei torrenti della nostra piana. Anni d’incuria e di passate amministrazioni, che si sono fregate altamente di questa grave problematica, hanno portato a questa drammatica situazione, che annualmente si ripete con alluvioni, straripamenti, inquinamenti, problemi di salute e perdite consistenti di denaro da parte dei cittadini alluvionati ".
Ci auguriamo- conclude Daniele Manetti - che sotto il pungolo incessante e costante dei cittadini , che vogliono essere partecipi, in prima persona, di tutti gli interventi da fare, si riesca ad ottenere un vero cambiamento nella politica ambientale (rischio idrogeologico ed inquinamento chimico) per una corretta e partecipata gestione del nostro territorio".
 
A.B.

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