martedì 7 gennaio 2014

Ennesimo furto di rame alla chiesa e al cimitero di Buriano. E' la terza volta dalla morte di don Henny.


QUARRATA_ Dalla morte di don Henny Innocenti (novembre 2008) il complesso storico architettonico di Buriano è stato preso d’assalto dai ladri di rame almeno tre volte. L’ultimo colpo risale a qualche giorno fa. Anche questa volta sono stati portati via grossi quantitativi di docce, canali e calate dai vari tetti sia della chiesa e della canonica che dal cimitero della frazione.
Inoltre è stata rubata anche una antichissima campana in bronzo che don Innocenti aveva a suo tempo collocato sulla porta dell’ingresso del complesso monumentale.



Del furto se ne è accorto un parrocchiano ieri pomeriggio mentre stava facendo un giro di perlustrazione attorno al perimetro della chiesa.


I danni – spiega – in termini economici finora senza calcolare l’ultimo furto sono stati all’incirca di 3.500 euro. Purtroppo nella canonica non vive nessuno e viene mantenuta in vita da pochi fedeli con le raccolte delle messe della domenica e dei vari matrimoni che vengono celebrati”.
 
Fa un certo effetto vedere il complesso architettonico privo di grondaie e docce. Certo è che quello che preoccupa i fedeli è il dover affrontare nuove spese per l’acquisto del materiale che non potrà essere sostituito con elementi in plastica dal momento che non c’è il nulla-osta della sovrintendenza dei beni storici-architettonici che a suo tempo ha curato il restauro della chiesa e della canonica.
 
 
 
 
Episodi simili a Quarrata sono avvenuti negli anni scorsi in particolar modo al cimitero di Santallemura e di Vignole. In entrambi i casi il Comune ha provveduto alla sostituzione con altri di diverso materiale per non correre il rischio di subire ulteriori furti. Il rame è particolarmente appetibile poiché una volta asportato può essere facilmente venduto.
 
In Italia esistono vere e proprie bande che puntano a rubare l’oro rosso: di solito zingari o immigrati dell’Est europeo rivendono il metallo per 5-6 euro al chilo a ricettatori che poi rivendono il rame all’estero dove è un prodotto sempre più richiesto e il cui valore nel 2010 era aumentato del 60 per cento, secondo solo all’argento.
Il rame è infatti un metallo pronto per essere reimmesso nel circuito commerciale mondiale, una volta pulito dalle guaine di plastica e reso irriconoscibile ai controlli. Rame che al mercato di Londra viene battuto a 10 mila euro a tonnellata, e costituisce la materia prima per industrie informatiche e telefoniche impegnate in tutti i campi.
 
Andrea Balli

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci sono in giro per Quarrata, e ovviamente dintorni, troppe automobili di grossa cilindrata guidate da personaggi che palesemente non possono permettersele. Ma continuiamo pure a concedere sussidi e agevolazioni.

Anonimo ha detto...

Ma noi abbiamo l'ebetino di Quarrata che non sa niente e non vede niente. E. quarto