lunedì 12 agosto 2013

Governo a fine ? Un nuovo intervento "politico" di Antonio Vermigli: "Dobbiamo ricuperare la voglia di mettersi a tavolino di ri-incontrarci.. ritornare alla scuola della vita normale".


QUARRATA-NONANTOLA_ Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Nonantola (Modena) dove si trova per alcuni incontri pubblici un nuovo intervento di Antonio Vermigli:

Il condannato continua a tenere banco, ma i suoi solidali, alcuni impensati, si danno molto da fare.
Iniziamo dal suo Presidente della Repubblica presidenziale, instauratasi ormai dal novembre 2011.
Appena condannato il signor B., sono saliti al Colle Schifani e Brunetta a perorare l"agilità" del loro capo. Lui, il presidente si è impegnato a "valutare e riflettere attentamente".
Condannati di tutta Italia: siete invitati tutti ad inviare al Colle: mogli, mariti, figli, amici fidati, nipoti, amanti ecc... il portone è aperto!

B. scalda i motori, invia i suoi aerei a sorvolare le spiagge di tutta Italia, il 15 settembre si avvicina, gli sarà notificata l'esecuzione della pena confermata dalla Cassazione.

Il presidente invece prende tempo, dopo la promessa di studiare il caso, fatta a Schifani e Brunetta. Ha messo sotto stress per valutare il da farsi due suoi stretti collaboratori, Ernesto Lupo, consigliere per gli affari della giustizia che ha preso il posto del giudice D'Ambrosio, coinvolto nelle telefonate con Mancino, poi morto d'infarto, e Giancarlo Montedoro, consigliere di stato, specializzato in affari giuridici e delle relazioni istituzionali. B. sta pressando per andare al voto in ottobre, cosa che Napolitano, credo, non concederà mai. Lo ha ripetuto anche a Schifani e Brunetta nel loro "non si sa perchè; incontro". Beppe Grillo direbbe, ma chi li ha fatti entrare quelli?

Il PD, insieme al PDL e Scelta Civica cosa ha fatto? Al Senato ha bloccato il voto accellerato chiesto dal M5S e da SEL sull'incandidabilità di B., rimandando tutto a settembre. Non c'è che dire, fedele alle politiche del premier Letta: si rimanda, continuano le "larghe attese".
Udite udite, nonostante tutto ciò, Epifani ha avuto un colpo di coda, nell'intervista concessa al Corriere, ha esclamato: "la sentenza va applicata, niente salvacondotto". E bravo Epifani! Dieci e lode!

Si alzano altre voci contrastanti: il M5S chiede che gli sia tolto il titolo di cavaliere, mentre Nencini segretario socialista eletto nel PD esclama che B. va battuto alle urne e non per la scorciatoia giudiziaria.

Il congresso del PD si farà? La direzione di giovedì ha copiato il premier Letta, tutto rimandato, prima direzione il 21 settembre, ipotesi del congresso il 24 novembre, sarà certamente così, essendo il mese dei "morti" e dei "santi".

Ricordate l'omelia del cardinale Pappalardo dopo l'assassinio di Giovanni Falcone? Mentre a Roma si discute... Sagunto cade. Serve per capire cosa sta succedendo all'interno del PD. I rimandi continui e i violenti scontri interni, stanno facendo perdere la pazienza ai circoli, alla base. Si moltiplicano le proteste, l'ultima, ad oggi, già emulata da alcune decine di altri circoli, è quella di Prato dove per protesta non si è fatta la festa del partito. Cucine e stand pronti ad aprire, volontari ad iosa, ma chiuso come forma di protesta per la vergogna della politica dei vertici nazionali. Il 21 settembre dopo la prossima direzione, uscendo dal Largo del Nazareno, i dirigenti rischiano di non trovare più nessuno.

La gente è stanca di parole e promesse. Vuole fatti, vuole leggi che assicurino futuro. Vuole lavoro. Lo conoscevano bene i padri e le madri dell'assemblea Costituente, il valore intrinseco del lavoro, tanto da farne il primo articolo della Costituzione: "L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro".

Lo sapevano bene, perchè la mancanza di lavoro -come sta accadendo adesso- rischia di far traballare la struttura portante della società. La crisi profonda che attanaglia l'esistenza e lede la dignità della persona,affonda le sue radici proprio su questa assenza. Di fronte a questo dramma invece di trovare soluzioni serie, i politici affollano i salotti televisivi, trastullandosi su problemi e temi lontani mille miglia dalle reali necessità del Paese. Del disincanto della politica non se ne può più. Bisogna ritrovare il coraggio di dare una svolta a questa deriva che rischia di portarci a un punto di non ritorno.

L'assalto della crisi economica ci ha trovati logorati prima ancora di iniziare la resistenza. Lo zapping televisivo, politico, sociale ha reso la nostra capacità di intendere e di volere fragile. Mille informazioni spezzettate, illusioni effimere, speranze labili ci hanno logorato l'esistenza e la crisi ha fatto incetta delle nostre miglioro capacità di rinnovarci.

Antonio Vermigli
La crisi economica si è trovata a camminare di pari passo con la crisi dei valori. Oggi rischiamo di non trovare più quella forza, antica e millenaria, dell'aiuto vicendevole. 

Abbiamo bisogno urgente di una nuova relazione culturale, sociale, spirituale, etica per ritrovare la via d'uscita dalla spirale in cui siamo. Dobbiamo ricuperare la voglia di mettersi a tavolino di ri-incontrarci, dobbiamo re-imparare a parlarci, ritornare alla scuola della vita normale. Tutte azioni che dette così sembrano banalità, ma che sono la cura necessaria per riscoprirci umanità.

Cessando di sentirci dio del nulla, di pensare di bastare a se stessi, realizzando spartizioni di potere in anguste e grigie stanze.

In ultimo due cose: il famoso "celeste" ex-presidente della regione Lombardia e attuale senatore, Roberto Formigoni è stato dotato di una scorta? Perchè tutto tace, perchè solo i deputati del M5S hanno denunciato questo sopruso? Quali collusioni si porta dietro il "celeste".
A Nonantola la prossima primavera si svolgeranno l'elezioni amministrative. Come si sta muovendo il partito? Quali tavoli ha aperto? Perchè si parla unicamente di nomi?

Perchè nessuno sente il bisogno di aprire un tavolo per parlare del ruolo che oggi ha il partito? Come deve porsi, a cosa deve tendere, quali sono i veri bisogni della gente? A quando una piazza anche a Nonantola per fare salire dal basso domande di nuova partecipazione. Oggi molti non hanno più collocazioni dentro i tradizionali schieramenti ideologici, sorpassando destra e sinistra, nella domanda di dignità, di servizi, di diritti, di democrazia. 

Antonio Vermigli * - Nonantola

* giornalista e referente Associazione Rete Radié Resch – 
Casa della Solidarietà di Quarrata

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